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Exteryo: quando l’innovazione incontra la sicurezza sul lavoro

Exteryo: quando l’innovazione incontra la sicurezza sul lavoro

Exteryo si occupa di sviluppare soluzioni tecnologiche avanzate con l'obiettivo di migliorare e ottimizzare i processi aziendali. Fondata nel 2016 dalla volontà di Davide e Michele Zanesi, si distingue per un approccio non convenzionale e per la capacità di combinare hardware e software per affrontare le sfide delle aziende in modo innovativo ed efficace. E questo particolare modus operandi è diventato in breve tempo il principale valore aziendale, nonché il più apprezzato da chi decide di lavorare con Exteryo. “Alla base di questo metodo - argomenta Michele Zanesi, Project Manager Exteryo e responsabile del Progetto Digital Safety - è necessario un corretto grado di determinazione e passione che sono la benzina del motore aziendale e sono i valori che sono ogni giorno trasmessi al nostro team per affrontare nel migliore dei modi le sfide del mercato”. Attraverso il progetto Digital Safety, l'azienda fornisce strumenti digitali e tecnologie come tag NFC e piattaforme cloud per migliorare la gestione della sicurezza e garantire la conformità normativa.

In che modo Exteryo riesce a bilanciare la diversificazione tra consulenza, ricerca e sviluppo, e fornitura di servizi per soddisfare le esigenze di settori così diversi?

“La capacità di poter sfruttare il concetto di innovazione al di fuori dei classici paradigmi ha permesso a Exteryo di poter spaziare in diversi ambiti, potendo così specializzarci in aree e attività diverse che spaziano dalla consulenza, alla fornitura di servizi o di attività di Ricerca e Sviluppo. Quello che facciamo ogni giorno è quindi progettare e sviluppare soluzioni tecnologiche che combinano hardware e software in modo intelligente. Usiamo tecnologie di ultima generazione come l’intelligenza artificiale per rendere più semplice il controllo e la gestione di dati all’interno delle aziende, oppure tecnologie a radiofrequenza come NFC e RFID per rendere oggetti e servizi più smart, più connessi, più semplici da gestire. A prescindere dal tipo di strumento tecnologico utilizzato, l’obiettivo è fornire il nostro contributo all’innovazione in generale. Ad esempio, abbiamo brevettato il primo tag NFC resistente a lavaggi, stirature e stress meccanici. È un piccolo pezzo di tecnologia, ma con potenzialità enormi”.

Come il mix di competenze all’interno del team di Exteryo contribuisce al processo di innovazione e alla creazione di soluzioni brevettate? Quali strategie adottate per mantenere il vostro know-how sempre aggiornato?

“Un aspetto fondamentale che ci rende unici è il nostro team. Exteryo è fatta di persone dinamiche, appassionate e altamente competenti. Il nostro know-how spazia dall'elettronica allo sviluppo software, fino a un costante aggiornamento sulle tecnologie più recenti. Questo mix di competenze ci permette di essere sempre un passo avanti, pronti a cogliere ogni nuova opportunità e trasformarla in soluzioni concrete. Ed è proprio questa capacità di trasformare idee in realtà che ci ha portato a ottenere diversi brevetti riconosciuti sia in Europa che negli Stati Uniti. Ogni brevetto rappresenta un traguardo, ma anche una conferma del nostro impegno nell’innovazione. Abbiamo creato prodotti unici, come il nostro tag NFC brevettato, resistente a lavaggi, stirature e stress meccanici. Sono risultati di cui siamo estremamente orgogliosi e che testimoniano la nostra capacità di innovare concretamente. Un altro elemento chiave della nostra forza sono le partnership strategiche. Collaboriamo con aziende leader mondiali nei settori della produzione e della consulenza. Questi partner ci permettono di portare le nostre soluzioni su scala globale, garantendone una diffusione capillare e un impatto reale. È grazie a queste collaborazioni che oggi i nostri prodotti sono presenti in oltre 70 Paesi, coprendo tutti i continenti. Una rete globale che testimonia la fiducia che i nostri partner e clienti ripongono in noi. Questo insieme di fattori rappresenta il cuore di ciò che rende Exteryo una realtà unica nel suo genere. È così che affrontiamo ogni sfida, con passione, competenza e la determinazione di lasciare un segno nel mondo della tecnologia e dell’innovazione”.

In che modo il progetto Digital Safety e il concetto di Digital Safety Environment rivoluzionano la gestione della sicurezza sul lavoro, rispetto ai metodi tradizionali ancora diffusi in molte aziende?

“Tra i diversi settori in cui siamo attivi, sicuramente quello della Safety è quello in cui ci sentiamo maggiormente coinvolti, in quanto la sicurezza sul lavoro non è solo un requisito normativo, ma un imperativo etico che dovrebbe guidare ogni azienda. È in questo ambito che Exteryo ha scelto di concentrare il proprio maggiore impegno con il progetto Digital Safety, consapevole dell’impatto positivo che le sue soluzioni possono generare non solo per i clienti, ma soprattutto per la tutela e la protezione di ogni singolo lavoratore. Il nostro obiettivo non è semplicemente quello di conformarci alle norme, ma di contribuire attivamente a creare ambienti di lavoro sicuri e sostenibili, dove la salute e la sicurezza degli operatori siano sempre al centro. Proprio da questa visione nasce il Digital Safety Environment (DSE), un concetto che va oltre la semplice tecnologia: è una filosofia operativa che mira a digitalizzare completamente gli ambienti lavorativi, introducendo strumenti all’avanguardia a supporto della salute e della sicurezza dei lavoratori. Attraverso il DSE, puntiamo a rivoluzionare il modo in cui le aziende gestiscono la sicurezza sul lavoro, rendendolo più efficace, trasparente e accessibile. Tuttavia, ci siamo resi conto che molte aziende, nonostante le possibilità offerte dalla tecnologia, sono ancora lontane dal raggiungere un livello adeguato di digitalizzazione in questo campo. Troppo spesso, i processi legati alla sicurezza sono frammentati, manuali e inefficaci, esponendo i lavoratori a rischi evitabili e le imprese a sanzioni costose. È qui che Digital Safety entra in gioco, con l’obiettivo di colmare questo divario, fornendo alle aziende non solo soluzioni tecnologiche, ma anche un supporto consulenziale completo per guidarle in questo processo di trasformazione. La nostra piattaforma digitale è il cuore pulsante del sistema, una soluzione centralizzata che integra tutti gli aspetti della sicurezza aziendale, dalle scadenze normative alla gestione dei DPI, fino al monitoraggio delle attrezzature. Ma non ci fermiamo qui: offriamo anche sistemi hardware avanzati, come tag NFC per la tracciabilità e il controllo in tempo reale delle attrezzature e dei dispositivi di protezione. Questo approccio consente alle aziende di avere un controllo puntuale e proattivo su ogni elemento critico per la sicurezza, eliminando le inefficienze e migliorando le condizioni di lavoro. In definitiva, il nostro obiettivo è duplice: da un lato, garantire la conformità normativa delle aziende, sollevandole dal peso della gestione manuale; dall’altro, contribuire a un cambiamento culturale che ponga la sicurezza dei lavoratori al centro delle strategie aziendali. Digital Safety è più di un progetto: è un impegno verso un futuro in cui la tecnologia e l’innovazione lavorano insieme per proteggere ciò che conta di più, le persone.

In che modo Digital Safety riesce a semplificare la gestione della sicurezza sul lavoro in settori complessi come edilizia, logistica o sanità, e quali vantaggi offre alle piccole e medie imprese?

