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Moda e tecnologia a Firenze | Il talento artigiano incontra l’intelligenza delle macchine
News ed eventi

Moda e tecnologia a Firenze | Il talento artigiano incontra l’intelligenza delle macchine

27 November 2025

Firenze, Villa Vittoria. Nel Sala Verde c’è l’energia dei momenti in cui sta succedendo qualcosa. Imprenditrici, dirigenti pubblici, docenti delle università toscane, direttori di distretto, startup deep tech, accademici, giovani studenti appena diplomati negli ITS: tutti insieme, attorno a una domanda: come cambia la moda quando a guidarla non è solo il gusto, ma anche la tecnologia? I saluti istituzionali aprono la scena dell'evento "Moda, Tecnologia e Manifattura. Il ruolo del MIMIT e di ARTES 4.0 nella valorizzazione della filiera toscana", organizzato dalla Casa del Made in Italy di Firenze e dal Centro di Competenza ARTES 4.0, con il patrocinio della Regione Toscana. Da Carmela Smargiassi dirigente del MIMIT che racconta l’impegno della Casa del Made in Italy per sostenere la competitività industriale del Paese, a Francesca Tonini, Direttrice Esecutiva del Centro di Competenza ARTES 4.0, che ricorda come “il genio artigiano non sia un simbolo da proteggere in un museo ma una forza viva da accompagnare nel futuro”, fino ad arrivare alle voci di Lorenzo Becattini (presidente di Firenze Fiera), Luca Gentile (MIMIT), Maria Tesi e Carlo Badiali (Camera di Commercio di Firenze) e Marco Zuffanelli (presidente di Manageritalia Toscana) che rappresentano le istituzioni, i territori, le imprese, i professionisti in questo viaggio nel cuore della moda 4.0 e 5.0. Formare e trasformare: la nuova generazione della moda Quando la giornalista Francesca Franceschi invita i panelist a cominciare, il pubblico è già immerso. Perché prima di tutto bisogna affrontare la radice del cambiamento: le competenze. C’è stato un momento, durante l’intervento di Marco Crisci (Tertium), in cui la sala sembrava respirare all’unisono. Non perché tutti fossero d’accordo, ma perché ciò che veniva detto era qualcosa che molti intuivano da tempo senza trovare le parole per dirlo. Crisci le parole le aveva: la moda, così come l’abbiamo conosciuta negli ultimi decenni, ha smesso di funzionare. Non è una crisi estetica, né un rallentamento creativo. È un problema di modello mentale. Per anni abbiamo creduto che bastasse interpretare il cliente: analizzarlo, segmentarlo, proiettarlo in categorie comode da gestire. Era un mondo in cui le aziende parlavano al consumatore, mai con il consumatore. Poi qualcosa è cambiato. Le persone - non più clienti - hanno iniziato a spostarsi, mutare, riformulare desideri fluidi e passeggeri. È diventato impossibile prevederle con lenti statiche. È qui che entra in scena l’intelligenza artificiale come abilitatore culturale, creativo e organizzativo. Una tecnologia che accelera, che porta esperienza dove esperienza non c’è, che genera prototipi, che riduce tempi e distanze, che abbatte quell’inerzia decisionale che imprigionava i brand nel passato. Crisci parla di un passaggio radicale: dal fast-fashion al fast-meaning. Non più collezioni per tutti, ma identità condivise tra brand e comunità. Non più ROI, ma ROX, ritorno sull’esperienza. Non più gerarchie verticali, ma organizzazioni piatte, in cui la partecipazione costruisce valore reale. Accanto a lui, Laura Bini (UniFi), Daniela Toccafondi (PIN Prato), Alessandro Bertini (Modartech) fotografano il nuovo scenario formativo: laboratori, percorsi interdisciplinari, relazioni con le imprese, didattica nei distretti, fino alle manifatture orafe italiane, dove la sapienza artigiana resta un capitale da tramandare attraverso metodi e modelli freschi e digitali. Con Paolo Torriti, la moda cambia registro e diventa racconto di botteghe, di mani, di dettagli che nessuna tecnologia potrà mai replicare davvero. Torriti accompagna il pubblico in un viaggio nella manifattura orafa italiana, un piccolo universo che sopravvive  proprio perché ha custodito la sua complessità. Si scopre così un settore stratificato: i grandi brand con reti internazionali, le aziende manifatturiere che lavorano per marchi globali o producono con etichetta propria, gli artigiani che presidiano fasi specifiche come saldatura o pulimentatura, e infine gli atelier locali che vendono la propria produzione sul territorio. Una filiera fatta di coraggio e continuità, dove ogni passaggio è un gesto tramandato. La formazione dedicata al gioiello è altrettanto ricca: lezioni frontali, musei, laboratori, visite in azienda, stage. Robot che cuciono, dati che prendono decisioni Se il primo panel ha acceso la miccia, il secondo fa esplodere l’immaginazione. Lorenzo Dalci (IT Manager di ARTES 4.0) introduce un viaggio dentro la fabbrica del futuro: connessa, automatizzata, intelligente. Nico Costantino (Crossnova) descrive la figura dell’AI Process Data Analyst, un professionista nuovo, capace di trasformare un processo complesso in un flusso ottimizzato in tempo reale. Marco Ruffa (Data Life) ammonisce contro i facili entusiasmi: “Nessuna tecnologia vale se non produce risultati”. Dal mondo della robotica, Leonardo Cappello (Scuola Superiore Sant’Anna) porta un’immagine che colpisce: robot tessitori, morbidi e duttili come la stoffa che manipolano, pensati per affiancare gli artigiani nelle attività più ripetitive e usuranti. Rinaldo Rinaldi (UniFi) inquadra la trasformazione nella sua scala più ampia: la filiera intelligente, un ecosistema dove chi produce dialoga con chi distribuisce e chi consuma. Ester Falletta e Enrico Fantini ricordano la condizione intrinseca di ogni passo avanti: inclusività. Nessuno deve restare indietro. Tracciare per fidarsi, la filiera che non ha più segreti Il terzo panel inizia con un dato: senza tracciabilità, non può esserci né sostenibilità né lotta alla contraffazione. Ed è proprio qui che la tecnologia cambia le regole del gioco. Con Romeo Bandinelli (UniFi) il concetto di filiera smette di essere statico e diventa organismo vivente. L’idea di fondo è semplice: se non hai continuità del dato, non hai controllo. Se non hai controllo, non puoi ottimizzare. Se non puoi ottimizzare, non puoi competere. Il Digital Twin interviene esattamente qui: è un modello digitale dinamico che simula, prevede, corregge e ottimizza processi reali. Nel mondo moda, che vive di variabilità, piccoli lotti, personalizzazione, tempi strettissimi, questo strumento diventa rivoluzionario. Nei progetti WOKE e TIFO, Bandinelli mostra come sia possibile mappare colli di bottiglia, saturazione delle risorse, flussi logistici, tracciabilità avanzata, qualità del dato, fino a integrare RFID, NFC e DPP per creare una filiera intelligente. Ad emergere è un messaggio potente: il digitale non serve a controllare l’artigianalità, ma a difenderla. A darle continuità, visibilità, capacità di reagire. A permetterle di crescere in un mondo che cambia velocissimo. Ed è qui che la tradizione incontra la tecnologia. Quando Gianluca Giaccardi (Tesisquare) sale sul palco, la narrazione si sposta dietro le quinte della moda: quella zona grigia e spesso invisibile della supply chain. È qui che la complessità esplode: fornitori, trasporti, documenti, certificazioni ESG, controlli qualità, magazzini, consegne. Oggi, tutto questo esiste, ma non dialoga. Tesisquare propone un ribaltamento di prospettiva: una piattaforma unica per orchestrare un ecosistema digitale interconnesso, in cui ogni attore, dal produttore al retailer, condivide dati, processi, risultati. Il cuore della visione è il Digital Product Passport, un’identità digitale che accompagna il capo lungo tutta la sua vita: provenienza delle fibre, processi produttivi, impatto ambientale, certificazioni, riparazioni, riciclo. Il risultato? Una filiera più forte, più collaborativa, più resiliente. Ma soprattutto più credibile: in un mondo in cui il consumatore chiede trasparenza radicale, raccontare la verità del prodotto diventa un vantaggio competitivo. Poi arriva Giuseppe Iannaccone (UniPi) che entra con una domanda: quante copie perfette esistono là fuori? La contraffazione non è solo una minaccia economica, ma un problema culturale, sanitario, identitario. E le soluzioni attuali - QR code, etichette smart, tag RFID - sono ormai vulnerabili, spesso replicabili con strumenti banali. La risposta arriva dalla fisica: le PUF – Physical Unclonable Functions. Sono come impronte digitali generate dalle imperfezioni casuali del silicio durante la produzione. Nessuna PUF è uguale all’altra, nemmeno il produttore può riprodurla. È autenticità che nasce dalla natura stessa della materia. Il loro utilizzo nella moda e nel lusso apre scenari totalmente nuovi: ogni borsa, ogni scarpa, ogni gioiello può diventare intrinsecamente autentico, identificabile per sempre. Non è solo tecnologia: è un modo per restituire valore al concetto di originale. E per riportare il rispetto dovuto all’ingegno che quel prodotto rappresenta La moderatrice Francesca Tuzzeo (TechnoFashion) porta sul palco la voce delle imprese: Antongiulio Pacenti presenta il case study del ritorno sui mercati internazionali del marchio storico prêt-à-porter MASKA, fondato nel 1967, da sempre portatore di tradizione e innovazione nel rispetto della produzione made in Italy. Paolo Mantovani (Federmoda Confcommercio Toscana), Moreno Vignolini (Ritorcitura Vignolini), Elena Ricciuti (Hind) raccontano le difficoltà quotidiane e le opportunità per i brand storici che vogliono tornare competitivi. La filiera italiana è ricca, viva, fortissima. Ma senza dati è cieca. Virtuale o reale? Nella moda non c’è più differenza Il pomeriggio si apre in una dimensione nuova, quasi teatrale. Enza Spadoni, Responsabile Trasferimento Tecnologico e Relazioni Esterne di ARTES 4.0, introduce un panel dove la tecnologia reinventa la creatività. Il contributo di Sergio Piane (Alkedo) cambia ancora registro e apre una finestra sulla moda come bene culturale. Un abito d’archivio, un costume storico, un capo haute couture non è solo un oggetto di design, ma una testimonianza vivente, un frammento di identità collettiva. Le tecnologie - scansione 3D, modellazione virtuale, ologrammi, NFT, blockchain - diventano strumenti di preservazione. Permettono di archiviare, studiare, mostrare, valorizzare capi fragili senza esporli al rischio del tempo. Permettono esperienze immersive, passerelle virtuali, collezioni digitali certificate. E aprono modelli economici nuovi, sostenuti da un mercato NFT della moda in piena espansione. È un modo per dire che la moda non è effimera: è memoria, è archivio, è cultura. E che il digitale può essere la sua cassaforte più sicura e, al tempo stesso, la sua porta verso il mondo A lui si affiancano Zoe Spaltini e Sara Mei (HModa), che raccontano come la prototipia digitale riduca sprechi, tempi e costi, mentre Serena Fabbri (19.71 Firenze) mostra come un occhiale possa nascere da una scansione 3D personalissima. Le nuove professioni della moda? Quelle che ancora non esistono Il quinto panel rimette al centro le persone. Enrico Pedretti, Direttore Marketing Manageritalia, guida un confronto serrato su quali lavoratori la moda sta cercando oggi e cercherà domani. Antonella Vitiello (MITA Academy) porta sul palco il tema della formazione. ITS MITA Academy rappresenta l’idea che la filiera moda abbia bisogno di una nuova architettura delle competenze, in cui tradizione, tecnologia e percorsi flessibili convivono senza conflitti. Il lavoro tessile e moda di domani richiede figure ibride: tecnici digitali che conoscono la storia della manifattura, designer capaci di dialogare con l’AI, operatori che comprendono tracciabilità e sostenibilità, professionisti che sanno muoversi in filiere data-driven. Non basta insegnare cosa fare: bisogna insegnare come evolversi. È un modello formativo che riconosce che ogni studente e ogni lavoratore ha un percorso unico. E che il Made in Italy si difende non solo con la qualità dei prodotti, ma con la qualità delle persone che li immaginano e li realizzano. Margherita Tufarelli (UniFi), Beatrice Parri Gori (Scuola del Cuoio), Alessandro Sordi (Nana Bianca) e Alessia Indice (W Executive) mostrano un settore dove non bastano più competenze tecniche: servono curiosità, adattabilità, interdisciplinarità. La materia si rigenera: la sostenibilità come rivoluzione industriale Il sesto e ultimo panel parla di materia, dei luoghi in cui nasce e di quelli in cui purtroppo finisce. Ma soprattutto parla di come restituirle un futuro. La ricerca universitaria prende la scena con Luca Rosi (UniFi – SusFashionLab). Qui il dialogo con il futuro è totale: fibre bio-based ottenute da colture vegetali, pigmenti naturali, bioremediation, riciclo terziario attraverso pirolisi, gassificazione, depolimerizzazione, recupero di monomeri puri. Cinque dipartimenti - chimica, ingegneria, agraria, economia, architettura - lavorano insieme per reimmaginare la materia. La moda non come settore energivoro, ma come palestra scientifica per nuovi materiali, nuovi processi, nuovi modelli di sostenibilità. Con Andrea Falchini (Next Technology Tecnotessile) la discussione si sposta sul futuro della sostenibilità. La moda europea sta per vivere un cambiamento normativo epocale: raccolta differenziata tessile obbligatoria dal 2025, divieto di distruzione dell’invenduto dal 2026, restrizioni su sostanze chimiche, regolamenti sull’export dei rifiuti. Si tratta di uno tsunami normativo. Per affrontarlo servono strategie integrate: sorting automatizzato, riciclo meccanico per materiali nobili, riciclo chimico per materiali complessi, valorizzazione dei residui. Una filiera in cui ogni scarto trova il suo percorso. In cui l’innovazione scientifica non è un cerotto, ma una condizione di sopravvivenza. L’obiettivo non è solo ambientale: è industriale. Serve creazione di materia prima seconda di qualità, creazione di nuovi mercati, collaborazione tra imprese. Chiara Cordaro (Rifò) porta esempi concreti di circolarità territoriale a km 0, con blockchain, formazione e inclusione sociale intrecciate al business. Poi Ali Benkouhail (Human Maple) sorride: “Rigenerare anche i mozziconi di sigaretta? Perché no”. E mostra come.                                                                                                                                                                                                                                
TechWarriors, l’innovazione tecnologica scende in campo contro la violenza di genere

