Skip to main content
Startup Retreat

Startup Retreat

È online Startup Retreat, la call lanciata dal Centro di Eccellenza “Per l’Innovazione e la Creatività” dell’UniBa in collaborazione con ARTES 4.0, nell’ambito di CTE Calliope, la Casa dell’Innovazione per il One Health.Locandina startup retreat

Obiettivo: selezionare 20 startup e accelerare il loro percorso di crescita, facendo leva sull’ecosistema di competenze presenti all’interno della CTE e promuovendo incontri con investitori istituzionali.
Destinatari: startup/spin-off – costituite o costituende – focalizzate in soluzioni per:
  • La salvaguardia e la protezione dell’ambiente;
  • La tutela della salute, il benessere dell’uomo e degli animali,
  • La qualità della vita e l’incisività;
  • La digitalizzazione.
Oggetto: 6 mesi di accelerazione caratterizzati da:
  • Formazione, tutoring e contaminazione;
  • Mentoring e sviluppo di business;
  • Networking con imprenditori, investitori e stakeholders.
Tutte le startup candidate, saranno messe alla prova fin da subito poiché prenderanno parte alla terza tappa dell’Innovation Roadshow di Invitalia, che si terrà a Taranto il 7 maggio, e si cimenteranno sia un pitch di presentazione di fronte ad un panel di investitori istituzionali, tra cui Invitalia e CDP Ventures, sia in incontri di presentazione one-to-one con gli investitori stessi.La call sarà aperta fino al 3 maggio
Cosa aspetti?

 


post correlati

Innovazione e creazione d’impresa al centro del Mediterraneo
Innovazione e creazione d’impresa al centro del Mediterraneo
È stato firmato l’accordo tra la Fondazione Ri.MED con sede a Palermo, l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e ARTES 4.0, il Centro di Competenza ad alta specializzazione finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con sede principale in Toscana e un centro in Sicilia, per favorire la creazione di un partenariato strategico, culturale e scientifico, nel settore del cosiddetto One Health, il modello sanitario basato sull’integrazione di diverse discipline. L’obiettivo dell’accordo è creare un riferimento per la comunità di ricerca internazionale e per favorire la crescita del tessuto produttivo del Sud Italia. L’intesa prevede una cooperazione nei campi della medicina e della bioingegneria, integrando con il trasferimento tecnologico ricerca biomedica e tecnologie bioniche, bioingegneria, robotica e intelligenza artificiale, per mettere a sistema conoscenze complementari, infrastrutture e competenze in aree di reciproco interesse nel settore One Health.

Accordo tra ARTES 4.0 Fondazione Ri.MED e Istituto di BioRobotica della Scuola Sant’Anna

Punti rilevanti dell’accordo sono l’individuazione di profili di ricercatrici, ricercatori e di coordinatrici e coordinatori di progetti di ricerca nazionali ed internazionali, la promozione di programmi di ricerca congiunti, la progettazione congiunta di nuovi laboratori e la promozione di iniziative, promosse dalle istituzioni firmatari, come progetti di ricerca, workshop e convegni, lo scambio di personale di ricerca, la promozione del trasferimento Tecnologico, la creazione di aziende spin-off grazie alle attività congiunte. "Questa importante collaborazione è strategica per l’intero bacino del Mediterraneo, che può diventare trampolino di lancio di nuove tecnologie e nuove imprese a sostegno del benessere e della salute della persona umana. Vogliamo essere protagonisti di un nuovo paradigma di sviluppo che attraverso la tecnologia e la creazione di impresa lanci la Sicilia e il Sud come guida e non follower di una nuova crescita”, commenta Paolo Dario, direttore scientifico del Centro di Competenza ARTES 4.0, professore emerito della Scuola Superiore Sant’Anna e ispiratore dell’iniziativa, che prosegue così: “Coordinando uno European Digital Innovation Hub sui temi della sostenibilità e ‘human-centric’, ARTES 4.0 potrà contribuire a dare una dimensione europea al trasferimento tecnologico sostenendo lo sviluppo di innovazione e la competitività delle nuove imprese nate in Sicilia in una dimensione internazionale”. “Il mondo è cambiato e continua a cambiare sempre più velocemente, per questo motivo è molto importante contribuire a creare una nuova generazione di innovatrici e di innovatori in grado di confrontarsi con sfide scientifiche e tecnologiche, e orizzonte internazionale” sottolinea Cesare Stefanini, direttore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna. “Vogliamo – aggiunge - da un lato favorire scambi con ricercatrici e ricercatori, studentesse e studenti e promuovere la partecipazione sempre maggiore a progetti globali, dall’altro intervenire in modo concreto nello sviluppo di territori dalle enormi potenzialità, come la Sicilia, favorendo la formazione di competenze e collaborando col mondo produttivo grazie ad attività che possano contribuire alla sostenibilità socioeconomica dell’Italia e in questo caso del Sud Italia in particolare. In Ri.MED abbiamo trovato un interlocutore dalla grande affinità culturale e di visione, e siamo sicuri che la collaborazione porterà frutti di rilievo e qualità per tutte le parti". “Siamo alle soglie di un futuro che si giocherà sul rapporto tra esseri umani, salute e ambiente: la bioingegneria e le biotecnologie offrono opportunità straordinarie e la Sicilia è il luogo ideale per studiare la relazione tra uomo e ambiente” dichiara Giulio Superti-Furga, direttore scientifico di Ri.MED e direttore designato del centro di ricerca Ri.MED in fase di realizzazione in provincia di Palermo. “Nel centro Ri.MED studieremo l’interazione tra salute umana e ambiente secondo un approccio One Health - dagli effetti della vita vicino al mare, fino all’impatto della dieta Mediterranea sul microbioma - concentrando la ricerca su alcuni organi e sulle patologie ad essi connesse: polmoni e malattie respiratorie, fegato e malattie metaboliche, cuore e patologie cardiovascolari, etc., grazie anche all’integrazione di competenze con il nostro partner clinico IRCCS ISMETT, specializzato in trapianti e cure delle malattie terminali d’organo. L’accordo firmato oggi apre nuovi entusiasmanti scenari di applicazione tecnologica nell’ambito life science e di opportunità di crescita per questo territorio”.
visita
Sicurtech Expo Bologna: sicurezza e innovazione con Artes 4.0
Sicurtech Expo Bologna: sicurezza e innovazione con Artes 4.0

Lunedì 30 settembre, la Direttrice Esecutiva di Artes 4.0, Francesca R. Tonini, aprirà nei saluti istituzionali Sicurtech Expo Bologna. Si tratta di una iniziativa in tema di sicurezza sul tema L’ingegneria della Sicurezza Antincendio “Fire Safety Engineering”  - Innovazione e Tecnologie.