“La sicurezza sul lavoro è un tema che richiede oggi più che mai soluzioni innovative e strumenti in grado di rispondere a sfide crescenti. Settori come edilizia, logistica, manifatturiero e sanità, caratterizzati da un’elevata intensità normativa e complessità organizzativa, si trovano spesso a fronteggiare problematiche che vanno oltre la semplice gestione delle attività. Queste includono difficoltà nel monitorare scadenze, frammentazione nella gestione dei dati e un sovraccarico amministrativo che limita l’efficienza operativa. In parallelo, queste lacune espongono i lavoratori a rischi ormai non accettabili, compromettendo la loro sicurezza e il benessere generale sul luogo di lavoro. Digital Safety nasce come risposta concreta e visionaria a queste esigenze. La piattaforma proposta da Exteryo si pone l’obiettivo di diventare un vero e proprio partner strategico per la gestione della sicurezza, ottimizzando i processi aziendali attraverso una soluzione digitale completa e altamente integrata. Con Digital Safety, ogni attività legata alla sicurezza sul lavoro – dalla gestione dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) alla pianificazione delle ispezioni, fino al monitoraggio delle scadenze normative – è centralizzata e automatizzata. Questo approccio elimina la frammentazione gestionale, potenzia il controllo e riduce al minimo le possibilità di errore umano. Un elemento distintivo del progetto è la capacità di Exteryo di fungere da mediatore tra le aziende e una rete consolidata di fornitori specializzati in ambito Safety. Questo servizio, particolarmente vantaggioso per le piccole e medie imprese, consente di esternalizzare la gestione delle obbligatorietà normative e delle scadenze, garantendo conformità e serenità operativa. Ogni cliente può così concentrarsi sul proprio core business, sapendo di essere pienamente in linea con gli standard di sicurezza richiesti dalla legge. Digital Safety si distingue anche per l’innovazione tecnologica alla base della sua offerta. Exteryo è stata tra le prime aziende a livello internazionale a introdurre l’utilizzo della tecnologia NFC nella gestione e tracciabilità dei DPI e delle attrezzature aziendali. Questa tecnologia, la stessa impiegata per i pagamenti contactless, permette di accedere alle informazioni critiche dei dispositivi in modo immediato e intuitivo, utilizzando semplicemente uno smartphone. L’introduzione degli Smart DPI, dispositivi intelligenti in grado di memorizzare e mostrare digitalmente dati tecnici, informazioni di utilizzo e date di scadenza, ha già rivoluzionato il settore, rendendo le operazioni più efficienti e trasparenti. La piattaforma Digital Safety non rappresenta solo un sistema di gestione, ma una nuova filosofia operativa: quella del Digital Safety Environment. Questa visione integra tecnologia, innovazione e semplicità d’uso per fornire una soluzione che non solo facilita la compliance normativa, ma eleva la sicurezza sul lavoro a un livello superiore. È un passo avanti per le aziende che desiderano non solo essere conformi, ma anche creare un ambiente di lavoro più sicuro, organizzato e sostenibile. In breve, Digital Safety non è solo una piattaforma: è il futuro della sicurezza sul lavoro”.

Come le collaborazioni con aziende come Kong, CAMP, Irudek e Sirti hanno contribuito a rendere Digital Safety una soluzione innovativa e universale per la sicurezza aziendale? E qual è stato il ruolo del bando BIT di INAIL e ARTES 4.0 nel processo di evoluzione e scalabilità del progetto Digital Safety, sia a livello nazionale che internazionale?

“Il progetto Digital Safety ha visto nel corso degli anni il rafforzarsi di partnership e collaborazioni senza le quali non sarebbe stato possibile raggiungere il livello di completezza e di maturità che oggi contraddistinguono il nostro prodotto. Le prime collaborazioni hanno coinvolto alcuni tra i principali fabbricanti di dispositivi di protezione individuale a livello mondiale: in particolare le italiane Kong e CAMP e l’azienda spagnola Irudek. Grazie al loro contributo è stato possibile integrare la tecnologia NFC all’interno dei prodotti sin dalla fase di fabbricazione, permettendo così alle aziende clienti di dotarsi di dispositivi già digitalizzati e di garantire una diffusione della soluzione a livello mondiale. Nel 2020 è stata siglata un’altra collaborazione fondamentale con l’azienda Sirti Spa che ha scelto Exteryo come partner per promuovere una soluzione di potenziamento della gestione della Safety aziendale. Proprio in questo frangente il progetto Digital Safety ha potuto elevarsi ad un livello di universalità di gestione della sicurezza aziendale, potendo essere testato ed infine approvato per l’utilizzo giornaliero all’interno di una corporate di oltre 3000 operatori con necessità di controllo e di organizzazione estremamente elevato. A compimento dell’evoluzione del progetto Digital Safety, è doveroso sottolineare il fondamentale contributo apportato dal bando BIT, promosso da INAIL in collaborazione con ARTES 4.0. L’essere stati selezionati a luglio 2023, insieme ad altre sedici aziende italiane, rappresenta un riconoscimento significativo per il valore innovativo della nostra soluzione e per i vantaggi che questa può apportare nel contesto della sicurezza sul lavoro. INAIL ha dimostrato un forte impegno verso l'innovazione e la trasformazione digitale, sposando il nostro progetto e riconoscendolo come uno strumento capace di elevare gli standard di sicurezza aziendale. Questo supporto è stato determinante per permetterci di testare la piattaforma in un ambiente reale, coinvolgendo un pool di aziende che ha contribuito attivamente al raggiungimento del grado di maturità necessario per affrontare le sfide del mercato e garantire la scalabilità del prodotto, sia a livello nazionale che internazionale. La collaborazione con INAIL rappresenta non solo un’importante pietra miliare per Exteryo, ma anche l’inizio di un percorso che auspichiamo possa consolidarsi nel tempo. Siamo infatti confidenti che il successo di questa prima iniziativa possa aprire la strada a ulteriori progetti con INAIL, con l’obiettivo di promuovere l’adozione di soluzioni digitali come Digital Safety, capaci di diventare uno standard per le aziende italiane. Questa visione condivisa mira a facilitare il lavoro delle imprese, migliorando la sicurezza sul lavoro, e a semplificare il ruolo delle istituzioni attraverso strumenti innovativi che garantiscano maggiore trasparenza ed efficienza. Siamo convinti che la sinergia tra innovazione tecnologica e supporto istituzionale possa dare vita a un ecosistema in cui la sicurezza non sia solo un obbligo normativo, ma un valore centrale nella strategia aziendale e nella cultura operativa del Paese. Infine tra le partnership che contraddistinguono il progetto Digital Safety è d’obbligo citare tutta la rete di aziende e professionisti che forniscono servizi per la Safety e che costituiscono la nostra linfa vitale per promuovere tutta una serie di servizi a supporto delle aziende e che spaziando dalla fornitura e revisione dei DPI alla formazione o alla sorveglianza sanitaria. Uno dei punti di forza del digitale è infatti l’interconnessione tramite piattaforma di azienda e fornitori mediante la quale è possibile condividere dati e documentazione necessarie per garantire la sicurezza di lavoratori e stabilimenti. In questo frangente Digital Safety è il perimetro di gestione tramite la piattaforma, ma è necessaria la professionalità e l’esperienza dei nostri fornitori per garantire il livello di qualità ottimale affinché la sicurezza aziendale raggiunga determinati standard”.

In che modo Digital Safety trasforma la gestione della sicurezza sul lavoro da un obbligo burocratico a un vantaggio competitivo per le aziende?