TechWarriors, l’innovazione tecnologica scende in campo contro la violenza di genere

25 November 2025

Trasformare le competenze STEM in leve strategiche per l'inclusione e la sicurezza: in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, viene presentato ufficialmente TechWarriors. Il progetto, un connubio inedito tra innovazione sociale e tecnologica, mira a mobilitare l'ecosistema dell'innovazione per sviluppare soluzioni concrete nel contrasto alla violenza di genere. Un ponte tra tecnologia e impegno civile TechWarriors non è solo un evento, ma un percorso strutturato che culminerà in un hackathon di 36 ore. L'iniziativa è concepita come un ampio contenitore di Open Innovation dove team multidisciplinari lavoreranno per ideare strumenti capaci di prevenire la violenza, sensibilizzare l'opinione pubblica e offrire supporto ai territori. L’approccio inclusivo è il cuore del progetto: la sfida non è rivolta ai soli sviluppatori, ma si estende a designer, comunicatori, analisti, studenti e professionisti del sociale. L'obiettivo è dimostrare come la tecnologia, se guidata dalla responsabilità sociale, possa incidere direttamente sulla qualità della vita delle comunità e sulla promozione delle pari opportunità. Un ecosistema di eccellenza Il progetto nasce dalla sinergia di un ampio network guidato dal Digital Innovation Hub Vicenza in qualità di capofila. La forza di TechWarriors risiede nella trasversalità dei suoi partner: l’iniziativa vede la partecipazione operativa dei Competence Center SMACT e ARTES 4.0 (con il think tank ARTES4WOMEN) e con la presenza del board di valutazione, del Comune di Vicenza, di CUOA Business School, di CreTa InnovationLab, del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Imprese Vicenza e di Fondazione CMP. A conferma della solida alleanza tra sistema produttivo e istituzioni, il progetto è sostenuto dalla Camera di Commercio di Vicenza e da EBAV (Ente Bilaterale Artigianato Veneto) nell’ambito dell’iniziativa Twin Transition. Partecipare a TechWarriors significherà confrontarsi con un ambiente che promuove la contaminazione tra saperi, offrendo ai partecipanti l'opportunità di contribuire a un progetto di alto valore pubblico e, al contempo, di accedere a una piattaforma di visibilità qualificata. L’iniziativa rappresenta un tassello fondamentale nella strategia del Digital Innovation Hub Vicenza per diffondere la cultura dell'innovazione ad alto impatto sociale. L’avvio operativo delle attività è previsto per il primo semestre del 2026, con un calendario di workshop e momenti di approfondimento che verranno comunicati nei prossimi mesi. Per restare aggiornati sull’iniziativa è possibile visitare il sito ufficiale.  
Moda, Tecnologia e Manifattura: innovazione, sostenibilità e competenze | Firenze, 26 novembre

