La XIV edizione della Settimana Cina-Italia della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione, tenutasi a Pechino nel prestigioso Zhongguancun Exhibition Center, ha posto al centro il tema “Dare slancio all’innovazione, costruire insieme un futuro sostenibile”. Si conferma così come una delle principali iniziative di sistema dedicate alla cooperazione scientifica e tecnologica tra i due Paesi, nonché un appuntamento strategico per il rafforzamento delle relazioni bilaterali.
Questa nuova tappa del percorso di collaborazione che punta a generare risultati di valore attraverso il coinvolgimento di enti di ricerca, università e imprese ha visto la partecipazione di Antonio Frisoli, Presidente del Centro di Competenza ARTES 4.0 e Professore presso l’Istituto di Intelligenza Meccanica della Scuola Superiore Sant’Anna, intervenuto con una relazione su “Nuove applicazioni robotiche e innovazione per l'industria: un esempio di cooperazione sino-italiana nel settore ferroviario”, e del Prof. Paolo Dario, Direttore Scientifico di ARTES 4.0 e Professore Emerito della Scuola Superiore Sant’Anna.
In Italia, la manifestazione è promossa dal Ministero dell’Università e della Ricerca, coordinata dalla Fondazione IDIS – Città della Scienza di Napoli in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche. In Cina, il programma è sostenuto dal Ministero della Scienza e della Tecnologia e organizzato dalla Beijing Municipal Science & Technology Commission e dalla Administrative Commission of Zhongguancun Science Park, insieme al Zhejiang Provincial Department of Science and Technology.
Il quotidiano Milano Finanza, nell'edizione del 28 novembre 2025, ha pubblicato un approfondimento che riportiamo qui di seguito
Si è svolta di recente a Beijing e Hangzhou la XIV edizione della Settimana dell'Innovazione Cina-Italia, una piattaforma istituzionale fondamentale per lo scambio scientifico-tecnologico che ha promosso una collaborazione più profonda tra enti di ricerca, università e imprese, raggiungendo risultati concreti attraverso consultazioni e condivisione dei benefici.
Il ministro della Scienza e Tecnologia cinese, Yin Hejun, ha sottolineato che gli scambi culturali sino-italiani hanno creato una solida base per la cooperazione scientifica e tecnologica. Negli ultimi anni, i frequenti scambi di alto livello hanno approfondito la partnership strategica globale tra i due Paesi. In occasione del 55º anniversario delle relazioni diplomatiche, i dipartimenti scientifico-tecnologici hanno realizzato le intese dei leader, rafforzando il dialogo attraverso meccanismi quali il Comitato intergovernativo Cina-Italia.
La forza trainante della partnership strategica
La ministra dell'Università e Ricerca italiana, Anna Maria Bernini, ha evidenziato come la collaborazione in scienza, tecnologia e innovazione rappresenti una forza trainante della partnership strategica. Secondo Bernini, Cina e Italia dovrebbero valorizzare i rispettivi vantaggi, rafforzare dialogo, comunicazione e condivisione di esperienze per affrontare sfide globali quali il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare, la transizione energetica e la salute globale. Ha ribadito il ruolo cruciale dell'innovazione tecnologica per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite 2030, auspicando una cooperazione rafforzata in settori di comune interesse quali la lotta al cambiamento climatico, la protezione della biodiversità, le scienze marine e polari, la produzione avanzata e lo studio del patrimonio culturale.
"Come accennato dai ministri, entrambe le parti hanno espresso una forte volontà di rafforzare la cooperazione, individuando aree prioritarie quali contrasto al cambiamento climatico, scienze della vita e robotica", ha affermato Francesco Svelto, vicepresidente del CNR. "Attraverso la definizione congiunta dei temi, facendo leva sull'esperienza maturata e promuovendo scambio di talenti, si accelererà l'integrazione profonda generando risultati ben oltre quelli attuali".
Accordi in settori all'avanguardia
Alla cerimonia di apertura dell'evento, enti cinesi e italiani hanno firmato 14 accordi che hanno riguardato settori all'avanguardia quali la ricerca polare, i materiali sostenibili e le scienze della vita. Diversi istituti affiliati al CNR hanno siglato accordi con il Centro cinese per la ricerca polare, l'Università di Ingegneria Chimica di Beijing e altre istituzioni, per promuovere piattaforme di ricerca congiunte e favorire una più profonda integrazione nell'innovazione scientifica e tecnologica.
Particolare attenzione merita il "Centro di Ricerca e Innovazione Cina-Italia per la Robotica (Beijing)", nato dalla collaborazione tra Zhongguancun Dongsheng Science Park e il Centro di Competenza Nazionale italiano sulla Robotica. Questo centro, diventato punto saliente dell'evento, si concentrerà sulla "salute globale" creando una piattaforma che integri lo sviluppo tecnologico, il trasferimento dei risultati e le applicazioni industriali.