“Digital Safety rappresenta un punto di svolta per tutte le aziende che desiderano trasformare la gestione della sicurezza sul lavoro da un obbligo burocratico a un vantaggio competitivo. L’obiettivo principale è semplificare, automatizzare e ottimizzare tutti i processi legati alla sicurezza, generando impatti concreti sia sul piano operativo che su quello economico e sociale. Grazie alla piattaforma Digital Safety, le aziende possono finalmente liberarsi dalla complessità della gestione manuale. La tecnologia avanzata, basata su tag NFC e connettività cloud, consente di monitorare in tempo reale ogni aspetto della sicurezza: dalla gestione dei DPI alla pianificazione della formazione, fino al controllo delle visite mediche obbligatorie. Ciò significa che i responsabili della sicurezza non dovranno più preoccuparsi di scadenze dimenticate o documentazione frammentata, ma potranno contare su un sistema che segnala tempestivamente ogni necessità. Digital Safety migliora la sicurezza reale dei lavoratori, riducendo il rischio di incidenti e creando ambienti di lavoro più sani e organizzati. I dipendenti, avendo accesso diretto alle loro informazioni di sicurezza, si sentono più protetti e coinvolti, con un conseguente aumento della consapevolezza e della partecipazione attiva. Questo approccio non solo riduce il turnover, ma eleva il livello di competenze digitali all’interno dell’organizzazione, rendendo l’intera forza lavoro più versatile e preparata. I vantaggi non si fermano qui. Infatti l’adozione di Digital Safety porta risultati tangibili. Per molte aziende, questo si traduce in una drastica riduzione dei costi operativi. Le risorse che un tempo venivano dedicate alla sorveglianza manuale possono ora essere reindirizzate verso attività strategiche. La precisione e l’affidabilità del sistema riducono inoltre il rischio di sanzioni, garantendo una compliance normativa impeccabile. Questo non solo tutela l’azienda dal punto di vista legale, ma contribuisce a migliorare la sua reputazione sul mercato, rendendola più attraente per clienti, partner e talenti. Le testimonianze delle aziende che hanno già adottato Digital Safety parlano chiaro. Dalla semplificazione dei processi alla riduzione degli sprechi, passando per una maggiore efficienza operativa, ogni cliente ha trovato nella piattaforma e nei servizi connessi una soluzione capace di adattarsi perfettamente alle proprie esigenze. Non importa che si tratti di una piccola azienda manifatturiera o di un grande operatore logistico: la piattaforma si è dimostrata flessibile e scalabile, in grado di offrire valore aggiunto indipendentemente dalla complessità organizzativa. In definitiva, Digital Safety non è solo uno strumento, ma un partner tecnologico che accompagna le aziende verso un futuro più sicuro, efficiente e sostenibile. È la dimostrazione che l’innovazione non deve essere complicata per essere rivoluzionaria: deve semplicemente funzionare.

Come Digital Safety mira a creare un ecosistema interconnesso che coinvolga aziende, istituzioni ed enti normativi per una gestione della sicurezza più trasparente ed efficace? E quali sono le tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale e l’IoT, che Digital Safety intende integrare per migliorare il monitoraggio e l’analisi predittiva dei rischi nei luoghi di lavoro?

“Digital Safety non si ferma alla gestione operativa della sicurezza aziendale. La visione futura di Exteryo è ambiziosa: creare un ecosistema interconnesso che coinvolga non solo le aziende, ma anche le istituzioni, gli enti normativi e i lavoratori. L'obiettivo è costruire una rete in grado di garantire una gestione sempre più puntuale, trasparente ed efficace della sicurezza sul lavoro, promuovendo al contempo una cultura aziendale che premi le realtà più virtuose. Immaginiamo un futuro in cui le aziende, attraverso la piattaforma Digital Safety, possano interfacciarsi direttamente con le istituzioni per condividere dati e ottenere certificazioni di virtuosità. Questo sistema non solo consentirebbe una supervisione più accurata da parte degli enti regolatori, ma fornirebbe anche incentivi concreti per le imprese che dimostrano di adottare pratiche eccellenti nella gestione della sicurezza. Le aziende più virtuose potrebbero beneficiare di agevolazioni fiscali, premi assicurativi ridotti o accesso facilitato a finanziamenti dedicati all’innovazione. Parallelamente, Digital Safety ambisce a esportare questo modello in altri paesi, ampliando la diffusione del concetto e della filosofia del Digital Safety Environment. L'internazionalizzazione rappresenta una naturale evoluzione per il progetto: i principi di una gestione centralizzata, digitale e proattiva della sicurezza sono universali e possono essere adattati alle specificità normative di ogni contesto. Con una strategia mirata, Digital Safety punta a diventare il punto di riferimento globale per la sicurezza sul lavoro, contribuendo a ridurre gli infortuni e le morti nei luoghi di lavoro in tutto il mondo. A supportare questa visione vi è l’avvento di tecnologie sempre più performanti e accessibili. La crescente diffusione dell’intelligenza artificiale, dell’IoT e dei big data consentirà un monitoraggio in tempo reale ancora più preciso e un’analisi predittiva dei rischi. La piattaforma potrà integrare sistemi avanzati che analizzano i comportamenti, le condizioni ambientali e le prestazioni degli strumenti di lavoro, anticipando potenziali problemi prima che si trasformino in incidenti. Il futuro delineato da Exteryo non è solo tecnologico, ma profondamente umano. L’obiettivo ultimo è creare luoghi di lavoro più sicuri, dove il rischio di infortuni e morti sia ridotto al minimo, se non completamente eliminato. È un futuro in cui l’innovazione tecnologica e l’etica si intrecciano, garantendo che ogni lavoratore possa svolgere il proprio compito con serenità e dignità. Digital Safety si propone quindi come un modello di riferimento per un nuovo paradigma globale: una sicurezza sul lavoro integrata, digitale e orientata al benessere collettivo, capace di coniugare tecnologia, sostenibilità e responsabilità sociale. Questa è la visione che guida Exteryo: non solo creare soluzioni, ma ispirare un cambiamento”.

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Un momento centrale del percorso è stato il lancio dell’Osservatorio ARTES4WOMEN, a novembre 2024. Uno strumento nato per monitorare la presenza femminile nei diversi ambiti del nostro ecosistema - accademico, imprenditoriale, tecnologico - e per individuare in modo rigoroso i gap ancora da colmare, ma anche i potenziali da valorizzare. Il questionario, compilato da 637 persone appartenenti alla rete di ARTES 4.0, rappresenta un primo passo concreto verso la definizione di un programma integrato di supporto alla crescita professionale delle donne nei processi di trasformazione digitale. Le risposte raccolte permetteranno di orientare nuove azioni di formazione, consulenza e supporto all’imprenditorialità femminile, ma anche di offrire al decisore pubblico dati e raccomandazioni a livello nazionale per favorire una maggiore equità e produttività nel mondo dell’innovazione.