Una importante giornata di confronto sul tema dalla Sicurezza Antincendio promosso da Sicurtech Expo Bologna 2024. È un evento itinerante dedicato all’approfondimento di temi critici per la sicurezza antincendio del nostro Paese, organizzato dall’Associazione UMAN di Anima Confindustria e con il Comitato Scientifico FIRE di Remtech Expo, di cui la DE Francesca Tonini è membro.

Con gli obiettivi di:

  • ampliare la collaborazione tecnico-scientifica e il confronto sui temi della sicurezza tra istituzioni, imprese, professionisti e operatori,
  • definire soluzioni tecniche che possono essere adottate per il raggiungimento dei requisiti di sicurezza in tutti gli ambiti,
  • diffondere una cultura della sicurezza antincendio e del supporto che la tecnologia 4.0 e 5.0 può fornire per il superamento dei requisiti minimi di sicurezza,

l’evento del Sicurtech Expo Bologna indagherà sulla Evoluzione della Prevenzione Incendi: Dalla Fire Safety Engineering alla IA con una tavola rotonda sul tema alla quale, dopo i saluti istituzionali di apertura, parteciperà la stessa Direttrice Esecutiva di ARTES 4.0.

Sicurtech Expo Bologna 2024 è un’occasione per esaminare come le tecnologie avanzate, come l'intelligenza artificiale e la digitalizzazione dei processi, possano essere integrate nella gestione della sicurezza antincendio. L’applicazione dell’IA promette di rivoluzionare il modo in cui vengono identificati e gestiti i rischi. Lo fa migliorando la capacità di prevenzione e intervento nelle emergenze. Attraverso l’uso di algoritmi predittivi, sistemi di monitoraggio in tempo reale e simulazioni avanzate, la Fire Safety Engineering si sta evolvendo per rispondere alle sfide sempre più complesse della sicurezza contemporanea con l'obiettivo di creare un terreno fertile per soluzioni innovative che saranno al centro della discussione durante l'evento.
visita
Una nuova Casa del Made in Italy a Reggio Calabria
Una nuova Casa del Made in Italy a Reggio Calabria
Il ministero delle Imprese e del Made in Italy - MIMIT ha dato avvio all’apertura di una serie di sedi regionali denominate Case del Made in Italy - CMI, un nuovo strumento che il MIMIT mette a disposizione dei territori per la promozione e la tutela delle imprese. Le CMI hanno l’obiettivo di avvicinare il MIMIT ai territori, intercettando e raccogliendo i suoi fabbisogni e le sue esigenze per raggiungere più rapidamente le imprese, supportarle, anche attraverso i Centri di Competenza, e valorizzarle. Le Case del Made in Italy, che saranno presenti in tutte le regioni italiani, metteranno in relazione gli attori istituzionali del mondo della ricerca, delle imprese, degli enti locali e regionali, individueranno le esigenze e le criticità del territorio, e promuoveranno le iniziative necessarie a colmarle e ad andare incontro alle esigenze specifiche dei territori. Un’iniziativa che favorirà lo sviluppo delle regioni in un'ottica di sistema e di coesione di intenti, in coerenza con le vocazioni di ciascun territorio e valorizzando le eccellenze presenti, con una migliore informazione ed un reale supporto da parte del Ministero in termini tecnici ed economici. Il prossimo lunedì, 30 settembre, avrà luogo l’evento inaugurale della Casa del Made in Italy di Reggio Calabria alla presenza del Sottosegretario di Stato Fausta Bergamotto, che comprende una tavola rotonda dal titolo “Prospettive di sviluppo del territorio alla luce degli strumenti messi in campo dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy”, alla quale è stata invitata a partecipare la Responsabile Area Trasferimento Tecnologico & Relazioni Esterne Enza Spadoni, che porterà un contributo specifico sull’importanza delle sinergie territoriali per la crescita del tessuto produttivo locale.
visita
Visual Engines e IVAWS: la sicurezza è la chiave del successo
Visual Engines e IVAWS: la sicurezza è la chiave del successo
Visual Engines, socio affiliato al Centro di Competenza ARTES 4.0, è un’impresa innovativa fondata nel 2013 da alcuni ricercatori del CNR e della società INERA Srl, entrambi Soci di ARTES 4.0. La missione dell’azienda, che ha un focus sulla ricerca applicata, è legata allo sviluppo di tecnologie per la ricerca di immagini, al riconoscimento di oggetti in immagini e alla loro applicazione per lo sviluppo, ingegnerizzazione e commercializzazione di prodotti software e servizi.

Tecnologie visuali di ultima generazione

Visual Engines dispone di tecnologie visuali per:
  • Large-Scale Image/Video Archives Similarity Search
  • Images recognition e Object Retrieval
  • Deep Learning e Neural Networks
  • Visual Analysis per Smart Cameras e Single Board Computer
Le tecnologie disponibili si prestano per l’applicazione in molteplici contesti quali:
  • Smart City.
  • Sicurezza sul lavoro.
  • Industria/manifattura.
  • Trasporti.
  • Sicurezza delle persone.
  • Sicurezza degli edifici.
  • Domotica.
  • Agricoltura.

