Imprese e ricerca, appuntamento nelle piazze dell'innovazione - Il Sole 24 ore
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Rassegna stampa: accordo strategico Ri.MED, Sant’Anna e ARTES 4.0
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Università: innovazione e creazione d’impresa al centro del Mediterraneo, firmato l’accordo tra Fondazione Ri.MED, Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e Centro di Competenza ARTES 4.0Pisanews
Accordo strategico tra Fondazione Ri.MED, Scuola Sant’Anna e ARTES 4.0 per lo sviluppo di tecnologie sanitarie innovative nel Sud ItaliaRagusanews
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Accordo tra BioRobotica Sant'Anna, Artes 4.0 e Fondazione Ri.Med di Palermo su tecnologia e sanitàQdS
Innovazione e creazione d’impresa al centro del Mediterraneo: firmato l’accordo AGI Salute: Istituto BioRobotica S. Anna, Ri.MED, ARTES 4.0 insieme su One Health (AGI) - Firenze, 1 ott. - È stato firmato l’accordo tra la Fondazione Ri.MED con sede a Palermo, l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e ARTES 4.0, il Centro di Competenza ad alta specializzazione finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con sede principale in Toscana e un centro in Sicilia, per favorire la creazione di un partenariato strategico, culturale e scientifico, nel settore del cosiddetto One Health, il modello sanitario basato sull’integrazione di diverse discipline. L’obiettivo dell’accordo è creare un riferimento per la comunità di ricerca internazionale e per favorire la crescita del tessuto produttivo del Sud Italia. L’intesa prevede una cooperazione nei campi della medicina e della bioingegneria, integrando con il trasferimento tecnologico ricerca biomedica e tecnologie bioniche, bioingegneria, robotica e intelligenza artificiale, per mettere a sistema conoscenze complementari, infrastrutture e competenze in aree di reciproco interesse nel settore One Health. Punti rilevanti dell’accordo sono l’individuazione di profili di ricercatrici, ricercatori e di coordinatrici e coordinatori di progetti di ricerca nazionali ed internazionali, la promozione di programmi di ricerca congiunti, la progettazione congiunta di nuovi laboratori e la promozione di iniziative, promosse dalle istituzioni firmatari, come progetti di ricerca, workshop e convegni, lo scambio di personale di ricerca, la promozione del trasferimento Tecnologico, la creazione di aziende spin-off grazie alle attività congiunte. “Questa importante collaborazione è strategica per l’intero bacino del Mediterraneo, che può diventare trampolino di lancio di nuove tecnologie e nuove imprese a sostegno del benessere e della salute della persona umana. Vogliamo essere protagonisti di un nuovo paradigma di sviluppo che attraverso la tecnologia e la creazione di impresa lanci la Sicilia e il Sud come guida e non follower di una nuova crescita”, commenta Paolo Dario, direttore scientifico del Centro di Competenza ARTES 4.0, professore emerito della Scuola Superiore Sant’Anna e ispiratore dell’iniziativa, che prosegue così: “Coordinando uno European Digital Innovation Hub sui temi della sostenibilità e ‘human-centric’, ARTES 4.0 potrà contribuire a dare una dimensione europea al trasferimento tecnologico sostenendo lo sviluppo di innovazione e la competitività delle nuove imprese nate in Sicilia in una dimensione internazionale”. (AGI) “Il mondo è cambiato e continua a cambiare sempre più velocemente, per questo motivo è molto importante contribuire a creare una nuova generazione di innovatrici e di innovatori in grado di confrontarsi con sfide scientifiche e tecnologiche, e orizzonte internazionale” sottolinea Cesare Stefanini, direttore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna. “Vogliamo – aggiunge - da un lato favorire scambi con ricercatrici e ricercatori, studentesse e studenti e promuovere la partecipazione sempre maggiore a progetti globali, dall’altro intervenire in modo concreto nello sviluppo di territori dalle enormi potenzialità, come la Sicilia, favorendo la formazione di competenze e collaborando col mondo produttivo grazie ad attività che possano contribuire alla sostenibilità socioeconomica dell’Italia e in questo caso del Sud Italia in particolare. In Ri.MED abbiamo trovato un interlocutore dalla grande affinità culturale e di visione, e siamo sicuri che la collaborazione porterà frutti di rilievo e qualità per tutte le parti". “Siamo alle soglie di un futuro che si giocherà sul rapporto tra esseri umani, salute e ambiente: la bioingegneria e le biotecnologie offrono opportunità straordinarie e la Sicilia