Nuove generazioni, nuove narrazioni

Nel 2025, ARTES4WOMEN ha continuato ad ampliare il proprio raggio d’azione. A febbraio, il convegno “Come generare valore con la parità di genere” ha messo al centro il tema dell’equità come leva di sviluppo, con testimonianze aziendali e scientifiche di grande rilievo. A maggio, la partecipazione a EmpowerHer ha rafforzato il legame con le esperienze territoriali. A giugno, l’impegno si è esteso a iniziative rivolte alle nuove generazioni, come il coinvolgimento nel progetto internazionale F1 in Schools. Il 1° luglio, ARTES4WOMEN ha partecipato a SHEITALIA, evento organizzato da Hitachi Rail per riflettere sul ruolo delle donne nei settori strategici dell’industria e delle tecnologie.
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Dall’inizio del 2025, Prensilia ha partecipato a numerosi eventi, fiere e conferenze di rilievo in Italia e all’estero. Importanti occasioni di confronto, condivisione e valorizzazione delle tecnologie sviluppate dall’azienda, che trovano applicazione nei settori della protesica, dell’automazione industriale e della ricerca avanzata.                 L’anno si è aperto con la partecipazione all’inaugurazione della Casa del Made in Italy a Firenze, dove Prensilia, ospite dello stand del Centro di Competenza ARTES 4.0, ha contribuito a rappresentare l’innovazione tecnologica italiana in un contesto istituzionale volto a promuovere le eccellenze nazionali alla presenza del sottosegretario del MIMIT. Le fiere MECSPE e IPACK-IMA, tra i principali appuntamenti del panorama industriale italiano, hanno offerto l’opportunità di far conoscere in modo interattivo le funzionalità di Mia Hand Industrial. Installata su un braccio collaborativo, ha servito caffè a centinaia di visitatori, offrendo una dimostrazione concreta e accessibile delle sue funzionalità applicate al mondo dell’automazione. Prensilia braccio robotico caffèPrensilia mani robotiche                 Parallelamente, Prensilia ha rafforzato la propria presenza a livello internazionale. A maggio, ha partecipato a ICRA 2025 (International Conference on Robotics and Automation) ad Atlanta e allo Humanoids Summit di Londra, due tra i principali contesti di discussione scientifica e tecnologica per il mondo della robotica e della robotica umanoide. In queste occasioni, Prensilia ha esposto Mia Hand Industrial, il gripper antropomorfo studiato da Prensilia per l’automazione industriale e la robotica umanoide, e IH2 Azzurra, uno strumento di riferimento per la ricerca e lo sviluppo in diversi ambiti. A giugno, al 20° Congresso Mondiale della International Society for Prosthetics and Orthotics (ISPO) a Stoccolma, evento di riferimento per il settore protesico e delle ortesi, Prensilia ha mostrato ad esperti e operatori del settore Mia Hand Prosthesis, protesi antropomorfa certificata come dispositivo medico nel 2024. Prensilia a ISPO                 L’ultima tappa di questo percorso è stata AUTOMATICA 2025 a Monaco di Baviera, una delle fiere più rilevanti in Europa per l’automazione e la robotica industriale. Anche in questo contesto, Prensilia ha avuto l’opportunità di illustrare le potenzialità delle proprie tecnologie in ambienti produttivi dinamici e collaborativi a decine di migliaia di persone.                 Questi eventi non solo hanno rappresentato occasioni per mostrare le proprie soluzioni in scenari reali, ma hanno anche suscitato interesse e confronto con esperti e professionisti dei diversi settori, consolidando relazioni e collaborazioni intorno alle tecnologie sviluppate da Prensilia. Eventi che hanno suscitato interesse e stimolato il confronto con esperti e professionisti di diversi settori, rappresentando un momento prezioso per consolidare relazioni con partner internazionali, ricercatori e imprese che condividono la visione di una robotica integrata, funzionale e orientata al miglioramento della qualità della vita e dei processi industriali. Questi momenti sono fondamentali per Prensilia nel continuare a sviluppare soluzioni vicine ai bisogni dell’industria e della ricerca e a rafforzare la propria rete di collaborazioni a livello globale. Prensilia ICRA 2025 humanoids summitprensilia a humanoids summit
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Mini bolidi, grandi idee: a Maranello l’innovazione dei giovani incontra il sostegno di ARTES 4.0
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Sono partiti in 456 da tutta Italia. Dopo una lunga selezione, solo in 60 - suddivisi in 10 squadre - hanno avuto accesso alla finale nazionale di F1 in Schools negli spazi della Logistica di Scuderia Ferrari a Maranello. Una sfida ad alta velocità, ma anche ad alto contenuto formativo e tecnologico che ha coinvolto studentesse e studenti tra i 13 e i 19 anni nella progettazione, costruzione e messa in pista di una mini Formula 1 ad aria compressa.

Per questa edizione, ARTES 4.0 si è impegnata a favore dei giovani talenti, assegnando tre premi per valorizzare l’eccellenza nelle discipline STEM, con un’attenzione a innovazione, sostenibilità e trasferimento tecnologico.

Tra ingegneria e passione, i team protagonisti a Maranello

Le squadre finaliste hanno curato ogni aspetto del progetto: dall’identità visiva al piano di comunicazione, dallo sviluppo del business plan fino alla realizzazione della mini vettura con un livello di precisione ingegneristica sorprendente. Il podio ha visto trionfare PROIOXIS (ITIS De Pretto Schio – Vicenza), seguiti da SILVERACE (Liceo Silvestri Portici – Napoli) e REDSHIFT (Liceo Majorana – Torino), team che si sono distinti non solo in gara, ma anche nella qualità tecnica e strategica dei loro portfoli.

In totale sono stati assegnati nove premi: dal design all’impresa, dalla sostenibilità alla velocità pura, in un mix equilibrato di creatività, rigore progettuale e spirito competitivo.

  • 1° Classificato – PROIOXIS – Itis De Pretto Schio (Vicenza)
  • 2° Classificato – SILVERACE – Liceo Silvestri Portici (Napoli)
  • 3° Classificato – REDSHIFT – Liceo Majorana (Torino)
  • BEST PROJECT MANAGEMENT PORTFOLIO – SILVERACE – Liceo Silvestri Portici (Napoli)
  • BEST DESIGN&ENGINEERING PORTFOLIO – PROIOXIS – Itis De Pretto Schio (Vicenza) BEST ENTERPRISE PORTFOLIO – PROIOXIS – Itis De Pretto Schio (Vicenza)
  • FASTEST CAR – REDSHIFT – Liceo Majorana (Torino)
  • BEST SUSTAINABILITY PROJECT – SAMEC RACING TEAM – Istituto Tecnico E.Breda (Milano)
  • CIRCULAR EXCELLENCE & BEST RECYCLABILITY MINDSET AWARD – AVBO CORSE – Aldini Valeriani (Bologna)
F1 in Schools 2025

I premi ARTES 4.0: esperienza, visione e ricerca applicata

ARTES 4.0 ha sostenuto l’iniziativa con tre riconoscimenti ad alto contenuto formativo, nati dalla sinergia tra il Centro e i suoi soci per aprire le porte del mondo della ricerca avanzata e dell’innovazione industriale ai protagonisti di domani.

Il premio per il miglior progetto innovativo e sostenibile è una settimana di stage presso l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, centro di eccellenza internazionale, dove i vincitori toccheranno con mano la frontiera della robotica applicata e delle tecnologie al servizio dell’uomo.

Il team che si è aggiudicato la prova di accelerazione ha accesso a una settimana di attività presso l’Università di Firenze lavorando con il Firenze Race Team e i ricercatori del laboratorio LINEA, attivo nello sviluppo di motori a idrogeno e tecnologie automotive sostenibili.

Infine, Hitachi Rail ha assegnato il premio Circular Excellence & Best Recyclability Mindset Award che consentirà ai vincitori di visitare la sede di Pistoia, incontrando esperti e ingegneri impegnati nell’evoluzione della mobilità sostenibile e della progettazione ferroviaria di nuova generazione.

Francesca Tonini e Stefano Dondi

               

 

Una sfida che va oltre la gara

Per ARTES 4.0, l’investimento nei giovani rappresenta una leva per costruire una cultura dell’innovazione diffusa e consapevole. Come ha dichiarato Francesca Tonini, Direttrice Esecutiva del Centro di Competenza: "Con F1 in Schools premiamo il coraggio di chi sperimenta, l’intelligenza di chi innova e la determinazione di chi crede nel miglioramento continuo. Vogliamo accompagnare questi ragazzi in un percorso di passione e di talento. Il futuro dell’innovazione passa anche da qui: da una mini Formula 1, dalla voglia di mettersi alla prova e dalle capacità delle nuove generazioni".

Francesca Tonini F1 in Schools

Oltre alla competizione tecnica ARTES 4.0 ha voluto sottolineare il valore umano e formativo dell’esperienza, offrendo ai partecipanti l’opportunità di confrontarsi con i grandi temi della transizione ecologica, della responsabilità sociale e della collaborazione interdisciplinare. Le premialità assegnate non sono state soltanto riconoscimenti simbolici, ma esperienze trasformative pensate per stimolare curiosità, consapevolezza e spirito critico, elementi indispensabili per affrontare le sfide della quarta e quinta rivoluzione industriale.