Soluzioni per analisi visuale con dispositivi intelligenti

Le soluzioni di Visual Engines, disponibili e in corso di progettazione, sono incentrate su funzionalità di analisi visuale effettuata con dispositivi intelligenti. Esse si basano su tecnologie di Intelligenza Artificiale (AI), più specificatamente di Machine e Deep Learning, sviluppate sia internamente sia in stretta collaborazione con il laboratorio Nemis dell’ISTI- CNR di Pisa. Le soluzioni utilizzano reti neurali per l’analisi di immagini effettuate da sistemi hardware/software, basati su Single Board Computer, che possono essere stand alone o collegati con server remoti. In funzione dell’infrastruttura ICT disponibile nei diversi contesti, sono possibili diverse modalità di implementazione delle soluzioni. Il peculiare vantaggio dell’impiego di tecnologie di AI è la rilevazione ed il riconoscimento in tempo reale di situazioni ed eventi anomali in maniera automatica e con confidenza parametrizzabile, senza necessità di un presidio di personale di sorveglianza o di un’analisi a posteriori di registrazioni video. Altri vantaggi delle soluzioni sono l’impiego di reti neurali specializzate che possono essere riprogrammate ed il contenimento dei costi mediante l’utilizzo di dispositivi low cost.

La piattaforma IVAWS per la gestione integrata ed automatizzata della prevenzione delle situazioni pericolose negli ambienti di lavoro

In base ai dati INAIL, tra il 2002 e il 2021 le denunce di infortuni mortali sul lavoro sono state oltre 26 mila. La piattaforma software di Visual Engines è finalizzata alla gestione integrata ed automatizzata della prevenzione delle situazioni pericolose negli ambienti di lavoro grazie a un sistema che impiega moduli di intelligenza artificiale, eventuali telecamere e sensori di diverso tipo, disseminati negli ambienti di lavoro e/o indossati dai lavoratori. L’obiettivo del software è quello di identificare situazioni di rischio e di incidente predeterminate (sollevando gli opportuni allarmi) e di tracciare gli eventi critici che sono occorsi, in modo da poter avere una esperienza storica sulla base della quale aggiornare i processi, ottimizzandoli rispetto alla safety. In particolare, gli scenari di pericolo che la piattaforma potrà individuare in maniera automatica nella sua prima fase di sviluppo sono:
  • persona distesa a terra, presumibilmente priva di sensi, o che segnala di essersi infortunata tramite un apposito dispositivo indossabile;
  • situazioni di avvicinamento pericoloso fra persone e carrelli elevatori (o tra carrelli elevatori);
  • conduzione di carrelli elevatori da parte di personale non autorizzato;
  • presenza di persone in aree critiche “ad accesso limitato” in cui può trovarsi al massimo un dato numero di persone (eventualmente nessuno, o comunque non i visitatori);
  • presenza di persone in aree critiche in cui, essendoci un macchinario in funzione, può trovarsi al massimo un dato numero di persone (eventualmente nessuno, o comunque non i visitatori);
  • presenza di persone senza gli opportuni Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) in aree critiche in cui tali DPI sono obbligatori.
Gli allarmi che possono essere generati, di tipo rischio o incidente, possono essere sonori e visivi nell’ambiente di lavoro stesso, oltre alla segnalazione via messaggio a referenti interni. Gli allarmi sono caratterizzati dalla ubicazione così da poter filtrare gli eventi occorsi rispetto ai diversi ambienti aziendali e per proiettarli in sovrimpressione alla planimetria.

Le possibili partnership

Visual Engines intende sviluppare collaborazioni strategiche, dedicate in una prima fase al raffinamento del progetto. Sono due le tipologie di possibili partner con cui pervenire ad una soluzione ottimale del risultato:
  • imprese interessate ad utilizzare la piattaforma al fine di monitorare e rafforzare la propria safety interna, grazie alle quali si potranno individuare eventuali difetti e possibili miglioramenti del software;
  • aziende produttrici di macchinari, per realizzare integrazioni della piattaforma con i relativi impianti, rilevandone o interrompendone il funzionamento al verificarsi di specifiche condizioni di sicurezza.
visita
Kiwibit: Sicurezza dei lavoratori con Zerynth e virtualizzazione 3D
Kiwibit: Sicurezza dei lavoratori con Zerynth e virtualizzazione 3D
Kiwibit, Socio di ARTES 4.0, sviluppa strumenti in ambito 4.0 per gestire, monitorare e mantenere gli asset aziendali, quali impianti industriali, edifici, macchinari o infrastrutture, e sta in particolare al momento realizzando un sistema di manutenzione preventiva e predittiva finanziato attraverso il Bando di Innovazione Tecnologica BIT INAIL/ ARTES 4.0 che ha l’obiettivo di realizzare una soluzione integrata per la prevenzione di malfunzionamenti di macchinari industriali che possono generare rischi per la sicurezza dei lavoratori (leggi qui). Il progetto finanziato, K4asset & Safety, ha per obiettivo quello di consentire all’azienda di eseguire azioni di manutenzione preventiva e predittiva sui macchinari integrando tecnologie IoT, realtà virtuale e AI nel modulo K4asset della piattaforma OmniaK, che è il suo modulo principale nella forma di un CMMS (Computerized Maintenance Management System). Nei primi mesi dall’avvio del progetto sono stati realizzati alcuni sviluppi che hanno un grande potenziale per spingere i risultati verso interessanti traguardi.