è il luogo ideale per studiare la relazione tra uomo e ambiente” dichiara Giulio Superti-Furga, direttore scientifico di Ri.MED e direttore designato del centro di ricerca Ri.MED in fase di realizzazione in provincia di Palermo. “Nel centro Ri.MED studieremo l’interazione tra salute umana e ambiente secondo un approccio One Health - dagli effetti della vita vicino al mare, fino all’impatto della dieta Mediterranea sul microbioma - concentrando la ricerca su alcuni organi e sulle patologie ad essi connesse: polmoni e malattie respiratorie, fegato e malattie metaboliche, cuore e patologie cardiovascolari…, grazie anche all’integrazione di competenze con il nostro partner clinico IRCCS ISMETT (Istituto mediterraneo per i trapianti e terapie ad alta specializzazione, NdR), specializzato in trapianti e cure delle malattie terminali d’organo. L’accordo firmato oggi apre nuovi entusiasmanti scenari di applicazione tecnologica nell’ambito life science e di opportunità di crescita per questo territorio”.(AGI)Askanews
Università, accordo tra Fondazione Ri.MED, Istituto BioRobotica Sant'Anna e Artes 4.0 Innovazione e creazione d'impresa al centro del Mediterraneo Firenze, 1 ott. (askanews) - È stato siglato un accordo tra la Fondazione Ri.MED, con sede a Palermo, l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e ARTES 4.0, il Centro di Competenza ad alta specializzazione finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con sede principale in Toscana e un centro in Sicilia, per favorire la creazione di un partenariato strategico, culturale e scientifico, nel settore del cosiddetto One Health, il modello sanitario basato sull’integrazione di diverse discipline. L’obiettivo dell’accordo è creare un riferimento per la comunità di ricerca internazionale e per favorire la crescita del tessuto produttivo del Sud Italia. L’intesa prevede una cooperazione nei campi della medicina e della bioingegneria, integrando con il trasferimento tecnologico ricerca biomedica e tecnologie bioniche, bioingegneria, robotica e intelligenza artificiale, per mettere a sistema conoscenze complementari, infrastrutture e competenze in aree di reciproco interesse nel settore One Health. Punti rilevanti dell’accordo sono l’individuazione di profili di ricercatrici, ricercatori e di coordinatrici e coordinatori di progetti di ricerca nazionali ed internazionali, la promozione di programmi di ricerca congiunti, la progettazione congiunta di nuovi laboratori e la promozione di iniziative, promosse dalle istituzioni firmatari, come progetti di ricerca, workshop e convegni, lo scambio di personale di ricerca, la promozione del trasferimento Tecnologico, la creazione di aziende spin-off grazie alle attività congiunte. “Questa importante collaborazione è strategica per l’intero bacino del Mediterraneo, che può diventare trampolino di lancio di nuove tecnologie e nuove imprese a sostegno del benessere e della salute della persona umana”, commenta Paolo Dario, direttore scientifico del Centro di Competenza Artes 4.0, professore emerito della Scuola Superiore Sant’Anna e ispiratore dell’iniziativa. “Artes 4.0 -prosegue- potrà contribuire a dare una dimensione europea al trasferimento tecnologico sostenendo lo sviluppo di innovazione e la competitività delle nuove imprese nate in Sicilia in una dimensione internazionale”. “Il mondo è cambiato e continua a cambiare sempre più velocemente, per questo motivo è molto importante contribuire a creare una nuova generazione di innovatrici e di innovatori in grado di confrontarsi con sfide scientifiche e tecnologiche, e orizzonte internazionale”, sottolinea Cesare Stefanini, direttore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna. “Siamo alle soglie di un futuro che si giocherà sul rapporto tra esseri umani, salute e ambiente: la bioingegneria e le biotecnologie offrono opportunità straordinarie e la Sicilia è il luogo ideale per studiare la relazione tra uomo e ambiente”, dichiara Giulio Superti-Furga, direttore scientifico di Ri.MED e direttore designato del centro di ricerca Ri.MED in fase di realizzazione in provincia di Palermo, che aggiunge: “nel centro Ri.MED studieremo l’interazione tra salute umana e ambiente secondo un approccio One Health”.Ansa