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Sicurezza sul lavoro e AI: cerchiamo aziende per testare una nuova tecnologia
Sicurezza sul lavoro e AI: cerchiamo aziende per testare una nuova tecnologia
Il socio Visual Engines del Centro di Competenza ARTES 4.0 sta promuovendo una campagna di sperimentazione su scala pilota della piattaforma IVAWS (Intelligent Visual AI-based Workplace Safety), un sistema software avanzato per la gestione automatizzata e integrata della sicurezza negli ambienti di lavoro. La piattaforma, sviluppata con il supporto di moduli di intelligenza artificiale, telecamere e sensori, è progettata per prevenire situazioni di rischio e monitorare in tempo reale condizioni critiche come:
  • presenza di persone prive di sensi o infortunate
  • avvicinamenti pericolosi tra operatori e carrelli elevatori
  • accessi non autorizzati ad aree riservate
  • mancato utilizzo di DPI in zone obbligatorie
  • conduzione di mezzi da parte di personale non autorizzato
Siamo alla ricerca di aziende partner disposte a ospitare un test gratuito e minimamente invasivo della piattaforma nei propri ambienti produttivi o logistici, al fine di validarne il funzionamento in contesti operativi reali. La sperimentazione si svolgerà tra giugno e luglio 2025, con installazione e disinstallazione rapide (1-2 giorni) e senza impatti sull’infrastruttura o sull’operatività. Gli spazi coinvolti possono essere magazzini, aree di movimentazione merci, ingressi a zone critiche e reparti produttivi.

Cosa è offerto alle aziende coinvolte

Alle aziende coinvolte è offerto:
  • una valutazione gratuita dei rischi e delle criticità legate alla sicurezza sul lavoro
  • un report personalizzato con analisi e suggerimenti basati sui dati rilevati
  • l’opportunità di contribuire allo sviluppo di una tecnologia all’avanguardia per la salute e la sicurezza dei lavoratori
  • la possibilità di essere citati come esempio virtuoso nelle comunicazioni ufficiali del Centro di Competenza ARTES 4.0
Il sistema è conforme alla normativa GDPR (Reg. UE 679/2016 in materia di protezione dei dati personali) e assicura la tutela della privacy degli interessati, elaborando i dati in forma aggregata e anonima. Nessuna immagine viene salvata in forma riconoscibile e l’accesso ai dati è consentito solo a personale autorizzato, osservando misure tecniche adeguate a garantire la sicurezza e la riservatezza delle informazioni. Se la vostra azienda opera in ambiti dove la sicurezza è una priorità - come logistica, industria manifatturiera, magazzini o cantieri - e vuole conoscere meglio la proposta, vi invitiamo a contattarci.
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Il progetto Transizione Ecologia e Digitale di KME e i suoi obiettivi
Il progetto Transizione Ecologia e Digitale di KME e i suoi obiettivi
KME è oggi uno dei principali produttori europei di semilavorati in rame e leghe. Nel sito storico di Fornaci di Barga, circondato dalle montagne lucchesi, migliaia di tonnellate di ottone e rame vengono fuse, laminate, ricotte e trasformate in coils: nastri larghi poco più di un metro, lunghi chilometri, destinati a connettori elettrici, scambiatori di calore, rivestimenti architettonici e componenti idraulici. Ogni fase di lavoro richiede molta energia. Negli ultimi anni il portafoglio ordini si è ampliato da poche decine a centinaia di articoli speciali, le cui caratteristiche sono definite in modo personalizzato sulle esigenze del singolo cliente. Questo fatto, unitamente all’uso sempre crescente di rottami e scarti da riciclo di metallo, nell’ottica del concetto di economia circolare della quale il settore metallurgico del rame è stato uno dei precursori storici, fa sì che i processi produttivi siano molto complessi da eseguire, monitorare e analizzare nel dettaglio e, quindi, da ottimizzare.

Il progetto KME e i suoi obiettivi

Controllare la qualità solo a fine linea non basta più: un difetto scoperto tardi costringe a produrre d’urgenza un nuovo coil per creare un lotto sostitutivo. L’azienda aveva quindi bisogno di strumenti per analizzare nel dettaglio i processi e le loro relazioni, misurare quanta energia viene utilizzata per produrre ogni coil e di individuare i parametri e i pattern di processo che compromettono resa e qualità. Per rispondere a queste esigenze è nato «KME 5.0 – Transizione Ecologica e Digitale», progetto cofinanziato dal bando ARTES 4.0 (PNRR). Undici impianti complessi, di età e tecnologie diverse, vengono collegati a una nuova piattaforma dati: dei gateway Industrial IoT Alleantia leggono migliaia di variabili dai diversi PLC e le inviano, ogni pochi secondi, a server virtualizzati. Un database Oracle integra dati gestionali su ordini, ricette, difetti, mentre la piattaforma SAS Viya gestisce la “data ingestion”, modellazione, analisi e presentazione dati. L’obiettivo del progetto è ridurre del 30 % gli scarti in tre anni, tagliare del 5 % il consumo specifico di energia e fornire a ogni bobina il suo passaporto ambientale.

Le complessità realizzative

Gli impianti produttivi di KME utilizzano diverse tecnologie: trattandosi di un settore industriale “capital intensive”, alcuni di essi risalgono a più di 30 anni orsono e sono quindi stati oggetto di revamping e modifiche in tempi diversi, con la stratificazione di logiche di automazione di processo e modifiche di strutture dati nella quali, spesso, non è facile districarsi per identificare i dati attuali e rilevanti rispetto ai requisiti di analisi richieste. Conseguentemente, una delle difficoltà principali è stata l’interconnessione degli impianti, più che per le tecnologie (la piattaforma IoT di Alleantia permette l’interfacciamento veloce con dispositivi delle più disparate tipologie), quanto per la riconciliazione dei dati gestiti dai PLC di impianto, per mapparli sui processi di produzione, sugli stati di lavorazione e sui parametri principali, sullo stato dell’impianto e per avere la corretta associazione ai prodotti dei consumi energetici, elettrici e di gas naturale. Questo ha richiesto la ricostruzione dei processi produttivi rispetto ai dati IoT e dei gestionali, e la loro documentazione (stati della macchine, condizioni di anomalia ecc.), con sostanzioso supporto dei team operativi di KME e, in alcuni casi, riprogrammazioni parziali dei PLC per ottenere dati consistenti con gli output richiesti. Questo ha anche permesso di ottimizzare l’architettura di “data ingestion”, riducendo il numero tags acquisiti dagli impianti di un ordine di grandezza rispetto al totale tags gestiti (circa 3000 tags utilizzati rispetto agli oltre 40mila complessivi), potendo quindi accelerare la frequenza di acquisizione dati, per avere dei data set molto ‘fini’ a supporto di analisi puntuali sulle anomalie di prodotto e di lavorazione. La seconda difficoltà è nell’implementazione della “data reconciliation”, dove ogni impianto ha i propri processi di produzione, proprie logiche e programmazione, e dove la gestione operativa comporta diverse casistiche di gestione, e quindi analisi e test plurimi per ottenere i dati corretti e consistenti con le diverse lavorazioni effettuate. Il controllo della qualità dei dati ha poi richiesto “rework” e controlli aggiuntivi, e anche la modifica di processi di lavorazione e indicazioni operative per fornire i dati necessari. La terza e non meno importante difficoltà è quella di riuscire a creare strumenti di analisi (report, sinottici, tools di front-end) realmente fruibili e utili per l’uso quotidiano da parte di personale non esperto ICT. Questo richiede uno sforzo coordinato fra personale operativo e team di sviluppo, con il supporto della Direzione. L’utilizzo di Data Platform nel mondo industriale richiede infatti di creare strumenti di ‘data science’ usabili non da data scientists, ma da esperti di processi produttivi, ingegneri metallurgici, elettrici e gestionali.