Collaborazione Strategica e Tecnologica con Zerynth

Dopo una prima collaborazione con il socio Daxo Group S.r.l.u. - Artes 4.0, che nel progetto ha il compito di affiancare Kiwibit nella consulenza strategica dei processi IoT e AI, è stato effettuato lo scouting delle migliori soluzioni IoT presenti sul mercato per individuare quelle più adatte alle esigenze del progetto includendo parametri quali la facilità di installazione dei sensori, l'adattabilità a diversi contesti industriali e la complessità di integrazione con k4asset&security. L’analisi ha consentito di identificare il socio Zerynth srl - Artes 4.0 come partner tecnologico ideale per l'integrazione IoT nel modulo K4asset della piattaforma OmniaK. Zerinth è un’azienda pisana leader nel settore IoT che offre soluzioni progettate per semplificare lo sviluppo di applicazioni IoT industriali, e ha fornito un dispositivo IoT e uno spazio dedicato nella propria piattaforma web su cui si concentra l'integrazione con K4asset. L'obiettivo è far leggere a K4asset i KPI (Key Performance Indicators) di produzione, che Zerynth raccoglie direttamente dai macchinari, sia brownfield (macchine non predisposte allo scambio di informazioni con l'esterno) sia greenfield (macchinari Industria 4.0).

Miglioramento della Manutenzione con i KPI di Produzione

La lettura dei valori dei KPI, come il numero di ore di lavoro di un macchinario o il numero di pezzi prodotti, consente al sistema di programmare interventi di manutenzione preventiva non programmata. Questo tipo di manutenzione si basa su segnali provenienti direttamente dai macchinari industriali, permettendo di intervenire in modo tempestivo e mirato, riducendo i tempi di fermo macchina e migliorando la sicurezza e l'efficienza operativa.

Integrazione della Realtà Virtuale con R&D Telecomunication and Energy

Il progetto ha attivato una serie di rilevanti collaborazioni all’interno del partenariato di ARTES 4.0 che ha fornito tutte le competenze necessarie al suo sviluppo. Un altro aspetto di significativo interesse del progetto è l'integrazione della tecnologia di virtualizzazione 3D, che è stata realizzata in questo caso dal socio R&D -Telecommunication and Energy srl - Artes 4.0. Al momento la collaborazione è incentrata sull’obiettivo di arricchire l'esperienza degli utenti di K4asset con un ambiente virtuale immersivo, che rappresenta un gemello digitale dell'impianto industriale. La VR (Realtà Virtuale) è ampiamente utilizzata nell'Industria 4.0 per mostrare il funzionamento di macchine e impianti complessi senza la necessità della loro presenza fisica. Questo approccio è particolarmente utile per il training, permettendo agli utenti di simulare situazioni realistiche e prendere decisioni basate su istruzioni ricevute o reazioni istintive.

Benefici per la Sicurezza e la Formazione del Personale

Integrando la VR nella piattaforma K4asset, Kiwibit mira a creare pacchetti formativi per la sicurezza, utili per l'addestramento del personale aziendale e per la preparazione delle squadre di manutentori. Questi pacchetti formativi offriranno scenari realistici in cui il personale potrà esercitarsi, migliorando così le proprie competenze e la prontezza operativa in situazioni di emergenza. I progressi nello sviluppo del progetto K4asset & Security dimostrano da una parte il grande impegno dell’azienda nell'innovazione tecnologica e in particolare nella possibilità di offrire soluzioni concrete al tema della sicurezza sul lavoro; dall’altra il valore aggiunto di una collaborazione fruttuosa all’interno del partenariato del Centro di Competenza che, dopo che con Daxo Group ha visto il coinvolgimento di Zerynth e R&D Telecommunication and Energy, sta trasformando la manutenzione industriale in un nuovo paradigma che la rende più efficiente e sicura. Per ulteriori informazioni su Kiwibit e sul progetto K4asset & Security, vi invitiamo a visitare il nostro sito web o a contattarci direttamente. Siamo entusiasti di condividere i progressi di questo progetto con voi e di continuare a innovare nel campo della manutenzione industriale.
visita
Exteryo: la nuova piattaforma di Digital Safety
Exteryo: la nuova piattaforma di Digital Safety
Exteryo annuncia la conclusione con successo della fase di test della piattaforma Digital Safety, condotta con la partecipazione attiva delle aziende Nuova Simat Srl, Idrotherm 2000 SpaScapigliato Spa, partner di ARTES 4.0. Questo importante traguardo segna un ulteriore passo avanti nell'innovazione della gestione della sicurezza sul lavoro.

Un test di successo

Le tre aziende hanno avuto l'opportunità di sperimentare tutte le funzionalità di Digital Safety, tra cui l’innovativa gestione dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) tramite l’utilizzo di tecnologia NFC e il controllo proattivo in un’unica struttura di tutte le incombenze della Safety relative ai singoli lavoratori. Grazie al loro contributo, Exteryo ha potuto raccogliere feedback preziosi per migliorare ulteriormente la piattaforma. Lorenzo Scotto, Responsabile Sicurezza di Nuova Simat Srl, ha elogiato la piattaforma dichiarando: “Digital Safety è sicuramente un modo nuovo e innovativo su come poter gestire la sicurezza sul lavoro. La piattaforma ci ha permesso di organizzare meglio le risorse e i DPI, rendendo il nostro lavoro molto più semplice e preciso.” Anche Aldo Repeti, RSPP di Scapigliato Spa, ha espresso grande soddisfazione: “L'uso della tecnologia NFC per la tracciabilità dei DPI è stato un vero punto di svolta. La possibilità di monitorare facilmente tutte le operazioni ci ha permesso di migliorare la gestione della sicurezza in modo significativo.” IDROTHERM 2000 SPA ha trovato particolarmente utili le funzionalità di gestione controllata di tutta la Safety dei singoli lavoratori. Fabrizio Ceccardi, ASPP dell'azienda ha affermato: “La chiarezza dei dati e l'organizzazione della piattaforma ci hanno dato un controllo più preciso su tutte le attività legate alla sicurezza. Siamo davvero impressionati.”