Moda, Tecnologia e Manifattura: innovazione, sostenibilità e competenze | Firenze, 26 novembre

26/11/2025 9:30 am

Il 26 novembre 2025, nella cornice di Villa Vittoria, la Casa del Made in Italy di Firenze e il Centro di Competenza ARTES 4.0 organizzano un viaggio nel cuore della moda 4.0 e 5.0. Ti aspettano un percorso immersivo fatto di esperienze condivise, casi reali, progetti che hanno già cambiato il modo di fare impresa e nuove opportunità per scoprire strumenti, tecnologie e finanziamenti pensati per far crescere i settori della moda, della manifattura e della formazione. L’evento si articola in 6 momenti di confronto che riuniscono istituzioni, brand, imprese, università e centri di ricerca, affiancati da un'area espositiva dedicata alle tecnologie più innovative oggi applicate al mondo della moda. Parleremo anche di formazione delle nuove competenze, tecnologie abilitanti come intelligenza artificiale, IoT e blockchain, prototipia digitale e tessuti sostenibili. IL PROGRAMMA COMPLETO DELL'EVENTO I temi chiave: dove la moda incontra l’innovazione Il futuro del Made in Italy si costruisce nei luoghi dove creatività, ricerca e tecnologia si incontrano per dare forma a un nuovo modo di produrre, pensare e valorizzare la moda. Durante la giornata, esperti, brand, università e centri di ricerca esploreranno insieme le sfide e le opportunità che stanno ridisegnando l’intera filiera: dalla formazione alle tecnologie abilitanti, dalla sostenibilità dei materiali alla digitalizzazione dei processi. Formazione e competenze: la nuova generazione del Made in Italy La prima rivoluzione parte dalle persone. Gli ITS e le università stanno formando profili sempre più capaci di integrare estetica, tecnica e sostenibilità: figure che comprendono la bellezza dei processi artigianali e, al tempo stesso, sanno governare le tecnologie digitali e i nuovi paradigmi produttivi. Dalla collaborazione tra scuole, imprese e laboratori nascono percorsi condivisi di reskilling e upskilling, indispensabili per affrontare le sfide di Industria 4.0 e 5.0, in un settore dove le competenze digitali e ambientali diventano il cuore della competitività. Tecnologia e automazione: l’intelligenza che veste il futuro Nel cuore delle aziende, l’Internet of Things, l’intelligenza artificiale e la data analysis stanno rivoluzionando il modo di progettare, produrre e monitorare ogni fase del ciclo produttivo. Sensori intelligenti, algoritmi predittivi e piattaforme integrate trasformano la fabbrica in un ecosistema capace di dialogare con i dati in tempo reale, ottimizzando risorse, riducendo sprechi e migliorando la qualità. È la nascita della moda connessa, dove l’innovazione si traduce in efficienza, precisione e sostenibilità. Tracciabilità e trasparenza: la blockchain come garanzia di valore La blockchain entra nella filiera della moda per raccontare la verità dei prodotti, passo dopo passo. Grazie alla digitalizzazione e all’analisi predittiva dei dati, la tracciabilità diventa uno strumento di fiducia, un ponte tra imprese e consumatori. Dall’integrazione con i sistemi ERP alle nuove piattaforme collaborative, la tecnologia rende ogni processo misurabile, ogni origine verificabile, ogni valore tangibile. È la nuova frontiera della trasparenza produttiva, dove l’etica incontra l’innovazione. Design digitale e realtà virtuale: la creatività diventa immersiva Nel mondo del design, la realtà virtuale e la prototipia digitale aprono spazi creativi mai esplorati prima. Gli stilisti e i designer possono modellare tessuti, capi e accessori in ambienti tridimensionali, riducendo i tempi di sviluppo e l’impatto ambientale delle collezioni. La tecnologia diventa così una forma d’arte interattiva, dove l’immaginazione prende corpo in pixel e geometrie, mantenendo viva l’essenza artigianale del Made in Italy. Sostenibilità e materiali del domani: tra scienza e natura La vera innovazione è quella che rispetta il pianeta. La moda 5.0 punta su riciclo chimico e meccanico, responsabilità estesa del produttore (EPR) e tessuti biotecnologici per ridurre l’impatto ambientale e chiudere il cerchio della produzione. Dai materiali alternativi di nuova generazione alle fibre nate dalla ricerca scientifica, la sostenibilità diventa un motore di competitività, unendo scienza, design e industria in un’unica visione: quella di una moda che non consuma, ma rigenera. PRENOTA IL TUO POSTO
Nasce il Joint Lab CIM–ARTES 4.0 per la robotica intelligente
Robotica e Intelligenza Artificiale

Nasce il Joint Lab CIM–ARTES 4.0 per la robotica intelligente

19 November 2025

L’Italia fa un balzo in avanti nella robotica intelligente a supporto delle imprese manifatturiere. I Competence Center nazionali CIM e ARTES 4.0, rete ad alta specializzazione nell’ambito delle aree della smart robotics, dell’Intelligenza Artificiale e delle tecnologie digitali abilitanti, hanno infatti stipulato un accordo di collaborazione per dare vitaJoint Lab a disposizione di grandi, medie e piccole imprese, system integrator, di fornitori di tecnologie e start-up innovative. All’interno dei laboratori, tra Torino e Pontedera in provincia di Pisa, la manifattura italiana avrà a disposizione competenze specialistiche e soluzioni robotiche avanzate, dai cobot ai robot mobili e collaborativi con manipolatori di ultima generazione, sino alla robotica umanoide, capaci di garantire una forbice di sviluppo innovativo molto ampia di TRL, da 3 a 9. Attraverso il Joint Lab si potranno usufruire servizi di formazione tecnica e applicata, consulenze specialistiche sull’integrazione di tecnologie di robotica intelligente nei processi di produzione industriale, oltre al test before invest, fondamentale per testare le soluzioni prima di procedere a integrare nuove tecnologie a seguito di importanti investimenti. All’interno dei due spazi d’innovazione saranno promosse ulteriori azioni in Italia e all’estero finalizzate a garantire il consolidamento e lo sviluppo delle infrastrutture di testing funzionali alle attività di trasferimento tecnologico alle Imprese e in particolare alle PMI. “Tramite questo accordo, CIM e ARTES 4.0 intendono offrire alle imprese manifatturiere italiane il meglio delle tecnologie di ultima generazione legate alla robotica intelligente. Il Joint Lab vuole essere un riferimento nazionale con una vasta gamma di servizi a valore aggiunto proposti, dalla formazione all’implementazione di tecnologie di smart robotics in differenti settori dall’automotive all’aerospazio e per diversi ambiti industriali dalla manifattura alla logistica, dalla sorveglianza alla manutenzione. Come Competence Center riteniamo ARTES il partner ideale, vista la sua comprovata esperienza specialistica nello sviluppo di soluzioni innovative, prima fra tutte la robotica avanzata, con il quale proporre un cruscotto di soluzioni customizzabili e finalizzate ad innalzare la competitività tecnologica delle imprese, rafforzando la loro leadership a livello nazionale, europeo e internazionale” ha dichiarato Enrico Pisino, CEO di CIM. “Con questo accordo ARTES 4.0 e CIM mettono a sistema le proprie eccellenze per offrire al Paese un salto di qualità nella robotica intelligente a supporto delle imprese manifatturiere italiane. Nell’era della rivoluzione della Embodied Intelligence e delle nuove frontiere aperte dai robot umanoidi, il Joint Lab nasce come punto di riferimento per tutte le imprese che vogliono adottare sistemi di robotica intelligente e collaborativi nei propri processi produttivi, offrendo l’opportunità di accesso alle soluzioni più avanzate di robotica disponibili sul mercato, quali sistemi di robotica umanoide e integrati con sistemi avanzati di Intelligenza Artificiale. Siamo molto felici di questa collaborazione con CIM, un centro leader in Italia per l’innovazione per le imprese e in particolare nella manifattura avanzata. Grazie alla complementarità delle nostre competenze mettiamo a disposizione strumenti, metodologie e ambienti di sperimentazione avanzati per ridurre il rischio tecnologico e accelerare la transizione verso una manifattura competitiva con benefici in termini di produttività, qualità e sicurezza. Con CIM condividiamo la visione di creare valore per le imprese, di promuovere l’innovazione e rafforzare il posizionamento competitivo dell’Italia nei settori ad alto contenuto tecnologico”, ha evidenziato Antonio Frisoli, Presidente di ARTES 4.0.  
La Sardegna dell’innovazione incontra ARTES 4.0
News ed eventi