Le realizzazioni ad oggi

L’interconnessione IoT è completata per 8 impianti su 11, e la Data Platform è completa per 6 impianti, con realizzati gli strumenti per le analisi di base su scarti / difetti, consumi energetici, efficienza produttiva e monitoraggi specifici per i singoli impianti. Sono stati implementati i primi algoritmi di analisi complessiva del processo produttivo. Specificamente, sono stati adottati algoritmi di correlazione multivariata di Shapley e di Kendall per l’identificazione delle dipendenze fra anomalie di spessore nella fase finale di produzione e le lavorazioni effettuate nei diversi impianti, con le potenziali anomalie identificate. Questi algoritmi saranno ulteriormente testati e validati nel seguito del progetto, ed estesi per altri prodotti lavorati negli impianti che saranno connessi nelle prossime settimane. Parallelamente, sono stati utilizzati gli algoritmi di correlazione per il controllo delle distorsioni armoniche della rete elettrica KME (allaccio a 132 kV rete elettrica nazionale e 20 MW di carico) determinato dai carichi dei diversi impianti (fino a 3,5 Mw per singolo carico), che causano problemi che vanno da una riduzione dell’efficienza energetica a danni anche importanti ai sistemi. La migliore conoscenza di carichi e distorsioni potrà guidare interventi di ottimizzazione, riduzione consumi e riduzione di costi di manutenzione. Infine, è stata impostata l’analisi per cercare di caratterizzare le diverse tipologie di materia prima utilizzate dalla fonderia ai fini della resa metallo, della produttività oraria e del consumo energetico nel processo di fusione,

I prossimi passi

Il progetto vedrà il completamento delle interconnessioni degli ultimi due impianti entro il mese di giugno, il completamento della Data Platform e la realizzazione degli algoritmi di analisi di processo per l’analisi su un numero più ampio di prodotti (possibilmente la totalità), sia per l’analisi delle correlazioni su scarti e difetti, che l’analisi dei consumi energetici per prodotto, con il consolidamento e l’estensione delle realizzazioni avviate nel secondo semestre. Si inizierà quindi il percorso di ottimizzazione continua per l’ottenimento dei benefici tangibili dell’utilizzo della Data Platform, in particolare puntando all’analisi delle cause delle anomalie di spessore che determinano scarti di prodotto nella fase finale di preparazione, quindi con massimo impatto di costo. «KME 5.0» dimostra che, anche nel metallurgico pesante, la transizione digitale è possibile e redditizia. Far dialogare automazione, data science e know-how di processo trasforma dati grezzi in un asset strategico, allineando competitività industriale e sostenibilità. In un momento in cui l’Europa spinge verso una manifattura più verde, l’esperienza di Fornaci di Barga offre un modello replicabile e racconta la storia di persone che, con gli strumenti giusti, fanno cooperare macchinari di oltre trent’anni fa e intelligenza artificiale.
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CASSIOPEA: una nuova frontiera la sicurezza in fabbrica
CASSIOPEA: una nuova frontiera la sicurezza in fabbrica
Nel cuore dell’innovazione industriale nasce CASSIOPEA, acronimo di Capacitive Sensors for Safe Interaction in Operative Environments and industrial Automation scenarios, un progetto che promette di rivoluzionare il modo in cui uomo e macchina condividono lo spazio operativo. Sviluppato da Mediate Srl, CASSIOPEA punta a contrastare un problema urgente e troppo diffuso: gli infortuni causati dalla manomissione dei dispositivi di sicurezza su macchine e impianti. L’obiettivo è chiaro: portare a TRL 7 una tecnologia capacitiva già nota, ma ancora mai impiegata su larga scala per applicazioni di sicurezza ad alta prossimità. CASSIOPEA nasce con l’ambizione di creare un sistema flessibile, adattabile e facilmente retro-fittabile anche su macchinari datati, restituendo dinamismo e produttività dove la sicurezza impone oggi rigidità. Una risposta concreta ai limiti delle tecnologie attuali!   Le attuali tecnologie di rilevamento per applicazioni di sicurezza si basano su radar o sistemi ottici, efficaci ma non privi di difetti: l’effetto ombra, l’elevato costo, le dimensioni ingombranti e la scarsa adattabilità limitano la diffusione di queste soluzioni. Questa è una delle cause principali per cui la robotica ha fatto passi da gigante verso l’interazione sicura (adoperando sistemi collaborativi), mentre il resto delle macchine industriali è rimasto indietro. CASSIOPEA vuole colmare questo gap, portando concetti come pre-contatto e prossimità anche in settori produttivi tradizionali! La tecnologia su cui si fonda CASSIOPEA sfrutta sensori capacitivi compatti, economici e facilmente integrabili anche su superfici irregolari e qui entra il gioco il discorso di seconda vita. CASSIOPEA non è solo tecnologia: è anche visione sostenibile. Permettendo il retrofitting di impianti esistenti, riduce l’obsolescenza e l’impatto ambientale legato alla dismissione di macchine ancora funzionanti. Al termine di questo ambizioso progetto, Mediate Srl potrebbe trasformarsi in un attore chiave della rivoluzione 4.0 per la sicurezza industriale.
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COSMO e ARGO: innovazione e sicurezza per la manutenzione ferroviaria con tecnologie 4.0
COSMO e ARGO: innovazione e sicurezza per la manutenzione ferroviaria con tecnologie 4.0
Nel panorama della manutenzione ferroviaria, la tutela della sicurezza degli operatori è una sfida prioritaria e complessa. I contesti di lavoro in cui sono effettuate le ispezioni del materiale rotabile, come le fosse di ispezione, inevitabilmente espongono il personale a rischi in ambito salute e sicurezza che vanno propriamente gestiti. In risposta a questa esigenza nasce il progetto COSMO, promosso da Next Generation Robotics nell’ambito del progetto BIT-INAIL, un sistema di sicurezza anticollisione intelligente pensato per essere integrato in ARGO, un robot collaborativo a guida autonoma per l’ispezione del sottocassa dei treni. Questo progetto si pone l’obiettivo di aumentare il grado di sicurezza della tecnologia ARGO pensata per la digitalizzazione dei processi di ispezione dei rotabili ferroviari, sfruttando le più recenti tecnologie dell’Industria 4.0.

ARGO: il robot collaborativo che automatizza l’ispezione dei rotabili ferroviari

ARGO è un robot sviluppato per muoversi autonomamente tra le rotaie e sotto il treno e raccogliere immagini del sottocassa mediante un sistema di camere ad alta risoluzione. In questo modo consente di effettuare ispezioni visive in modalità remota, migliorando l’efficienza delle operazioni e riducendo l’esposizione diretta degli operatori ai rischi fisici dovuti alla permanenza nelle fosse di ispezione. Grazie ad ARGO, compiti ripetitivi e pericolosi, come le ispezioni in fossa, possono essere affidati alla macchina, risparmiando tempo e aumentando la qualità del monitoraggio. Ma affinché il robot possa essere impiegato in ambienti condivisi con l’uomo, come accade nella realtà operativa ferroviaria, è indispensabile dotarlo di sistemi di sicurezza avanzati.

COSMO: un sistema di sicurezza ridondante per la collaborazione uomo-macchina

Il cuore tecnologico della proposta è il sistema COSMO (COllision Sensing and MOnitoring), che integra due componenti complementari:
  • un LiDAR, ovvero un sensore laser di rilevamento tridimensionale;
  • una camera RGB, i cui dati sono elaborati tramite algoritmi di visione artificiale e reti neurali per riconoscere la presenza umana in tempo reale.
Queste due tecnologie, operando in parallelo e in modo autonomo, garantiscono una ridondanza funzionale, fondamentale per mantenere alti standard di sicurezza anche in caso di guasto di uno dei due sottosistemi. Il sistema è inoltre in grado di determinare la posizione dell’operatore nello spazio, valutando la pericolosità della situazione e attivando misure preventive come segnali acustici e luminosi, oltre all’arresto d’emergenza. Questa logica avanzata supera la semplice dicotomia “presenza/assenza” di ostacoli, abilitando una gestione intelligente e proattiva del rischio, in linea con i principi dell’Industria 4.0. Fossa

Contesto normativo e sfide tecniche

Nel contesto industriale, i robot collaborativi sono oggetto di normative dedicate: ad esempio, la ISO 15066:2016 per i manipolatori e la ISO 3691–4:2020 per i veicoli a guida autonoma in ambienti chiusi. Tuttavia non esiste ancora una normativa specifica per robot leggeri ferroviari a guida autonoma, come ARGO. Di conseguenza il progetto COSMO si propone come iniziativa pionieristica, adottando i principi di sicurezza più avanzati disponibili applicandoli all’ambito ferroviario. Rendere sicura la coesistenza tra robot e operatori in ambito ferroviario non solo previene infortuni, ma abilita l’impiego sistematico e diffuso di robot mobili leggeri, riducendo l’esposizione umana ai rischi della manutenzione, come urti, cadute e investimenti accidentali.