Feedback positivi e costruttivi per un futuro di innovazione nel settore della Safety

I feedback ricevuti durante la fase di test sono stati fondamentali per identificare le aree di miglioramento e portare la piattaforma al corretto livello di maturità necessario per proporsi come leader sul mercato della gestione digitale della Safety. L'azienda è già al lavoro su diverse iniziative:
  1. Interfaccia Utente Migliorata: Exteryo sta lavorando per rendere l'esperienza ancora più intuitiva e semplice.
  2. Funzionalità per Piccole Aziende: Saranno apportati adattamenti per rispondere meglio alle esigenze delle piccole imprese e non solo delle medie aziende e grandi corporate.
  3. Analisi dei Dati Avanzata: Introduzione di strumenti più sofisticati per l'analisi e la gestione dei dati di sicurezza, mediante anche l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
  4. Integrazione con Fornitori: Miglioramento della collaborazione con fornitori di servizi di formazione e sorveglianza sanitaria.
  5. Sistema Proattivo: Potenziamento delle funzioni di allerta per segnalare tempestivamente eventuali criticità.
Il successo di questa fase di test, anche in termini di collaborazione con le aziende del partenariato di ARTES 4.0, che ha fornito le competenze necessarie, non è solo un traguardo, ma un punto di partenza per ulteriori miglioramenti. L'azienda continua a essere pioniera nell'innovazione della sicurezza sul lavoro, garantendo protezione per tutti i lavoratori e le lavoratrici.

Digitalizzazione di DPI con chip NFC

Exteryo vincitrice del premio SMAU Milano per l’innovazione 2021

Il CEO di Exteryo Davide Zanesi durante una presentazione dell’azienda

Il team di Exteryo che presenta la propria piattaforma alla più importante fiera europea dedicata alla Safety.

visita
Il Progetto MUSAI di CUBIT
Il Progetto MUSAI di CUBIT
CUBIT Innovation Labs, socio del Centro di Competenza ARTES 4.0, ha avviato il progetto MUSAI (a Modular Underwater System with Artificial Intelligence to fight marine pollution), un progetto innovativo vincitore del Bando di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale RI&SS N.5 che il Centro di Competenza ha finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 4 Componente 2 “Dalla Ricerca all’Impresa” – Next Generation EU.

CUBIT - Consortium Ubiquitous Technologies

CUBIT, acronimo di Consortium Ubiquitous Technologies, è una società consortile a responsabilità limitata che mette a sistema nella rete di ARTES 4.0 competenze d’eccellenza nelle tecnologie IoT e Digital Twin in vari ambiti applicativi quali la progettazione elettronica e meccanica, analisi fluidodinamiche, soluzioni IoT e Cloud, automazione intelligente, processi CAE multidisciplinari. Il consorzio pubblico-privato nasce nel 2007 dal Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell’Università di Pisa, dal Polo Tecnologico Navacchio e da diverse aziende italiane altamente innovative per colmare il divario tra ricerca tecnologica ed esperienza industriale, promuovendo l'innovazione e il trasferimento tecnologico nel settore B2B. Cubit fornisce servizi personalizzati di R&D e ingegneria di prodotto a entità industriali provenienti da diversi settori di mercato dall'automotive, nautica e aerospaziale all'industria, HVAC, retail e GDO - per soddisfare le loro esigenze di innovazione di prodotto e di processo. Grazie a consolidate partnership con università, centri di ricerca pubblici e privati e aziende innovative, CUBIT offre in particolare competenze ed esperienza multidisciplinari nelle aree IoT, Fluidodinamica e Healthcare per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche creative e su misura. Uno dei punti di forza del socio di ARTES 4.0 è la capacità di creare strategie, prodotti e servizi a fianco delle aziende, per cogliere le opportunità offerte dalla trasformazione digitale e portare sul mercato soluzioni ad alto tasso d’innovazione, anche attraverso la creazione di startup.

MUSAI contro l’inquinamento marino

Il progetto MUSAI è dedicato all’ambito della sostenibilità ambientale con un focus sulla realizzazione di un sistema modulare subacqueo con Intelligenza Artificiale (IA) per combattere l’inquinamento marino. Quello dell’inquinamento marino è un problema che desta crescente preoccupazione a livello mondiale: ogni anno, circa 8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici finiscono negli oceani. I rifiuti più comuni che si trovano nei mari sono plastiche di varie dimensioni (microplastiche, reti e contenitori) ma anche carte, metalli e vetro. Essi distruggono gli ecosistemi marini (barriere coralline e mangrovie) oppure intrappolano, soffocano o avvelenano la fauna che vi vive. L’UNEP (il Programma Ambiente delle Nazioni Unite) ha inserito il problema della plastica negli oceani tra le sei emergenze ambientali più gravi del pianeta. La nuova tecnologia sviluppata nell’ambito del progetto contribuirà alla salvaguardia degli ecosistemi marini, permettendo di individuare autonomamente i rifiuti sottomarini. Il progetto prevede la progettazione, lo sviluppo e la realizzazione di una telecamera subacquea ad elevate prestazioni dotata di una meccanica modulare in grado di operare in ambiente sottomarino e di un edge computer che utilizza intelligenza artificiale con a bordo algoritmi di machine learning avanzati, di computer vision e sensor fusion. Il sistema subacqueo integrerà sensori di salinità e clorofilla per monitorare la salute della flora e fauna acquatica e, grazie agli algoritmi di AI, computer vision e sensor fusion, i dati saranno raccolti ed analizzati on the edge e trasmessi in tempo reale ad un mezzo di supporto, come una barca di appoggio o un sottomarino a comando remoto. L’analisi ottimizzata dei dati scientifici senza l’ausilio di personale specializzato consentirà una più efficace ricerca dei rifiuti, a livello di tempi, risorse e costi. CUBIT, che unisce ricerca tecnologica ed esperienza industriale nel campo dell'elettronica e delle tecnologie digitali, è supportata nello sviluppo del progetto anche dall’Università di Pisa, tra i Soci Fondatori di ARTES 4.0.