La Sardegna dell’innovazione incontra ARTES 4.0

12 November 2025

L’Aula Magna di UniOlbia ha ospitato il workshop “L’innovazione per lo sviluppo territoriale. Gli hub sperimentali per i cluster della nautica, del turismo e della sanità in Sardegna”, una giornata di confronto e progettualità dedicata al futuro tecnologico dell’isola e alle sue traiettorie di crescita sostenibile. Durante l’incontro è stata annunciata la proposta di apertura di una nuova sede operativa di ARTES 4.0 a Olbia, un passo strategico che rafforza la presenza del Competence Center per la robotica e le tecnologie digitali avanzate in Sardegna e consolida la sua missione di trasferimento tecnologico al servizio del tessuto produttivo. La futura sede diventerà un punto di riferimento per l’innovazione nel Mediterraneo per favorire la nascita di hub sperimentali nei settori chiave della nautica, del turismo e della sanità. Promosso dal Macronodo ARTES 4.0 dell’Università degli Studi di Sassari e dal Centro di Competenza ARTES 4.0, con il supporto della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Olbia e di UniOlbia, l’evento ha messo al centro la collaborazione come leva di sviluppo e la ricerca applicata come motore di innovazione territoriale. Dopo i saluti introduttivi di Antonio Usai, Delegato ai Progetti Strategici di Ateneo e Coordinatore del Macronodo ARTES 4.0, la giornata è proseguita con gli interventi di numerose autorità istituzionali e accademiche.Sono intervenuti il Vicepresidente della Regione Autonoma della Sardegna, Giuseppe Meloni; il Sindaco di Olbia, Settimo Nizzi; il Rettore dell’Università di Sassari, Gavino Mariotti; il Presidente del Cipnes Gallura, Livio Fideli; il Presidente della Camera di Commercio di Sassari, Stefano Visconti; il Presidente del Consorzio UniOlbia, Aldo Carta. Innovazione per lo sviluppo tecnologico e sostenibile dei territori La prima sessione dei lavori si è aperta con l’intervento del prof. Paolo Dario, Direttore Scientifico di ARTES 4.0 e Professore Emerito della Scuola Superiore Sant'Anna, che ha delineato le linee strategiche del Competence Center e le prospettive di ricerca applicata orientate allo sviluppo tecnologico e sostenibile dei territori. Nel suo intervento ha posto l’accento sulla proposta di una nuova sede operativa ARTES 4.0 a Olbia, un’iniziativa che si inserisce in una visione di lungo periodo, capace di trascendere i confini locali per connettere la Sardegna alle principali reti nazionali e internazionali dell’innovazione. Lo stato dell’arte del progetto riguarda la creazione di una piattaforma sperimentale per la robotica e l’innovazione tecnologica dedicata al cluster della nautica da diporto di Olbia, destinata a diventare un laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e trasferimento tecnologico. Nella fase successiva il modello sarà esteso anche ai settori della sanità e del turismo, individuati come ambiti strategici per la trasformazione digitale dell’isola. La tavola rotonda, moderata da Francesco Morandi, ha offerto un momento di confronto di alto livello tra esperti e rappresentanti istituzionali, chiamati a discutere del ruolo dell’innovazione e della digitalizzazione come leve di competitività per le imprese e le amministrazioni pubbliche. Sono intervenuti Francesca Tonini (Direttrice Esecutiva ARTES 4.0), Elisabetta Neroni (Centro Regionale di Programmazione), Raffaele Spallone (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Aldo Carta (Cipnes Gallura) e Pietro Esposito (Camera di Commercio di Sassari), che hanno condiviso esperienze e visioni complementari su come tradurre la ricerca in impatto economico e sociale. Grande interesse ha suscitato la sessione conclusiva, dedicata ai progetti di sviluppo urbano e territoriale della città di Olbia, che ha visto il confronto tra il Vicepresidente della Regione Giuseppe Meloni, il Sindaco Settimo Nizzi, il Rettore Gavino Mariotti e lo stesso prof. Dario. Dal dialogo è emersa una visione condivisa: solo una sinergia costante tra enti locali, università e competenze tecnologiche nazionali può trasformare Olbia in un polo di innovazione e conoscenza al servizio del Mediterraneo. Dalle imprese alle idee: la Sardegna dell’innovazione prende forma La sessione pomeridiana, introdotta da Francesca Tonini, Direttrice Esecutiva di ARTES 4.0 e da Clementina Cruceli, responsabile Bandi e Progetti, è stata dedicata alle esperienze concrete delle imprese partner del Competence Center, che hanno condiviso best practice, risultati e prospettive di sviluppo nei settori chiave della nautica, della sanità e del turismo.Attraverso i contributi di Mediate, Seares, Istituto di BioRobotica, Humanware, Co-Robotics e ARTES 5.0, rappresentata da Debora Zrinscak, sono emerse soluzioni innovative e applicazioni reali della robotica e delle tecnologie digitali come strumenti di crescita per il territorio. Ogni testimonianza ha mostrato come la ricerca applicata e la collaborazione tra pubblico e privato possano tradursi in progetti concreti di valore industriale e sociale. Nelle conclusioni è stato sottolineato come l’innovazione non rappresenti soltanto una frontiera tecnologica, ma una strategia di crescita condivisa, capace di unire ricerca, impresa e territorio in una visione comune per la Sardegna del futuro.
AI e Robotica per le imprese del turismo e della cultura | Genova, 14 novembre 2025

AI e Robotica per le imprese del turismo e della cultura | Genova, 14 novembre 2025