Stato dell’arte e innovazione tecnologica

Negli ultimi anni, lo sviluppo della visione artificiale per robot collaborativi ha avuto una forte accelerazione grazie alla spinta dell’Industria 4.0. La letteratura scientifica mostra come i sistemi più diffusi siano basati su camere in grado di fornire informazioni di profondità, come le camere RGBD, TOF o di profondità stereoscopica. Tuttavia, l’utilizzo di camere RGB tradizionali per applicazioni anticollisione in ambito industriale è ancora poco diffuso. Inoltre, attualmente non esistono soluzioni general purpose o facilmente integrabili (“plug and play”) per la sicurezza visiva di robot mobili industriali. La maggior parte delle applicazioni richiede un addestramento mirato degli algoritmi sulle immagini del contesto specifico, al fine di ottenere prestazioni affidabili. Nel mercato la sicurezza degli AGV (Automated Guided Vehicles) è garantita prevalentemente da sistemi LiDAR multipli, con costi rilevanti. COSMO, invece, propone un’alternativa più economica, flessibile e intelligente, che sfrutta la complementarità tra LiDAR e camera RGB, abbinando affidabilità e accuratezza. Standard

Obiettivi progettuali e risultati attesi

Il progetto ha come obiettivo lo sviluppo di un prototipo dimostrativo di ARGO equipaggiato con COSMO, testato in scenari realistici di manutenzione ferroviaria, realizzando un PoC della tecnologia che possa poi essere scalato nelle piattaforme robotiche sviluppate e commercializzate da NGR.

Tecnologie 4.0 e competenze coinvolte

Il progetto fa leva su tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0:
  • robotica collaborativa per l’interazione sicura tra macchina e operatore;
  • visione artificiale e machine learning per il riconoscimento di oggetti e persone;
  • controllo remoto e automazione per la guida autonoma;
  • digitalizzazione dei processi di ispezione e manutenzione predittiva.
La società promotrice, Next Generation Robotics, possiede una solida esperienza nella progettazione e produzione di robot per il settore ferroviario, con competenze avanzate in robotica di servizio, automazione industriale, analisi dei dati, progettazione meccanica e software embedded.

Un impatto concreto sulla sicurezza ferroviaria

L’integrazione di COSMO in ARGO rappresenta un passo concreto verso la trasformazione digitale della manutenzione ferroviaria, migliorando la sicurezza, riducendo i costi e aumentando la qualità del servizio. La possibilità di estendere la tecnologia a più piattaforme robotiche lo rende un sistema scalabile e adattabile, pronto per contribuire a una manutenzione ferroviaria più sicura, efficiente e moderna. In un’epoca in cui la sostenibilità e la tutela del lavoro umano sono temi centrali, progetti come questo dimostrano che l’innovazione tecnologica può essere al servizio delle persone.
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Sicurezza e ambiente come investimento: il modello di Studio Arcadia e il progetto Sisifo
Sicurezza e ambiente come investimento: il modello di Studio Arcadia e il progetto Sisifo
Studio Arcadia opera nei settori dell’igiene industriale, della sicurezza sul lavoro e della protezione ambientale con servizi di consulenza e assistenza tecnica attraverso un team multidisciplinare di professionisti con consolidata esperienza. I clienti appartengono a più ambiti produttivi, con una presenza di rilievo nei comparti industriale, siderurgico, metalmeccanico, logistico (comprese le attività portuali), nella grande distribuzione organizzata e nei servizi. Le competenze spaziano dalla tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, alla gestione ambientale, fino alla progettazione, implementazione e revisione dei sistemi di gestione integrati conformi agli standard UNI EN ISO 14001:2015, ISO 45001:2018 e ISO 9001:2015, nonché dei Modelli Organizzativi ex D. Lgs. 231/2001, per gli ambiti di competenza. L’obiettivo che li guida è instaurare con le aziende partner un rapporto solido e continuativo, basato sul supporto operativo e consulenziale per garantire il rispetto della normativa vigente e il miglioramento continuo delle performance aziendali, in particolare nella riduzione degli infortuni, nella prevenzione delle malattie professionali e nel rafforzamento degli standard ambientali. Studio Arcadia

I servizi di Studio Arcadia

Ogni intervento consulenziale di Studio Arcadia è progettato per garantire il rispetto delle normative vigenti e degli standard internazionali per offrire soluzioni in grado di rispondere in modo puntuale alle esigenze delle aziende senza trascurare la centralità della salute delle persone e della tutela dell’ambiente. La principale risorsa risiede nella capacità di fornire un servizio di assistenza integrata, che affronti in modo coordinato tutte le dimensioni connesse ai temi trattati. Le attività sono strutturate in funzione delle peculiarità di ciascun contesto aziendale, con un modello organizzativo che prevede la presenza di un unico referente tecnico (capo commessa) a garanzia di coerenza, continuità e gestione efficiente dell’intero processo. I servizi offerti sono i seguenti:
  1. Gestione della sicurezza con applicazione del D. Lgs. n. 81/2008:
    • analisi e valutazione del rischio, compresi monitoraggi strumentali negli ambienti di lavoro;
    • cantieri temporanei e mobili, con svolgimento delle funzioni di coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione;
    • formazione e training dei lavoratori;
    • assunzione dell’incarico di Responsabile esterno del Servizio di Prevenzione e Protezione;
    • elaborazione di piani mirati di prevenzione;
    • analisi di conformità di impianti, macchine e attrezzature;
    • audit di conformità legislativa dei documenti aziendali.
  2. Gestione e analisi del rischio:
    • piani di emergenza;
    • simulazioni;
    • attività ex D. Lgs. n. 334/1999 e s.m.i..
  3. Salvaguardia e protezione dell’ambiente:
    • applicazione del Testo Unico Ambientale – D. Lgs. n. 152/2006;
    • monitoraggi ambientali degli agenti inquinanti chimici, fisici e biologici nelle diverse matrici;
    • predisposizione ed esecuzione di piani di caratterizzazione;
    • progetti di bonifica e analisi di rischio;
    • preparazione, attivazione e sviluppo di pratiche autorizzative (VIA, VAS, AUA, VIAC, ecc.).
  4. Assistenza e predisposizione di pratiche autorizzative per la realizzazione di nuove attività.
  5. Consulenza e assistenza nell’ambito di contenziosi con gli enti di controllo, ivi compresi eventuali procedimenti penali.
  6. Responsabilità d’impresa – D.- Lgs. n. 231/2001.
    1. predisposizione del Modello Organizzativo, comprensivo di manuale del Sistema di Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 comprensivo di Codice Etico e dei protocolli di gestione del risk management.
    2. assunzione di incarico in qualità di membro esterno dell’Organismo di Vigilanza.
    3. realizzazione di corsi di formazione per il personale.
L’impegno quotidiano verso il miglioramento continuo si traduce anche nella partecipazione attiva a progetti di ricerca e innovazione, che ci consentono di seguire da vicino l’evoluzione tecnologica del settore. Attraverso queste esperienze, Studio Arcadia valorizza le competenze interne e si dota di strumenti aggiornati e aderenti alle esigenze di ogni cliente, con un approccio che unisce precisione tecnica e visione prospettica. Studio Arcadia