La ricerca italiana scommette sui bio-robot, guardando al Sud Accordo tra BioRobotica Scuola Sant'Anna, Artes 4.0 e Ri.Med Palermo (ANSA) - PISA, 01 OTT - Firmato l'accordo tra la Fondazione Ri.Med con sede a Palermo, l'Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e Artes 4.0, il centro di competenza ad alta specializzazione finanziato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, con sede principale in Toscana e un centro in Sicilia, per favorire la creazione di un partenariato strategico, culturale e scientifico, nel settore del cosiddetto One Health, il modello sanitario basato sull'integrazione della salute di ambiente. animali ed esseri umani. L'obiettivo, si rileva in una nota, è creare un riferimento per la comunità di ricerca internazionale e per favorire la crescita del tessuto produttivo del Sud Italia, attraverso una cooperazione in medicine e nella bioingegneria integrando con il trasferimento tecnologico ricerca biomedica e tecnologie bioniche, robotica e intelligenza artificiale, per mettere a sistema conoscenze complementari, infrastrutture e competenze in aree di reciproco interesse. Secondo Paolo Dario, direttore scientifico di Artes 4.0 e professore emerito della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa è una "collaborazione strategica per l'intero bacino del Mediterraneo, che può diventare trampolino di lancio di nuove tecnologie e nuove imprese a sostegno del benessere e della salute della persona umana". "Vogliamo favorire - aggiunge Cesare Stefanini, direttore dell'istituto di biorobotica - scambi con ricercatori e studenti e promuovere la partecipazione sempre maggiore a progetti globali, ma anche intervenire in modo concreto nello sviluppo di territori dalle enormi potenzialità, come la Sicilia, favorendo la formazione di competenze e collaborando col mondo produttivo". "Nel nostro centro - conclude Giulio Superti-Furga, direttore scientifico di Ri.Med e direttore designato del centro di ricerca in fase di realizzazione in provincia di Palermo - studieremo l'interazione tra salute umana e ambiente secondo un approccio One Health (dagli effetti della vita vicino al mare, fino all'impatto della dieta Mediterranea sul microbioma) concentrando la ricerca su alcuni organi e sulle patologie a essi connesse: polmoni e malattie respiratorie, fegato e malattie metaboliche, cuore e patologie cardiovascolari". (ANSA).Adnkronos
Ricerca: innovazione e creazione d'impresa al centro del Mediterraneo Firmato l'accordo tra Fondazione Ri.Med, Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e Centro di Competenza Artes 4.0 È stato firmato l'accordo tra la Fondazione Ri.Med con sede a Palermo, l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e Artes 4.0, il Centro di Competenza ad alta specializzazione finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con sede principale in Toscana e un centro in Sicilia, per favorire la creazione di un partenariato strategico, culturale e scientifico, nel settore del cosiddetto One Health, il modello sanitario basato sull’integrazione di diverse discipline. L’obiettivo dell’accordo è creare un riferimento per la comunità di ricerca internazionale e per favorire la crescita del tessuto produttivo del Sud Italia. L’intesa prevede una cooperazione nei campi della medicina e della bioingegneria, integrando con il trasferimento tecnologico ricerca biomedica e tecnologie bioniche, bioingegneria, robotica e intelligenza artificiale, per mettere a sistema conoscenze complementari, infrastrutture e competenze in aree di reciproco interesse nel settore One Health. Punti rilevanti dell’accordo sono l’individuazione di profili di ricercatrici, ricercatori e di coordinatrici e coordinatori di progetti di ricerca nazionali ed internazionali, la promozione di programmi di ricerca congiunti, la progettazione congiunta di nuovi laboratori e la promozione di iniziative, promosse dalle istituzioni firmatari, come progetti di ricerca, workshop e convegni, lo scambio di personale di ricerca, la promozione del trasferimento Tecnologico, la creazione di aziende spin-off grazie alle attività congiunte. “Questa importante collaborazione è strategica per l’intero bacino del Mediterraneo, che può diventare trampolino di lancio di nuove tecnologie e nuove imprese a sostegno del benessere e della salute della persona umana. Vogliamo essere protagonisti di un nuovo paradigma di sviluppo che attraverso la tecnologia e la creazione di impresa lanci la Sicilia e il Sud come guida e non follower di una nuova crescita”, commenta Paolo Dario, direttore scientifico del Centro di Competenza Artes 4.0, professore emerito della Scuola Superiore Sant’Anna e ispiratore dell’iniziativa, che prosegue così: “Coordinando uno European Digital Innovation Hub sui temi della sostenibilità e ‘human-centric’, Artes 4.0 potrà contribuire a dare una dimensione europea al trasferimento tecnologico sostenendo lo sviluppo di innovazione e la competitività delle nuove