Gli obiettivi del progetto MUSAI

L’obiettivo del progetto MUSAI è quello di ottenere entro dodici mesi dall’avvio un prototipo ad elevate prestazioni, già testato in ambiente operativo, che potrà essere proficuamente utilizzato per la salvaguardia degli ecosistemi marini. Il progetto si pone i seguenti obiettivi principali:
  • O1: sviluppo di una meccanica stagna e modulare in grado di raggiungere le profondità marine in sicurezza e di un oblò resistente che permetta la visibilità a grandi profondità.
  • O2: sviluppo di algoritmi di computer vision (in particolare, algoritmi di rilevamento real- time e di sensor fusion) che sfruttano la camera ottica per individuare, classificare e localizzare i rifiuti.
  • O3: implementazione sia di un edge computer che, grazie all’IA, permetta di elaborare i dati provenienti dalla camera e dai sensori connessi che di un’interfaccia di comunicazione via cavo idonea alla connessione con il mezzo di supporto.
  • O4: studio di fattibilità per lo sviluppo di algoritmi di computer vision che, attraverso le rilevazioni di una telecamera multispettrale, possano classificare le anomalie nella flora acquatica.
visita
Nuova Simat: Una Storia di Eccellenza iniziata 30 anni fa
Nuova Simat: Una Storia di Eccellenza iniziata 30 anni fa
La Simat è un’azienda fondata nel 1989 da Domenico Zicchino, pioniere nell’utilizzo e nella vendita delle chiavi idrauliche dinamometriche, un prodotto ai tempi sconosciuto. Sin dai suoi inizi, l’azienda si è distinta per l'innovazione e l’impegno nella fornitura di soluzioni di manutenzione industriale di alta qualità. Con il subentro dei fratelli Zicchino, figli di Domenico, la "Nuova Simat" si è evoluta fino a diventare un punto di riferimento nel settore della manutenzione industriale, operando in tutto il mondo.

Strategia aziendale: nuove soluzioni per la manutenzione e riparazione industriale in sito

La missione di Nuova Simat è quella di migliorare la qualità della vita, sia all’interno che all’esterno dell’azienda, fornendo soluzioni per la manutenzione e riparazione industriale in sito. L’azienda punta a essere un punto di riferimento nel panorama internazionale offrendo prodotti e servizi che soddisfano le più alte aspettative in termini di qualità, efficienza e sicurezza. Innovare mantenendo al centro della propria attività la soddisfazione del cliente e il benessere del proprio team, e aiutando le realtà del territorio che si prodigano ogni giorno per rendere il mondo un posto migliore in cui vivere: una visione aziendale profonda che si esprime nel payoff "Near to you". La sede di Nuova Simat è strategicamente situata a Livorno, nel cuore dell’Italia e dell’Europa. Vicina ai principali hub logistici aerei (Aeroporto di Pisa) e marittimi (Porto di Livorno), l’azienda è in grado di raggiungere qualsiasi destinazione nel mondo con il più breve preavviso, garantendo interventi tempestivi ed efficaci. Nuova Simat offre una vasta gamma di servizi e prodotti principalmente per i settori Oil&Gas e Power Generation, ma è in grado di rispondere a esigenze di manutenzione in qualsiasi settore industriale. L’azienda è specializzata in Site Operations legate all’industria, definendo gli standard per la lavorazione in cantiere e l’assemblaggio industriale. Con il marchio EVO, Nuova Simat ha introdotto soluzioni altamente tecnologiche e personalizzate, progettate e assemblate internamente, che rappresentano l’evoluzione delle lavorazioni da cantiere.

Qualità e sicurezza

La qualità è un pilastro fondamentale per Nuova Simat. L’azienda ha implementato un Sistema di Gestione Integrato (SGI) che abbraccia qualità, ambiente, sicurezza e salute. Questo sistema non solo garantisce il rispetto delle normative, ma mira anche a prevenire infortuni e malattie professionali, dimostrando un forte impegno verso la sicurezza dei propri dipendenti e l’ecosostenibilità. Recentemente ha anche ottenuto la certificazione PDR 125 sul tema della parità di genere. Nel corso degli anni, Nuova Simat ha acquisito una vasta esperienza che ha messo al servizio di importanti realtà sia a livello nazionale che internazionale. La fiducia dei clienti è stata guadagnata grazie all’elevata qualità dei servizi e alla capacità di rispondere efficacemente alle loro esigenze.

Partecipazione al bando ARTES BIT-INAIL in collaborazione con ELETTROMAR

La partecipazione al Bando di Innovazione Tecnologica BIT-INAIL, finanziato da INAIL e cogestito dal Centro di Competenza per sviluppare soluzioni concrete al tema degli infortuni sul lavoro, ha visto la collaborazione del Socio di ARTES 4.0 ELETTROMAR e rappresenta un ulteriore passo verso l’innovazione e il miglioramento continuo. Questa collaborazione sinergica permette di unire le competenze e le risorse di entrambe le aziende per sviluppare soluzioni ancora più avanzate e rispondere in maniera efficace alle sfide del mercato. Il progetto si pone l’obiettivo di progettare e realizzare una fresa portatile da 6 mt che implementi standard di sicurezza che ora sono utilizzati principalmente per macchine fisse, riducendo così il rischio di tali lavorazioni.
visita
Il Gruppo Corvina: Innovazione digitale a 360 gradi
Il Gruppo Corvina: Innovazione digitale a 360 gradi

Piattaforme di Industrial IoT per Smart Manufacturing e Smart Machine Solutions per la Fabbrica Digitale