Il progetto Sisifo di Studio Arcadia

In questo scenario si colloca il progetto Sisifo, nato grazie alla collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, e coordinato dalla regia scientifica del Centro di Competenza ARTES 4.0. Il progetto si propone di affrontare una delle principali cause di malattia professionale a livello nazionale ed europeo: i rischi occupazionali da sovraccarico biomeccanico. L’obiettivo è superare l’approccio tradizionale alla valutazione del rischio, basato sull’osservazione diretta da parte di un tecnico esperto, sostituendolo con un sistema strumentale avanzato in grado di ricostruire il modello muscolo-scheletrico dell’individuo e valutare i movimenti eseguiti in modo più oggettivo, preciso e replicabile. Questo sistema si fonda sull’impiego della sensoristica inerziale (IMUs – Inertial Measurement Units), che grazie alla miniaturizzazione integra accelerometri, giroscopi e magnetometri in dispositivi leggeri e compatti, utilizzabili nei contesti operativi. I segnali raccolti dai sensori indossati vengono trasmessi tramite comunicazione wireless a un software dedicato in cloud che provvede alla registrazione, classificazione e analisi in tempo reale dei movimenti. In questo modo è possibile una valutazione dinamica del rischio biomeccanico. L’adozione di sensori inseriti nelle calzature permette di rilevare anche il peso degli oggetti movimentati, in linea con i parametri richiesti per l’applicazione del metodo NIOSH. I dati generati dal sistema vengono salvati e resi accessibili tramite una piattaforma cloud, così da permettere una tracciabilità continua e una gestione integrata del rischio sul lungo periodo.
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MUSAI: completate le prime prove in mare del sistema modulare subacqueo
MUSAI: completate le prime prove in mare del sistema modulare subacqueo
Il progetto MUSAI, portato avanti da Cubit Innovation Labs, socio del Centro di Competenza ARTES 4.0, continua a registrare importanti progressi nelle fasi di sviluppo. Negli ultimi mesi ha raggiunto una nuova fase di validazione sul campo. Dopo le prime sperimentazioni in ambiente controllato, il sistema è stato testato per la prima volta in mare aperto, con l’obiettivo di verificare il comportamento del prototipo in condizioni operative reali.

Le prove in mare: un banco di prova fondamentale

Dopo una fase iniziale di sviluppo e test condotti presso la Piscina Comunale di Pontedera, il progetto MUSAI è entrato in una nuova fase con le prime prove in mare. Questa transizione è essenziale per validare il funzionamento del sistema in un ambiente complesso e dinamico, dove variabili come la corrente, la visibilità ridotta e la pressione incidono sulle prestazioni dell’intelligenza artificiale e dei sistemi di sensor fusion. Durante questa fase, il team ha condotto una serie di test mirati a:
  • validare il layout del sistema in immersione prolungata;
  • ottimizzare la trasmissione dei dati tra il sistema e le piattaforme di supporto, assicurando una comunicazione efficace;
  • validare gli algoritmi di riconoscimento e classificazione dei rifiuti marini, per affinare la capacità del sistema di individuare e catalogare elementi sommersi.
Parallelamente alle prove in mare, il team di MUSAI ha completato un altro traguardo importante: l’integrazione meccanica del prototipo con la piattaforma operativa. Questi sviluppi consolidano la modularità del sistema, consentendone l’adattabilità a diversi scenari operativi. progetto musai

I risultati delle prove e i prossimi passi di MUSAI

progetto musai rifiutiLe informazioni raccolte durante le prove in mare hanno fornito dati preziosi per affinare ulteriormente il sistema. In vista delle prossime fasi, il team si concentrerà su:
  • la produzione dei componenti meccanici definitivi;
  • l’ottimizzazione dell’elaborazione dati, per migliorare la precisione dell’intelligenza artificiale e la capacità di riconoscimento degli oggetti;
  • lo studio di fattibilità per il monitoraggio della flora marina, ampliando le applicazioni del sistema a nuovi ambiti di ricerca.

MUSAI: un passo avanti nella protezione degli oceani

Il completamento delle prime prove in mare rappresenta un traguardo strategico per il progetto MUSAI. Grazie alla combinazione di un’architettura meccanica avanzata, algoritmi di intelligenza artificiale evoluta e un’alta efficienza termica ed energetica, MUSAI si configura come una soluzione innovativa per il monitoraggio e la salvaguardia degli ecosistemi marini. Per rimanere aggiornati sulle novità e i progressi del progetto, è possibile visitare il sito di MUSAI e seguire la pagina LinkedIn.
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Apulia Software, innovazione e tecnologia al servizio delle imprese
Apulia Software, innovazione e tecnologia al servizio delle imprese

C’è un filo invisibile che lega la tradizione e l’innovazione, la visione e la concretezza. È lungo questo filo che si muove Apulia Software, azienda nata con l’obiettivo di supportare le imprese nel percorso di trasformazione digitale, guidandole con soluzioni su misura e tecnologie all'avanguardia.

La storia di Apulia Software, socio del Centro di Competenza ARTES 4.0, è quella di un gruppo di professionisti che ha scelto di mettere le proprie competenze al servizio delle aziende, con un approccio che combina l’innovazione tecnologica con una profonda conoscenza delle dinamiche imprenditoriali. Il punto di partenza è chiaro: la digitalizzazione non è solo una questione di strumenti, ma di strategia e visione.

Apulia Software, provider tecnologico per le aziende

Apulia Software è più di una software house: siamo un partner tecnologico per le aziende che vogliono evolvere, crescere e rimanere competitive in un mercato in continua trasformazione. Lavoriamo a stretto contatto con le imprese per comprenderne le necessità, analizzare i processi e individuare le soluzioni migliori per ottimizzare il lavoro e migliorare le performance.

Ogni progetto per noi è unico. Studiamo il contesto, ascoltiamo le esigenze e creiamo soluzioni personalizzate, capaci di integrarsi perfettamente con l’organizzazione aziendale. La nostra esperienza spazia dalla gestione aziendale all’automazione industriale, fino all’intelligenza artificiale applicata ai processi produttivi e decisionali.

Ma quello che ci distingue davvero è il nostro approccio: non vendiamo software, costruiamo soluzioni. La tecnologia è solo un mezzo, il fine è sempre il successo dell’azienda che ci sceglie.

Crediamo fermamente che l’innovazione non debba essere un lusso per pochi, ma un’opportunità per tutte le aziende che vogliono migliorarsi. Per questo il nostro obiettivo è rendere la trasformazione digitale accessibile e concreta, aiutando le imprese a superare le complessità tecnologiche e a trarne un reale vantaggio competitivo.

Il nostro team è composto da esperti con competenze trasversali, in grado di coniugare sviluppo software, analisi dei dati, automazione dei processi e strategia aziendale. La nostra forza risiede proprio nella capacità di combinare queste competenze per offrire soluzioni non solo tecnologicamente avanzate, ma realmente efficaci e sostenibili.

In un mondo in cui la digitalizzazione avanza rapidamente, vogliamo essere un punto di riferimento per le imprese che desiderano innovare con consapevolezza, senza perdersi nella complessità del cambiamento.

Per noi, il futuro non è solo qualcosa da prevedere, ma da costruire giorno dopo giorno. Per questo investiamo costantemente nella ricerca e nello sviluppo, esplorando nuove tecnologie e studiando le migliori strategie per supportare le imprese nel loro percorso di crescita.

Siamo convinti che il successo di un’azienda non dipenda solo dagli strumenti che utilizza, ma dalla capacità di integrarli in un sistema armonico ed efficiente. Ecco perché ci impegniamo a fornire soluzioni su misura, progettate per durare e adattarsi alle esigenze in continua evoluzione del mercato.

Apulia Software è innovazione, esperienza e passione per la tecnologia. Siamo un’azienda che crede nel valore della digitalizzazione e nella sua capacità di migliorare il lavoro e la vita delle persone. La nostra missione è chiara: aiutare le imprese a trasformare le sfide in opportunità, con soluzioni digitali intuitive, potenti e sostenibili.

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