imprese nate in Sicilia in una dimensione internazionale”. “Il mondo è cambiato e continua a cambiare sempre più velocemente, per questo motivo è molto importante contribuire a creare una nuova generazione di innovatrici e di innovatori in grado di confrontarsi con sfide scientifiche e tecnologiche, e orizzonte internazionale” sottolinea Cesare Stefanini, direttore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. “Vogliamo – aggiunge - da un lato favorire scambi con ricercatrici e ricercatori, studentesse e studenti e promuovere la partecipazione sempre maggiore a progetti globali, dall’altro intervenire in modo concreto nello sviluppo di territori dalle enormi potenzialità, come la Sicilia, favorendo la formazione di competenze e collaborando col mondo produttivo grazie ad attività che possano contribuire alla sostenibilità socioeconomica dell’Italia e in questo caso del Sud Italia in particolare. In Ri.Med abbiamo trovato un interlocutore dalla grande affinità culturale e di visione, e siamo sicuri che la collaborazione porterà frutti di rilievo e qualità per tutte le parti". “Siamo alle soglie di un futuro che si giocherà sul rapporto tra esseri umani, salute e ambiente: la bioingegneria e le biotecnologie offrono opportunità straordinarie e la Sicilia è il luogo ideale per studiare la relazione tra uomo e ambiente” dichiara Giulio Superti-Furga, direttore scientifico di Ri.Med e direttore designato del centro di ricerca Ri.Med in fase di realizzazione in provincia di Palermo. “Nel centro Ri.Med studieremo l’interazione tra salute umana e ambiente secondo un approccio One Health - dagli effetti della vita vicino al mare, fino all’impatto della dieta Mediterranea sul microbioma - concentrando la ricerca su alcuni organi e sulle patologie ad essi connesse: polmoni e malattie respiratorie, fegato e malattie metaboliche, cuore e patologie cardiovascolari…, grazie anche all’integrazione di competenze con il nostro partner clinico Irccs Ismett (Istituto mediterraneo per i trapianti e terapie ad alta specializzazione, Ndr), specializzato in trapianti e cure delle malattie terminali d’organo. L’accordo firmato oggi apre nuovi entusiasmanti scenari di applicazione tecnologica nell’ambito life science e di opportunità di crescita per questo territorio”. Chi ha sottoscritto l’accordo La Fondazione RI.MED. Traslazionalità e sostenibilità della ricerca, una sfida che si gioca sulla capacità di tradurre velocemente i risultati scientifici in applicazioni cliniche. Queste le core competencies della Fondazione Ri.MED, nata dalla partnership internazionale fra Governo Italiano, Regione Siciliana, CNR, University of Pittsburgh e UPMC. I programmi di ricerca Ri.MED sono focalizzati sulle applicazioni terapeutiche: l’obiettivo è creare valore per il paziente, anche grazie all’integrazione strategica con l’IRCCS ISMETT. La Fondazione Ri.MED conta oggi un centinaio di ricercatori, di cui il 64% donne: siciliani rientrati grazie a Ri.MED, ma anche stranieri che riconoscono alla Fondazione e al progetto del centro Ri.MED un gratificante appeal professionale. La Fondazione è infatti attualmente impegnata nella realizzazione di un grande centro di ricerca in provincia di Palermo, centro che impegnerà centinaia di ricercatori, con l’intento di diventare un polo di riferimento internazionale, con spazi dedicati al trasferimento tecnologico e alla creazione di impresa per creare nuove opportunità per professionalità e giovani talenti del Sud. L'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa è una realtà leader a livello internazionale nella ricerca, nell’educazione e nel trasferimento tecnologico, e ha costruito negli anni un patrimonio di conoscenze e competenze in diversi campi della ricerca di frontiera e delle tecnologie emergenti quali la biorobotica e la bionica in diverse applicazioni di interesse per la Fondazione Ri.MED (robotica medica, tecnologie indossabili, robotica collaborativa, robotica bioispirata, scienze e tecnologie neurali, robotica riabilitativa, tecnologie per gli organi artificiali, ingegneria tissutale, microrobotica medica e tecnologie impiantabili). Focalizzato sulla formazione di ingegneri scienziati, inventori e imprenditori, l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna sviluppa temi di ricerca strategici per il futuro del mondo - quali il benessere umano, la sostenibilità, la salute e le tecnologie connesse, e l'inclusione sociale - per i quali ha una posizione di assoluto rilievo nei ranking italiani e internazionali. Con una sua sede in Sicilia, presso il CNR di Palermo, ed esteso capillarmente su tutto