14/11/2025 9:00 pm

Soluzioni e sfide per l'innovazione: AI e Robotica per le Imprese del turismo e della cultura è il tema del primo evento pubblico del progetto ARTOUR - Artificial Intelligence and Robotics for Tourism, che si terrà a Genova il 14 novembre, a partire dalle ore 9:00 presso il Genova Blue District. Organizzato da RAISE Liguria, coordinatore del progetto, con la partecipazione del partenariato e di alcuni tra i principali stakeholder dell'ecosistema ligure, l'evento è un'importante occasione di confronto tra istituzioni, esperti e protagonisti del settore. Saranno presentati strumenti, servizi e soluzioni che il progetto ARTOUR metterà a disposizione delle imprese del territorio attraverso le sue attività. La giornata si aprirà con i saluti istituzionali dei rappresentanti degli enti locali, seguiti dalla presentazione del progetto ARTOUR e dei partner coinvolti: START 4.0 di Genova, Chambre de Commerce et d'Industrie de Nice Côte d'Azur di Nizza, E.INS – Ecosystem of Innovation for Next Generation Sardinia di Sassari, ARTES 4.0 di Pisa e Petra Patrimonia Corsica di Bastia. A seguire, una tavola rotonda vedrà il coinvolgimento di attori chiave e stakeholder del settore, chiamati a confrontarsi sui temi centrali del convegno. SCARICA IL PROGRAMMA Il dibattito sarà incentrato sulle opportunità offerte dalle tecnologie digitali, con particolare attenzione all'intelligenza artificiale e alla robotica, a supporto dell'innovazione nelle imprese del turismo e dei servizi culturali. L'evento sarà tradotto simultaneamente in italiano e francese e si svolgerà in presenza: Genova Blue District | Via del Molo 65 | 16128 Genova La partecipazione è gratuita, fino a esaurimento posti, ma è necessaria l’iscrizione compilando questo form.
L’innovazione per lo sviluppo territoriale | Olbia, 7 novembre 2025

L’innovazione per lo sviluppo territoriale | Olbia, 7 novembre 2025

07/11/2025 10:00 am

Olbia al centro dell’innovazione tecnologica e della robotica per tutta la Sardegna. Venerdì 7 novembre 2025, a partire dalle 10, l’Aula Magna del Consorzio UniOlbia ospiterà il workshop “L’innovazione per lo sviluppo territoriale. Gli hub sperimentali per i cluster della nautica, del turismo e della sanità in Sardegna”, promosso dal Macronodo ARTES 4.0 dell’Università di Sassari e dal Competence Center ARTES 4.0, con il supporto dell’Assessorato regionale alla Programmazione, del Comune di Olbia e del Cipnes Gallura. L’incontro riunirà rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e delle imprese per discutere le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica e dalla robotica applicate ai settori strategici per la Sardegna. L’obiettivo è favorire la nascita di hub sperimentali capaci di sostenere la transizione digitale e la competitività delle filiere regionali della nautica, del turismo e della sanità. Nato con l’obiettivo di promuovere e diffondere la conoscenza delle tecnologie digitali abilitanti e delle soluzioni di robotica per lo sviluppo di innovazioni in Italia, ARTES 4.0 è oggi uno dei principali Competence Center nazionali dedicati alla transizione tecnolo­gica e al trasferimento di conoscenza alle imprese. Fra gli altri, per ARTES 4.0 interverranno Anto­nio Frisoli (Presidente del Competence Center ARTES 4.0), Paolo Dario (Direttore Scientifico di ARTES 4.0), Francesca Tonini (Direttrice Esecutiva di ARTES 4.0). Sarà un’occasione per scoprire i progetti tecnologicamente innovativi a Olbia e in Sardegna nei set­tori chiave della nautica, del turismo e della sanità. Dopo i saluti istituzionali di Antonio Usai, Delegato ai Progetti strategici di Ateneo e Coordinatore del Macro Nodo ARTES 4.0, Aldo Carta, Presidente del Consorzio UniOlbia, Antonio Frisoli, Presidente del Competence Center ARTES 4.0, Gavino Mariotti, Rettore dell’Università di Sassari, Giuseppe Meloni, Vicepresidente della Regione Autonoma della Sardegna, e Settimo Nizzi, Sindaco di Olbia, la giornata si articolerà in due momenti di approfondimento. La prima sessione, dedicata agli attori di sistema, approfondirà il contributo del Competence Center e del Macro Nodo ARTES 4.0 allo sviluppo innovativo dei territori, evidenziando i progetti sperimentali in corso e il ruolo della robotica e delle tecnologie digitali come leve per la crescita economica e sociale. La seconda sessione, nel pomeriggio, sarà invece rivolta al mondo delle imprese e presenterà gli strumenti e le piattaforme tecnologiche di ARTES 4.0 applicate ai cluster della nautica, del turismo e della sanità, con esempi concreti di soluzioni innovative già sperimentate nei diversi settori produttivi. L’iniziativa si inserisce inoltre nel percorso di crescita e consolidamento del sistema territoriale dell’innovazione che vede UniOlbia, l’Università degli Studi di Sassari, la Regione Autonoma della Sardegna e il Comune di Olbia impegnati nella creazione di nuove sinergie tra ricerca, impresa e pubblica amministrazione. Un impegno che trova un punto di riferimento strategico nel nascente Dipartimento dell’Innovazione, con sede nella Piattaforma Tecnologica Europea (PTE) del Cipnes Gallura, destinato a diventare il cuore dell’eccellenza tecnologica nel Nord Sardegna. Il programma completo dell’evento
ARTES 4.0 apre le porte | San Faustino Open Day 2025

ARTES 4.0 apre le porte | San Faustino Open Day 2025

09/10/2025 3:00 pm

Giovedì 9 ottobre accendiamo i riflettori sulle tecnologie che si toccano, si provano e si capiscono. In occasione del San Faustino Open Day a Pontedera apriremo le porte del nostro HUB insieme all’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna.Sarà un pomeriggio speciale in cui l'aria profumerà di espresso: la Mia Hand Industrial di Prensilia, integrata a un braccio robotico, servirà infatti caffè con una naturalezza sorprendente, mostrando come destrezza, precisione e design intelligente possano trovare spazio anche nel gesto più semplice.Da qui si entra in un percorso che unisce didattica, manifattura e benessere. Il braccio robotico e.DO di Comau racconterà come si insegna la robotica nelle scuole e come si formano le competenze del domani. L'esoscheletro MATE mostrerà che alleggerire i movimenti, con un supporto di molle e biomeccanica, significa lavorare meglio e più a lungo. La materia prende forme nuove con la stampante Kentstrapper, dove una siringa spinge silicone per creare pezzi morbidi e funzionali. Le superfici diventano impeccabili con il 3D Nextech Finisher che rifinisce l'ABS fino a una finitura lucida. Sui grandi volumi e sulle tolleranze più spinte entra in scena la Nexa a resina, pensata per alta precisione e dimensioni importanti. Il sistema Formlabs Wash chiude il cerchio del post-processing con una pulizia affidabile e ripetibile. È un incredibile viaggio dal laboratorio alla fabbrica ma è soprattutto un invito a vedere da vicino ciò che spesso si immagina soltanto. E poi scoprirai cos'è un Centro di Competenza, cosa fa e come entra sorprendentemente nella vita di tutti i giorni. Tre sessioni di visita a numero limitato: alle 15, alle 16 e alle 17. La partecipazione è gratuita ma è necessaria l’iscrizione: scrivi a info@artes4.it indicando nome, cognome e fascia oraria preferita. Vi aspettiamo nel nostro HUB per un pomeriggio di tecnologie da toccare.
Automazione e Territorio: Innovazione Industriale e Filiere 4.0 per lo Sviluppo delle PMI

Automazione e Territorio: Innovazione Industriale e Filiere 4.0 per lo Sviluppo delle PMI