La definizione di Industria Smart spesso descrive una visione futura della manifattura in cui, grazie alle tecnologie digitali, le imprese aumentano la loro competitività ed efficienza mediante l’interconnessione e la cooperazione delle risorse (asset fisici, persone, informazioni), sia interne alla fabbrica che distribuite lungo la catena del valore. Nel futuro dello Smart Manufacturing, materie prime, impianti e prodotti finiti saranno dotati di sensori in grado di identificarli e monitorarne stato, posizione e attività. I dati raccolti saranno analizzati per migliorare la capacità produttiva e l’efficienza, nonché per monitorare in tempo reale la capacità produttiva, la sicurezza e la performance della forza lavoro. Il Gruppo Corvina, Socio di ARTES 4.0 da gennaio 2024, è una realtà consolidata e innovativa nel panorama delle soluzioni digitali per l'industria. Nato dalla sinergia tra AXEL Srl, Digibelt Srl, Factoryal  Srl e Next-Stel Srl, il gruppo si pone come partner per le imprese che desiderano affrontare la trasformazione digitale con successo. Corvina offre un percorso di digitalizzazione strutturato per accompagnare il cliente in ogni fase della trasformazione, dall'analisi iniziale alle soluzioni operative. Grazie al Know-How del gruppo, ogni azienda ricopre un ruolo di rilievo durante il percorso di digitalizzazione dei clienti.

Da dove inizia il processo di Digitalizzazione?

-Per implementare la Smart Manufacturing è necessaria un'analisi consulenziale approfondita. Soluzioni "plug&play" difficilmente possono soddisfare le esigenze di panorami industriali complessi, dove spesso coesistono tecnologie di diversi costruttori e di varie epoche storiche. Per Corvina, la fase consulenziale è fondamentale e include l'elaborazione del Digital Assessment. Questo report dettagliato descrive i passaggi del processo di digitalizzazione, i presupposti iniziali e i risultati obiettivo. È essenziale per comprendere l'integrazione tra i vari reparti aziendali e la complessa interazione tra tecnologie IT e OT. La realizzazione di un nuovo impianto, compresa la progettazione della sua architettura informatica, coinvolge diverse funzioni aziendali. Tuttavia, la vera digitalizzazione si realizza con l'introduzione di una piattaforma industriale che unisce gli universi IT e OT, capace di gestire un'enorme quantità di dati disorganizzati. Una piattaforma digitale è lo snodo cruciale per la maggior parte delle imprese che devono gestire un flusso di dati provenienti da tecnologie diverse. L'approccio considera la fabbrica come una grande macchina, dove competenze IT e OT si fondono insieme, affrontando la sfida di far lavorare in sinergia questi due ambiti distinti. La necessità di raccogliere dati in ogni punto dell’azienda richiede un’architettura di rete performante, che comporta un investimento in hardware (PC, monitor, HMI, rete, lettori barcode e RFID, ecc.) e software (database su SQL server, distribuzione della documentazione, applicativi, ecc.). Questo sistema deve mostrare la documentazione necessaria, indicare le fasi di produzione, automatizzare i vari processi produttivi e raccogliere i dati di processo.

Come è strutturato un Digital Assessment?

L'analisi inizia con la mappatura della maturità digitale, utilizzando un modello per valutare il livello attuale di digitalizzazione dell'azienda. Questo permette di identificare i gap tra lo stato attuale e gli obiettivi desiderati, evidenziando le opportunità di miglioramento. La sintesi dei risultati prevede la compilazione di un rapporto dettagliato che descrive i risultati dell'Assessment, inclusi punti di forza e criticità del progetto. Infine, si sviluppa un piano d'azione definendo le priorità delle iniziative di trasformazione digitale in base all'impatto e alla fattibilità, elaborando una roadmap dettagliata con risorse, tempi e responsabilità, e stabilendo metriche di successo e KPI per monitorare i progressi delle iniziative digitali.

Esempi di Applicazioni: Ingranaggi Mario Moreali, monitoraggio e analisi dei dati per una azienda Lean.