il territorio nazionale con 13 unità operative dislocate in 7 Regioni (Toscana, Sardegna, Liguria, Marche, Umbria, Lazio e Sicilia), il Centro di Competenza ARTES 4.0, di cui la Scuola Superiore Sant’Anna è socio fondatore, è un centro di competenza ad alta specializzazione finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con focus tecnologico nell'area della Robotica Avanzata e dell'Intelligenza Artificiale. Il Centro di Competenza promuove e supporta l'innovazione guidata dalla scienza, creando un ponte tra ricerca e impresa, grazie alla collaborazione di circa 150 associati altamente qualificati tra cui università, imprese e centri di ricerca di eccellenza, per sostenere, attraverso l'erogazione di servizi innovativi, la competitività delle imprese italiane e il processo di accelerazione di startup e aziende verso il mercato: attività, questa, che potrà ulteriormente potenziare in Sicilia grazie a questo accordo.Soluzioni di frontiera per la sicurezza sui luoghi di lavoro
Una fresatrice automatica senza pericoli, un simulatore per la formazione in fatto di sicurezza di operatori portuali per la movimentazione di container, un sistema anticollisione intelligente per la logistica, analisi di ambienti di lavoro in realtà virtuale. Sono alcuni dei 17 progetti scelti nell’ambito del Bando Innovazione Tecnologica per lo sviluppo di sistemi che utilizzano le tecnologie di frontiera per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro, una delle emergenze del nostro tempo. Ma ci sono anche progetti che lavorano su sensori e sistemi intelligenti per promuovere la sicurezza in contesti operativi di automazione industriale dove l’essere umano lavora fianco a fianco con robot in un clima collaborativo.
Alla fin fine nella Fabbrica 4.0, quella ispirata alla connettività continua tra umani, cose, impianti, gli infortuni si verificano con le stesse modalità dei secoli precedenti. “Si tratta di rendere più sicuri i processi produttivi, utilizzando le tecnologie per accrescere la sicurezza, ma allo stesso tempo aumentando la sicurezza delle tecnologie di frontiera che sono ormai ubique nelle fabbriche”, sottolinea Edoardo Gambacciani, direttore generale della ricerca di Inail, l’istituto preposto alla sicurezza sul lavoro che ha lanciato il bando insieme ad Artes 4.0, il competence center nazionale focalizzato sulla robotica con sede a Pontedera.
L'innovation Mile
Il viale Rinaldo Piaggio, dove la fabbrica della Piaggio era arrivata ad avere oltre 13mila dipendenti, punta direttamente al futuro come Innovation Mile con i vecchi capannoni occupati da quasi 400 ricercatori coordinati da 13 tra enti di ricerca e università, tra cui Sant’Anna di Pisa, Università di Pisa, Istituto italiano di tecnologia. A dare il là è stato Giovannino Agnelli, che a fine anni 90 donò i capannoni dismessi alla Scuola Sant’Anna di Pisa per avviare una connessione tra ricerca e imprese.
Il bando mette sul piatto due milioni di euro per trasformare quei progetti in prodotti pronti per il mercato, con un massimo di 120mila euro a fondo perduto l’uno in cofinanziamento con le imprese stesse, dal momento che “devono essere loro stesse le prime a credere nell’idea”. Oltre ai fondi qui trovano ricercatori e laboratori di eccellenza per la sperimentazione delle idee e per la messa a terra del progetto, provenienti da 141 soci tra aziende, centri di ricerca, istituzioni accademiche: competenze, strumenti, infrastrutture per affiancare le imprese con l’obiettivo della crescita economica, ma anche – e soprattutto – del progresso sociale. Il tech transfer in termini di sicurezza del lavoro è fatto anche di un protocollo di Inail con i grandi gruppi industriali perché condividano e mettano a disposizione delle Pmi i loro sistemi avanzati, in modo da poter progredire a livello di sistema.Science driven innovation
Il bando Bit e la partnership con Inail rappresentano l’emblema della filosofia di Artes 4.0, ispirata a una “science driven innovation” che apra le opportunità a tutti i soggetti, in chiave di rete territoriale. “Non si sa mai dove vada l’innovazione: l’unica strada per innovare è quindi parlare con gli innovatori”, sintetizza Paolo Dario, uno dei padri della robotica italiana, che di Artes 4.0 oggi è direttore scientifico: “Il nostro obiettivo non è tanto quello di creare unicorni, quanto far crescere l’ecosistema e dare a tutti, anche ai più piccoli, l’opportunità di poter accedere a piattaforme e tecnologie”. Grazie anche al suo contributo qui si è sviluppata la soft robotics, quella robotica più flessibile che si contrappone ai robot industriali pesanti.