15/10/2025 11:00 am

L’incontro rappresenta un’occasione di confronto tra ricerca, aziende e territori per analizzare l’impatto dell’automazione industriale e delle tecnologie 4.0 su settori strategici delle economie regionali italiane. Promosso dal Coordinamento Nazionale delle Case del Made in Italy e dalla Fondazione MICS-Made in Italy Circolare e Sostenibile, l’evento, inserito nel ciclo "Made in Italy Towards Sustainability. From Tradition to Futures" e organizzato in collaborazione con i centri di competenza ARTES 4.0 e MADE-Industria 4.0, si propone di evidenziare gli strumenti normativi, organizzativi e tecnologici pensati per supportare le aziende manifatturiere nazionali nei processi di implementazione digitale, con un’attenzione particolare alle PMI. L’obiettivo è mostrare come l’integrazione di sistemi avanzati di automazione, robotica, intelligenza artificiale e digitalizzazione possa rilanciare le filiere produttive, dalle fasi di progettazione a quelle di commercializzazione. Attraverso testimonianze, dimostrazioni tecnologiche e analisi di casi concreti, verranno illustrate le opportunità per migliorare efficienza, qualità e sostenibilità. Temi centrali saranno lo sviluppo delle competenze interne e la creazione di ecosistemi territoriali di innovazione, connessi alle opportunità messe a disposizione dal MIMIT per il supporto finanziario e tecnologico delle imprese. Particolare rilievo sarà dedicato, da parte dei Centri di Competenza ARTES 4.0 e MADE-Industria 4.0, all’elaborazione di strategie per l’adozione delle tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale in filiere ad alto tasso di tradizione e know-how, quali l’arredamento e il tessile, mentre  il Polo d'Innovazione del Made in Italy Abruzzo illustrerà esempi concreti di come le tecnologie più innovative, dall’AI alle blockchain, dai digital twin alle applicazioni immersive, possano diventare alleate non solo dell’efficienza produttiva, ma anche della tutela del nostro patrimonio manifatturiero e culturale. L'AGENDA DELLA GIORNATA QUANDO Mercoledì 15 ottobre, ore 11- 13 SEDE DELL’EVENTO: Consiglio Regionale della Toscana, Palazzo Bastogi, via Cavour 18 PARTNER ORGANIZZATIVI: Coordinamento Nazionale Case del Made in Italy Casa del Made in Italy della Toscana Fondazione MICS Centro di Competenza ARTES 4.0 MADE Competence Center Industria 4.0
ARTES 4.0 a Expo 2025 di Osaka

ARTES 4.0 a Expo 2025 di Osaka

09/10/2025 11:00 am

L'Italia dell'innovazione sale sul palco dell'Expo 2025: al Padiglione Italia, nell'ambito dell'evento "Italian Innovation for the World - Competence Centres as Gateways for Foreign Investment and Collaboration" organizzato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, porteremo la voce del Centro di Competenza ARTES 4.0. Con il Prof Paolo Dario, Direttore Scientifico di ARTES 4.0 e Professore Emerito della Scuola Superiore Sant’Anna, parleremo di Robotics and Intelligent Automation, di come l'intelligenza delle macchine nasca dalla ricerca delle persone e si trasformi in competitività per le imprese, Mostreremo come l’innovazione si traduce in valore misurabile, raccontando percorsi di trasferimento tecnologico che riducono il time-to-market e aprono mercati ad alta intensità di conoscenza. Mostreremo cosa funziona: strumenti finanziari, call e incentivi che accendono progetti, insieme a casi applicativi. Guarderemo alla Industry 4.0 e 5.0 come a un continuum: automazione intelligente, centralità umana, sostenibilità e resilienza dei processi che uniscono efficienza e benessere. E metteremo a terra la strategia: roadmap di adozione, partnership internazionali e modelli di collaborazione per attrarre investimenti e valorizzare il Made in Italy tecnologico. Demo corner e incontri B2B Nel pomeriggio, insieme agli altri Competence Center, apriremo il nostro demo corner per incontri B2B con aziende selezionate presenti a Osaka. Sarà l’occasione per passare dalle parole ai prototipi, confrontarsi su use-case pronti a scalare e individuare opportunità di co-sviluppo e trasferimento tecnologico.
Dalla fabbrica di Chaplin alla fabbrica che protegge: l’innovazione che mette in sicurezza le persone
News ed eventi

Dalla fabbrica di Chaplin alla fabbrica che protegge: l’innovazione che mette in sicurezza le persone

23 September 2025

Nel 2024 in Italia si sono registrate nel complesso 592.882 denunce di infortunio sul lavoro, di cui 1.202 con decessi. Numeri che rappresentano una emergenza sociale: quasi il 90% degli incidenti si concentra nel settore Industria e Servizi, con un quarto dei casi nel comparto manifatturiero e un’incidenza particolarmente alta nelle Costruzioni, Sanità e Trasporti. Le cadute dall’alto e gli incidenti con veicoli in movimento costituiscono alcune delle più rilevanti cause di morte o invalidità grave. Di fronte a questi dati, INAIL e ARTES 4.0 raccontano oggi l’esperienza di un percorso congiunto per la progettazione della prevenzione attraverso la tecnologia. Nel corso dell’incontro odierno a Roma, promosso dai due enti, sono stati presentati i progetti vincitori del Bando BIT (Bando Innovazione Tecnologica), esempi concreti di come robotica, intelligenza artificiale, big data e sensoristica IoT possano trasformarsi in strumenti di tutela quotidiana per i lavoratori.                 Le tecnologie al servizio della sicurezza: VLAB (Timelapse Lab) ha sviluppato un sistema di monitoraggio AI e big data che rileva in tempo reale il mancato utilizzo di imbracature in cantiere, riducendo il rischio di cadute. A.M.E. – Advanced Microwave Engineering ha presentato una piattaforma di proximity safety con sensori IoT capace di prevenire collisioni uomo-macchina e anomalie nei percorsi dei veicoli. UBIQUICOM e Smart Track hanno illustrato sistemi intelligenti per proteggere i lavoratori negli spazi condivisi da pedoni e mezzi di movimentazione. «La prevenzione è il terreno su cui si gioca il futuro del lavoro sicuro. I numeri ci dicono che non basta applicare le norme: serve un cambio di passo. Con il Bando BIT abbiamo dimostrato che mettere insieme ricerca, imprese e istituzioni può generare soluzioni concrete, capaci di agire sulle cause principali degli infortuni mortali, come le cadute e le collisioni. L’innovazione non è un concetto astratto: è una cintura di sicurezza invisibile che lavora ogni giorno per salvare vite», ha dichiarato Paolo Dario, Direttore scientifico di ARTES 4.0. «La missione dell’Inail è quella di promuovere una cultura della sicurezza che vada oltre il semplice rispetto delle regole, per puntare alla prevenzione come valore sociale condiviso e investimento strategico per le imprese. In questo percorso, la tecnologia può rappresentare un alleato straordinario e sistemi basati su intelligenza artificiale, sensoristica e analisi dei dati possono tradursi in strumenti concreti di tutela capaci di ridurre drasticamente i rischi nei luoghi di lavoro e prevenire gli infortuni. La collaborazione con ARTES 4.0 dimostra che il futuro della sicurezza passa dall’investimento in innovazione», ha sottolineato il Presidente dell’Inail Fabrizio D’Ascenzo.             Con questo incontro, INAIL e ARTES 4.0 rafforzano una partnership strategica: mettere al centro la prevenzione come priorità nazionale, accelerando la diffusione di tecnologie 4.0 in tutti i settori più a rischio. Una sfida che riguarda non solo le imprese, ma l’intero sistema Paese.
Cinque tavoli, un’unica rotta: la parità di genere diventa metodo | Il Think Tank
News ed eventi

Cinque tavoli, un’unica rotta: la parità di genere diventa metodo | Il Think Tank