Paolo Dario, Chief Scientist del Centro di Competenza Nazionale italiano sulla Robotica, ha sottolineato che le istituzioni di ricerca di entrambi i Paesi possiedono competenze di alto livello nella robotica e che la collaborazione si basa su complementarità dei vantaggi e lavoro sinergico per affrontare le sfide comuni. "La creazione congiunta di questo centro rappresenta una sfida completamente nuova, che va oltre i comuni accordi di cooperazione accademica. Ci impone di riunire le forze di enti di ricerca, imprese e utenti finali per sviluppare prodotti concretamente applicabili, quali dispositivi biomedici per chirurgia, riabilitazione e assistenza personale. Questa collaborazione non solo integra risorse scientifiche, ma pone anche grande attenzione alla connessione tra settori industriali dei due Paesi. Abbiamo piena fiducia nel raggiungimento del successo".
Lo sviluppo del settore sanitario cinese
Rocco Bellantone, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, ha dichiarato che l'ISS vanta una solida esperienza nell'analisi della popolazione anziana e negli interventi sanitari, convinto di poter contribuire allo sviluppo del settore sanitario geriatrico cinese. Ha auspicato di apprendere dai progressi tecnologici cinesi in medicina personalizzata e dispositivi indossabili, per promuovere un sistema di servizi che integri il monitoraggio sanitario domestico con il collegamento in tempo reale alle strutture ospedaliere.
Nei prossimi mesi, ricercatori cinesi si recheranno in Italia per partecipare a esperimenti congiunti, mentre esperti italiani verranno in Cina per attività di scambio.
Il 20 novembre, nell'ambito della Settimana dell'Innovazione, si è svolto a Sanya l'evento "Il porto franco di Hainan incontra il Mediterraneo: l'innovazione scientifica naviga verso il futuro". Si tratta della prima volta che Hainan ospita attività correlate alla Settimana dell'Innovazione Cina-Italia, con l'obiettivo di promuovere l'integrazione profonda delle risorse innovative cinesi e italiane nel contesto del porto franco, sfruttandone i vantaggi politici e ampliando gli spazi per la cooperazione tecnologica.
La Scuola di Scienza e Tecnologia Elettronica dell'Università di Hainan e il Laboratorio PRISMA dell'Università degli Studi Federico II di Napoli hanno firmato un accordo di collaborazione tecnologica. Le parti avvieranno progetti di ricerca congiunta, scambi di personale e trasferimento dei risultati in ingegneria elettrica e tecnologie dell'informazione, con focus su automazione e intelligenza artificiale. Inoltre, sono stati presentati i risultati delle spedizioni scientifiche congiunte sui cetacei in acque profonde e mare aperto, testimonianza della collaborazione sino-italiana nella ricerca sull'ecosistema marino.
La robotica marina
Hainan vanta il sistema di ricerca oceanica in acque profonde più completo della Cina e politiche di porto franco altamente aperte, mostrando vantaggi in attrezzature per le acque profonde e le relative applicazioni. L'Italia detiene una leadership tecnologica in robotica marina, sensori e materiali avanzati. La collaborazione basata su Hainan integrerà i rispettivi vantaggi ed espanderà la cooperazione lungo l'intera catena, dalla ricerca e sviluppo allo scambio di talenti fino ai test in ambiente marino reale. Con l’entrata in vigore ufficiale della riforma del porto di libero scambio di Hainan, il livello di apertura sarà ulteriormente potenziato, creando maggiori opportunità per una cooperazione più profonda in tecnologia marina, transizione ecologica e intelligenza artificiale.



















Tra gli ospiti anche il prof. Paolo Dario, Direttore Scientifico di ARTES 4.0 e Professore Emerito della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, che è stato per l'occasione intervistato dal quotidiano Il Tirreno, di cui riportiamo qui di seguito l'articolo integrale:
Fra i presenti, interessato ai temi illustrati da tanti ricercatori di prestigio, c’era anche Paolo Dario, livornese, guru della robotica mondiale, professore emerito di robotica biomedica dell’Università Sant’Anna di Pisa, dove ha fondato e diretto per anni l’Istituto di Biorobotica. Membro permanente dell’IEEE, vanta una importante produzione scientifica con numerosi brevetti. Molti fra gli scienziati italiani del settore li ha personalmente “allevati”. Lui ha ben chiaro il messaggio che viene dalla Biennale dell’Innovazione delle Tecnologie del Mare (Citem): «Si comincia ad avere piena consapevolezza di ciò che è avvenuto negli ultimi anni - ha detto -. C’è un insieme di capacità che riguardano la ricerca di base, l’educazione della formazione e della ricerca applicata, oltre che del trasferimento verso le imprese. La vocazione di Livorno non è quella di fare università, ma ricerca e quelle che di ottimo livello si fanno al Sant’Anna di Pisa le dirigo io da anni. Si va nella direzione giusta, mettendo insieme finalmente ciò che in passato ha lavorato spesso per iniziative isolate. Livorno ha tutte le carte in regola per essere protagonista nel settore delle tecnologie marine, dell’innovazione tecnologica e della robotica subacquea». C’è una dose di sano orgoglio nel contributo alla Biennale del Mare e il professore non si nasconde: «Eccellente idea. Non si deve certo essere presuntuosi, ma nemmeno rinunciare alla consapevolezza della propria forza. Bisogna mettere insieme il potenziale che c’è e lanciarci. È questo un mantra dal quale non ci si deve allontanare per poter crescere».
F.L.