Lungo l’Innovation Mile, l’Istituto di biorobotica del Sant’Anna studia le risposte partendo dalla natura, che ha già le risposte a tutte le esigenze umane: qui si studia la possibilità di sfruttare la capacità del polpo di allungare di dieci volte i propri tentacoli o l’abilità del grillo, in grado di fare salti superiori di oltre dieci volte la sua altezza. È nato qui l’endoscopio soft che risale le viscere intestinali con gli stessi movimenti del bruco, guidato da un magnete esterno, che oggi rappresenta l’alternativa decisamente meno invasiva alla cronoscopia tradizionale. L’Istituto di biorobotica adotta un modello che punta sull’applicazione della ricerca, molto spinto sull’imprenditorialità: gli spinoff sono oltre 40, più di uno a testa per i trenta docenti.
Il focus è sulle piccole e medie imprese, da cui emerge una domanda latente di tecnologia e di innovazione: “I piccoli sono più dinamici, hanno compreso che l’innovazione è necessaria, ma hanno meno risorse e, quindi, hanno bisogno di qualità dei progetti, di un’innovazione che arrivi davvero al mercato. In questa logica la struttura a rete di Artes 4.0 implica maggior fatica, ma integra le competenze, senza duplicarle”, sottolinea Antonio Frisoli, presidente del competence center di Pontedera che alla robotica avanzata integra l’intelligenza artificiale e le altre tecnologie digitali della Fabbrica 4.0, enfatizzando l’importanza della formazione alle tecnologie di frontiera, ma anche di quella per la gestione dei processi di innovazione.
L’intuizione viene da Giovannino Agnelli, quando era presidente di Piaggio: l’indotto di piccole e medie imprese del territorio doveva smarcarsi dalla dipendenza dalla monofornitura di Piaggio, per modificarne la cultura, era necessaria una nuova relazione con la ricerca e l’università per poter innescare l’innovazione. Così sull’Innovation Mile, insieme al competence center, si è sviluppato PonTech, incubatore di innovazione e di trasferimento tecnologico che ha avviato un ampliamento del business all’economia circolare, in una logica di sviluppo di piccole realtà di competenze verticali di eccellenza che potessero fare da volano per l’economia locale.
Competenze da economia circolare
Così è nato il progetto di gestione della discarica con produzione di energia che in parte va ad alimentare impianti sportivi della zona. Ma c’è anche una startup come Nemesys che persegue l’efficienza nella produzione di idrogeno con un doppio brevetto: uno per una membrana per elettrolizzatori alcalini ad alta efficienza e uno, più recente, che permette di ricaricare le batterie con idrogeno a bassa pressione.
Nel contiguo PontLab – laboratorio di analisi dei materiali da quattro milioni di euro di fatturato con una quarantina di ricercatori e 300 aziende clienti – è stato eseguito il primo processo di riciclo di plastica da scarti, quella che nella separazione dei rifiuti finiva per essere bruciata: ora è stata trasformata in palline che vengono utilizzate per la scocca dell’Mp3 della Piaggio, barriere antirumore e vasi a uso domestico. Sempre in logica di competenze d’eccellenza per l’economia circolare.
D’altra parte Pontedera non è nuova alle trasformazioni. Territorio storicamente conteso tra Firenze e Pisa, area di confine e di scambi commerciali, è cresciuto come terreno fertile per l’innovazione e la creatività, che ha visto svilupparsi nei secoli il tessile, la pasta e l’industria dei trasporti, dai dirigibili di Nobile alla Vespa che ha contribuito a far viaggiare l’Italia del Dopoguerra. Ora pensa a una nuova “ricostruzione”. L’ultimo bando del competence center, dal titolo emblematico di “Restart Italy”, punta a sviluppare l’adozione delle tecnologie digitali per Pmi e pubbliche amministrazioni, con l’ambizione di diventare pivot di un ecosistema nazionale. E Artes 4.0 guarda già al 5.0 in ottica europea connettendosi agli Innovation Hub continentali.