18 September 2025

Ci sono ancora le locandine tiepide di stampa quando le porte del FIRST LAB nella sede di Novoli dell’Università di Firenze si aprono per lasciare entrare un mosaico di voci: componenti dell’Advisory Board di ARTES4WOMEN, socie e soci di ARTES 4.0, stakeholder che si salutano per nome perché qui l’autorevolezza si misura con i contenuti. Le postazioni già allineate e i laptop ancora chiusi disegnano una promessa di lavoro. Poi un gesto quasi coreografico: alla prima chiamata si accendono i computer sui tavoli e lo schermo bianco diventa il terreno comune dove scrivere la giornata. Un Think Tank “allargato” a coronamento del primo anno di ARTES4WOMEN, il gruppo di lavoro del Centro di Competenza ARTES 4.0 dedicato alla parità di genere, ma soprattutto l’inizio di un’agenda che si fa operativa. I tavoli si aprono, il metodo prima dei contenuti La sala si divide senza mai frammentarsi. I presenti confluiscono nei cinque tavoli dopo una breve revisione della loro organizzazione. Il gruppo sull’equità salariale mette in fila definizioni e fonti sottolineando l’urgenza di colmare la nebbia dei dati con raccolte strutturate, anonimizzate, leggibili. Il tono è concreto: si parla di dashboard, KPI, regressioni e di come trasformare numeri in scelte di gestione, con un occhio alla Direttiva UE sulla trasparenza retributiva e alle sue scadenze di recepimento. Le parole monitoraggio, valutazione congiunta, audit retributivo smettono di essere tecnicismi e diventano strumenti per riequilibrare leve di carriera e retribuzione. Pausa pranzo senza pausa, il dibattito continua Il catering arriva come un intermezzo, ma nessuno stacca davvero. I confronti proseguono tra un trancio di schiacciata e un primo piatto, tra un caffè e una domanda: cosa vuol dire per una donna carriera e cosa vuol dire leadership se liberiamo lo sguardo dagli schemi ereditati? Sul tema dell’accesso alle carriere e della leadership femminile si parla di stili diversi, di riconoscimento e rispetto come pratica quotidiana, di indicatori che misurino ciò che conta davvero per le persone e non solo per i bilanci, di come trasformare la stanchezza in agio e il cambiamento incrementale in cambio di sguardo. La riflessione abbraccia ostacoli interni - la sindrome dell’impostora che toglie voce - ed esterni, tra metriche cieche e stereotipi persistenti. La conclusione informale è già un mandato: definire nuovi sistemi di valutazione e creare agio nei contesti di lavoro, dalla scuola alle imprese. Empowerment scientifico e tecnologico, la rotta dei dati Il tavolo sull’empowerment scientifico e tecnologico porta in dote una bussola fatta di numeri e di prassi. Si ragiona su come quantificare il gap ai livelli alti della formazione, su quali benefici economici e culturali derivino da team realmente misti, su che cosa freni l’accesso e la permanenza delle donne nei percorsi scientifici: bias consapevoli e inconsci, ambienti di lavoro inadatti, carichi familiari sbilanciati, differenze territoriali. Dalla discussione nascono impegni concreti: un position paper, una revisione sistematica della letteratura, network operativi in seno ad ARTES 4.0, coaching e mentorship mirati, fino all’idea di una piattaforma di dati che sostenga policy gender-inclusive e progetti pilota, agganciando SDG 5 e traiettorie di sostenibilità. L’assioma operativo è limpido: Women empowered by empowered women. Certificazioni di genere, dal bollino al mindset Nel tavolo dedicato alle certificazioni di genere, la conversazione scardina un equivoco ricorrente: la UNI/PdR 125 non è un bollino, è un cambio di mentalità. Vengono messi a terra vantaggi e inciampi, incentivi e resistenze, soprattutto per le PMI, chiamate a trasformare la parità in strategia aziendale e non in adempimento. Si parte dai numeri - 8.194 organizzazioni certificate al 31 marzo 2025, con Lombardia, Lazio e Campania in testa - e si arriva agli strumenti: checklist gratuite, audit interni, premialità negli appalti, fondi dedicati, trasparenza nei dati e formazione sui bias lungo tutta la catena del valore. Obiettivo: integrare la parità nei processi, allineando ciò che le imprese rendicontano a ciò che davvero cambia la vita delle persone.   Cultura digitale dell’equità, riprogrammare l’immaginario C’è un passaggio, in questa giornata, in cui la tecnologia smette di essere sfondo e diventa personaggio. Il tavolo sulla cultura digitale dell’equità incastra dati e visioni: poche ragazze italiane laureate in STEM rispetto ai coetanei, carichi di cura non retribuita che gravano soprattutto sulle donne, part-time involontari, inattività forzata e tassi di occupazione distanti. La domanda non è più se la tecnologia possa aiutare, ma come: formazione obbligatoria su bias per chi programma, welfare digitale a sostegno della genitorialità, smart working pensato come alleato della parità, campagne di comunicazione che parlino dove e come servono, collaborazioni tra istituzioni, università e aziende per produrre ricerca e soluzioni insieme, anche nell’ottica di sviluppo di tecnologie robotiche a supporto della conciliazione vita-lavoro delle donne. Nasce anche l’idea di un osservatorio dei dataset per certificare basi dati fair a cui attingere per addestrare l’IA pubblica e privata. La tecnologia, qui, è etica applicata. La cura dei risultati, quando le slide pesano quanto i contenuti Nel pomeriggio, le restituzioni plenarie hanno il passo di chi sa che la forma è sostanza. La presentazione dei risultati non è un mero elenco: è il racconto di un metodo condiviso. Le parole chiave tornano come refrain - trasparenza, metriche, agibilità dei contesti, alleanze - e si depositano in roadmap che tengono insieme tempi, responsabilità e impatti. Ogni tavolo consegna azioni: dai report periodici sul gender pay gap e le valutazioni congiunte dove il divario supera soglie ingiustificate, ai nuovi indicatori di leadership e carriera, dai programmi di mentorship e skill-building nelle STEM, fino a checklist comuni per le certificazioni e hub territoriali di accompagnamento, ARTES4WOMEN ha creato non promesse, ma tracce operative su cui camminare già domani. Già oggi. Già ora.   Tre università (Firenze, Pisa, Siena), un’unica scena C’è un dettaglio che colpisce chi guarda la sala da fondo: tre università toscane presenti, insieme, nel medesimo perimetro di lavoro, tra professionalità in economia, fisica, legge, formazione e consulenti d’impresa. È una geografia della collaborazione che non si ferma ai loghi sulle slide; si riconosce nelle voci, nei riferimenti, nelle reti che si intrecciano. È qui che la parola ecosistema smette di essere moda e torna metodo: accademia, imprese, istituzioni nello stesso respiro, con ARTES 4.0 a fare da cerniera tra i mondi e ARTES4WOMEN da collettore di esperienze, competenze, azioni sul tema della parità di genere. La chiusura che apre: dall’evento al cantiere Quando i laptop si spengono, restano pagine di appunti e file condivisi, restano contatti e prossime riunioni, restano azioni che hanno già un perimetro. ARTES4WOMEN esce dal Think Tank con una traccia operativa che guiderà i prossimi mesi: audit e reporting sull’equità retributiva con metriche condivise, nuovi indicatori per l’accesso alle carriere e la leadership, programmi strutturati di empowerment scientifico e tecnologico, percorsi accompagnati verso la certificazione di genere, iniziative culturali e digitali per riprogrammare l’immaginario. Equità salariale, accesso e leadership, empowerment STEM, certificazioni, cultura digitale dell’equità: cinque cardini che oggi hanno trovato linguaggio, strumenti, alleanze. Un Think Tank che è l’avvio di un cantiere permanente di ARTES 4.0.
Toscana Smart Land | Firenze, 16 settembre

Toscana Smart Land | Firenze, 16 settembre

16/09/2025 10:00 am

Approda in Toscana Smart Land Italia Connections, il road show organizzato in collaborazione con le Case del Made in Italy – Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Una tappa fondamentale, in una delle Regioni più affascinanti del mondo, che non ha mai smesso di evolversi in termini di servizi alla cittadinanza e alle imprese, pur mantenendo tutta la bellezza sia naturalistica che costruita nel tempo dall’ingegno umano. Sono molteplici le chiavi d’accesso che offre la Regione Toscana per ragionare su come sia possibile procedere secondo criteri di sviluppo sostenibile in un territorio che ha ridotto di molto, rispetto ad altre Regioni d’Italia, il rischio di spopolamento; per questo andremo a cogliere nei due giorni di lavori quei punti progettuali che hanno consentito non solo di conservare infrastrutture e beni pubblici ma di produrre sviluppo; e di come questo processo sia per natura in continuo divenire. Smart Land Italia Connections è un viaggio fatto di rapporti, relazioni, azioni e sperimentazioni, con alcuni focus di particolare attualità come quelli che caratterizzano i settori energia, acqua, ambiente e trasporti; che affronteremo con il supporto di esperti facendo emergere i nodi salienti del filo comune che li lega. Per uno scambio di esperienze e soluzioni che sempre più dovranno avere un respiro e una visione orizzontale, integrata, contaminata, interdisciplinare. Due giorni di progetti e buone pratiche, di possibilità di collaborazione che si apriranno anche a un pubblico di giovani, grazie all’impegno diretto e alla collaborazione con Regione Toscana, Confindustria Toscana, Utilitalia, ENEA Consorzio Universitario Cursa solo per citare alcuni dei partner istituzionali dell’iniziativa. Per favorire relazioni professionali tra un pubblico di addetti ai lavori con l’obiettivo chiaro e concreto di trovare forme di collaborazione, anche tra pubblico e privato. Un progetto che continua a Firenze per la tessitura di una rete in grado di unire persone e competenze, al fine di affrontare in modo adeguato il tema dello sviluppo del territorio dal punto di vista della sostenibilità economica, sociale e ambientale laddove, come nel caso della Toscana, di particolare valore sia l’attrattività culturale e turistica ma serva al tempo stesso riflettere sullo sviluppo industriale in termini fortemente innovativi. Secondo una visione strategica di lungo termine e tattica – di breve e medio periodo – al tempo stesso. I temi dei talk con protagonisti PA, utility, imprese e università 16 Settembre 2025 10.00-11.00 Introduzione ai lavori. Connettere città e territori per rigenerazione e sviluppo sociale, ambientale ed economico. Partecipano: Sara Funaro, Sindaca di Firenze o Assessore delegato David Tei, Responsabile Settore Transizione Ecologica e Sostenibilità Ambientale Regione Toscana Gabriele Baccetti, Direttore Confindustria Toscana Carmela Smargiassi, Casa del Made in Italy Firenze MIMIT Marco Pierini, Prorettore al trasferimento tecnologico, attività culturali e impatto sociale Università degli Studi di Firenze Filippo Fossati, Confservizi Cispel Toscana Francesca Tonini, Direttrice Esecutiva Centro di Competenza Artes 4.0   11.00-13.00 Sostenibilità ambientale e nuove generazioni: tra comunicazione e progetti di sviluppo Introduzione e saluti iniziali: il ruolo delle nuove generazioni nell’ambito delle applicazioni regionali di Agenda 2030 David Tei, Responsabile Settore Transizione Ecologica e Sostenibilità Ambientale Regione Toscana   11.15-11.45 Ricerca, governance e progettualità per lo sviluppo sostenibile di territori e aree urbane Interventi di: Stefania Crotta, Direttrice Generale MASE Benedetta Brighenti, Direttrice Generale Renael   Tavola Rotonda. Partecipano: Matteo Conti, Capo Segreteria Assessorato Ambiente Energia Regione Toscana Maria Graziani, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Toscana Ruben Cheli, Direttore Generale UPI-Unione Province d’Italia Rappresentante Festival Planetaria*   13.15-14.15 Light Lunch & Networking   14.30-16.00 Transizione ecologica e mix energetico tra CER, Geotermia, Idrogeno, Biometano e Smart Grid Introduzione ai lavori Jacopo Bencini, Presidente Italian Climate Network Partecipano: Rappresentante Regione Toscana Marcello Capra, MASE e rappresentante Set Plan Europe Michele De Nigris, Direttore Dipartimento Sviluppo sostenibile e Fonti Energetiche RSE Stefano Cagnoli, Direttore Comitato Italiano Gas Roberto Olivieri, Presidente Tera Energy – Assoesco Leonardo Cavalieri, Sales & Marketing Director MAC Tommaso Lippi, Project & Energy Manager Energy4Com   16.00-17.00 Smart Land e innovazione. Il caso Pitigliano, primo borgo digitale d’Italia Partecipano: Nicoletta Gozo, Rapporti con Istituzioni e Stakeholder Coordinatrice Progetto Lumière&Pell SmartItaly Goal ENEA Marco Ceppodomo, Consigliere delegato alla transizione digitale Comune di Pitigliano Cristina Gironi, Category Manager Consip Massimo Rebernig, CEO & Innovation Manager, Trailslight Rappresentante Open Fiber Margherita Suss, Studio Associato GMS   17 Settembre 2025   10.00-13.00 Sviluppo Economico e territoriale in rapporto alla crescita dei servizi di pubblica utilità 10.00-10.30 Introduzione ai lavori Nicola Perini, Presidente Confservizi Cispel Toscana e Presidente Publiacqua 10.30-12.00 Criticità e opportunità per il settore idrico toscano KeyNote Speech e co-moderazione Samir Traini, Partner Ref Ricerche Tavola rotonda. Partecipano: Alessandro Mazzei Direttore Generale Autorità Idrica Toscana e coordinatore tecnico-scientifico ANEA Associazione Nazionale degli Enti di Governo d’Ambito per l’Idrico e i Rifiuti Paolo Masetti, Presidente ANBI Toscana – Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue Andrea Lanuzza, AD Aquanexa Lorenzo Cannone, Direttore Commerciale Isoil Industria Gino Esposito, Presidente ESA Napoli   Nicola Perini, Presidente Confservizi Cispel Toscana e Presidente Publiacqua Antonio Gravina, Presidente Apce Claudio Lopez, Senior Product Manager Terranova Massimo Calzolari, Account Manager Esri Italia Gianluca Momoli, Corporate Marketing Netribe Group Invitati a partecipare i rappresentanti di: Acque Acquedotto del Fiora Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale Gaia Nuove Acque   12.00 – 13.00 Efficienza energetica e gestionale per edifici pubblici, privati, luoghi della cultura e di culto Tavole rotonda. Partecipano Rossano Massai, Presidente Ance Toscana Claudia Sereni, consigliera della Città Metropolitana con delega alla Cultura Firenze e Sindaca Scandicci Valentina Piscitelli, Costruttori di Immagine Architettura della Comunicazione Egidio Raimondi, Ordine degli Architetti della Provincia di Firenze Silvano Bocci, Technical & Proposal Director Local Energy Infrastructures – PA&B2T Proposal ENGIE Italia Ordine degli Ingegneri Firenze   13.00-14.00 Light Lunch & Networking 14.30-16.30 Sviluppo economico, economia circolare e mobilità intermodale. Le imprese toscane protagoniste. Partecipano: Gabriele Baccetti, Direttore Confindustria Toscana Gianni Bechelli, Presidente Autolinee Toscane Laura Simoncini, Direttrice Confartigianato Toscana Antonio Chiappini, Direttore CNA Toscana   Chiusura lavori David Tei, Responsabile Settore Transizione Ecologica e Sostenibilità Ambientale Regione Toscana Carmela Smargiassi, Casa del Made in Italy Firenze MIMIT
Finanziamenti per innovare: da oggi c’è lo Sportello ARTES Call for Funding
Finanza agevolata

Finanziamenti per innovare: da oggi c’è lo Sportello ARTES Call for Funding

12 September 2025

1 Il contesto è favorevole: si sono aperte nelle ultime settimane nuove opportunità di finanziamento per ricerca industriale, sviluppo sperimentale, trasferimento tecnologico, digitalizzazione, automazione e sostenibilità. Con il bando adatto porti il tuo progetto più velocemente alla realizzazione. Da oggi è operativo ARTES Call For Funding, lo Sportello del Centro di Competenza ARTES 4.0 che integra orientamento rapido, metodo progettuale e rete di partner pubblici e privati per far evolvere la tua idea in un progetto competitivo di crescita economica. Durante il primo incontro online, su prenotazione, inquadriamo l'idea progettuale, la maturità tecnologica, le tempistiche di realizzazione e offriamo supporto alla scrittura della proposta. Quando opportuno, attiviamo il matchmaking con imprese, laboratori e atenei della rete ARTES 4.0, composta da oltre 150 Soci, e con partner nazionali ed europei per valorizzare il tuo progetto e colmare eventuali gap. Per le PMI,  grandi imprese e startup significa passare dalla visione al piano di lavoro. Per commercialisti e consulenti avere un referente tecnico per valutare la fattibilità dei progetti dei clienti. Per enti pubblici e università impostare governance, work package e rendicontazione in linea con i requisiti. C'è un beneficio immediato che puoi cogliere con ARTES Call For Funding: la consulenza per l’accesso ai finanziamenti è agevolata fino al 70% (micro e piccole imprese), 60% (medie imprese), 50% (grandi imprese) e 100% (Pubbliche Amministrazioni). Puoi prenotare subito il primo incontro compilando il modulo nella pagina di ARTES Call For Funding, dove consultare tutti i dettagli e le FAQ prima di inviare la richiesta. Gli slot sono limitati e disponibili ogni settimana.

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