Il percorso di trasformazione digitale di Moreali ha come obiettivo quello di diventare un attore Lean World Class® entro cinque anni. Questo processo si concentra sull'efficienza operativa dell'intero stabilimento attraverso l'analisi in tempo reale degli indicatori chiave di prestazione (KPI) e l'implementazione di azioni proattive per migliorare efficacia ed efficienza. La richiesta del cliente, in termini di obiettivi da raggiungere, è incentrata su:
  1. Qualità: Ridurre i difetti per milione (DPM) e incorporare un'analisi accurata delle cause principali degli scarti di prodotto. Questo porta a miglioramenti nelle variabili di costo e di tempo. 2. Efficienza: Migliorare l'Overall Equipment Efficiency (OEE) attraverso la misurazione delle cinque perdite correlate. Questo implica:
  • Stabilire i flussi di materiale.
  • Semplificarele procedure.
  • Fornire agli operatori dashboard che permettano un lavoro proattivo ed eliminino autonomamente le inefficienze della linea.
Queste azioni congiunte mirano a ottimizzare le operazioni e a raggiungere gli standard Lean World Class®. Corvina ha fornito al cliente una soluzione completa basata sulla X Platform, che include sia hardware che software avanzati. È stato utilizzato un gateway per l'analisi e la raccolta dati, grazie ad accessori dedicati che ne hanno migliorato e ampliato i canali di comunicazione. Il software, personalizzato da Next-Stel, è stato installato sul gateway per soddisfare specifiche esigenze del cliente. Infine, le applicazioni Lean di Digibelt hanno permesso una gestione efficiente dell'approvvigionamento tramite un sistema di ticket virtuale, riduzione degli scarti attraverso l'analisi dei report, comunicazione bidirezionale tra l'ERP del cliente e CORVINA per organizzare e dare priorità agli ordini e gestire il magazzino, controllo in tempo reale con visualizzazione di KPI su dashboard dedicate, e tracciamento delle fasi critiche del processo produttivo. L’integrazione di Corvina è stato un processo guidato, il cliente è stato accompagnato in tutte le fasi al fine di raggiungere i risultati richiesti. A circa un anno dal termine del progetto si è rilevata una OEE incrementata di 10 punti percentuali, una qualità di prodotto del 99,96% e un utilizzo della carta in produzione prossima allo zero.
visita
Exteryo Safety 4.0: Digitalizzazione della Sicurezza sul Lavoro
Exteryo Safety 4.0: Digitalizzazione della Sicurezza sul Lavoro
Exteryo srl, un innovation integrator per soluzioni hardware e software nella digitalizzazione smart di oggetti, servizi e processi, si trova  al centro di una visione ambiziosa: guidare la trasformazione digitale nella gestione della sicurezza sul lavoro. Exteryo, attraverso il suo progetto dedicato, Digital Safety 4.0, si impegna a diventare un leader riconosciuto in questo processo innovativo. L’aspirazione dell’azienda non è soltanto quella di fornire soluzioni tecnologiche avanzate ma di creare un ecosistema dove la sicurezza del lavoratore diventa il fulcro intorno al quale ruotano tutte le attività. Exteryo srl è una azienda tecnologica che crea, progetta e rende disponibili servizi e prodotti innovativi per aziende e privati, attraverso l’utilizzo di hardware a elettronici e piattaforme software proprietarie. L’elevato know-how nell'elettronica di ultima generazione e nello sviluppo di software consente a Exteryo srl di tessere una correlazione vincente tra tutti gli attori del mondo della safety. La missione è chiara: sfruttare la tecnologia per creare ambienti di lavoro più sicuri, supportando aziende e lavoratori nella gestione quotidiana della sicurezza. Implementazione del Progetto DIGITAL SAFETY per ARTES 4.0 Il Progetto Digital Safety rappresenta il cuore pulsante dell'innovazione dell’azienda. Con l'obiettivo di essere pioniere nella digitalizzazione della sicurezza sul lavoro, Exteryo srl ha sviluppato una piattaforma che si adatta perfettamente alle esigenze delle aziende moderne, cogliendo l'opportunità di partecipare al bando di innovazione tecnologica BIT con un progetto finanziato da INAIL, l’Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro, e cogestito da ARTES 4.0, che ha segnato un momento decisivo nella missione e negli obiettivi aziendali. Collaborando strettamente con alcuni Soci del Centro di Competenza in qualità di aziende pilota, Nuova Simat, Scapigliato e Idrotherm 2000, è stata avviata un'ambiziosa fase di test della piattaforma Digital Safety, spaziando dal livello di maturità tecnologica TRL5 fino al TRL8. Questo percorso è stato caratterizzato da un approccio meticoloso alla personalizzazione e all'integrazione dei dati aziendali, evidenziando la dedizione dell’azienda nel fornire soluzioni che rispondano precisamente alle esigenze specifiche di ciascuna azienda. Sono pertanto state introdotte avanzate misure di sicurezza, sfruttata l'importazione di dati tramite Excel o API, e adottate tecnologie come il NFC per la gestione dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI): passi che hanno consentito di migliorare significativamente l'efficienza dei processi di sicurezza, dimostrando come la tecnologia possa essere un alleato prezioso nella gestione della sicurezza sul lavoro. Il Progetto Digital Safety conferma giorno dopo giorno che l'innovazione tecnologica è essenziale per costruire luoghi di lavoro più sicuri e produttivi. Il feedback positivo e le collaborazioni strette con le aziende Socie di ARTES 4.0 partecipanti al progetto promosso e sviluppato da Exteryo sono testimonianza del potenziale di crescita e miglioramento continuo: una testimonianza dell’impegno a proseguire su questa strada, guidando l'innovazione e fornendo soluzioni concrete per un futuro in cui la sicurezza sul lavoro sia garantita dalla tecnologia avanzata. Persone di Digital Safety
visita
ALBERO Home: Il purificatore d’aria a fotocalisi di Compolab
ALBERO Home: Il purificatore d’aria a fotocalisi di Compolab
Compolab, socio sostenitore di ARTES 4.0 per contribuire al piano delle attività del Centro di Competenza, ha progettato e industrializzato ALBERO Home (brevettato Dirac Nanotechnology), un dispositivo che simula il “respiro” delle piante. La tecnologia di purificazione di ALBERO Home si ispira alla fotosintesi clorofilliana ed emula il respiro degli alberi naturali in quanto distrugge gli inquinanti trasformandoli in sostanze innocue; la tecnologia di purificazione di ALBERO Home è chiamata fotocatalisi. Le nanotecnologie ERA applicate sulla superficie del filtro rilasciano un gran numero di radicali liberi altamente reattivi dall’elevato potere ossidativo. Le molecole inquinanti che passano attraverso la struttura alveolare del filtro vengono quindi intercettate e attaccate dai radicali liberi che le trasformano in sostanze innocue che si depositano sulla superficie del filtro.

1 DISPOSITIVO, 3 FUNZIONI

ALBERO Home è un purificatore d’aria intelligente 3-in-1 ultra silenzioso. É pensato per qualsiasi casa, ufficio o spazi interni di media grandezza. Utilizza l’innovativa tecnologia di nano-purificazione per rilevare e distruggere allergeni, batteri, odori e sostanze chimiche tossiche - trasformandoli in acqua, anidride carbonica e composti base innocui per la salute umana. Le funzioni di ALBERO Home, che è anche una delicata soft-light, sono dunque quelle di purificatore: studiato per migliorare l’ambiente, il cuore fotocatalitico di ALBERO Home cattura e neutralizza gli inquinanti senza lasciare traccia, e con le quattro differenti modalità di purificazione il dispositivo è configurabile per ogni esigenza; e di Air Quality Monitor: per le quali il dispositivo ha un ruolo di monitoraggio attraverso i sensori di massima precisione che individuano costantemente la presenza di sostanze nocive e misurano la quantità di inquinanti rimossi, monitorando tutti i livelli nella sezione dedicata, in tempo reale e attraverso i grafici basati sullo storico dei dati.

LA TECNOLOGIA

ALBERO Home è progettato per distruggere in particolare i seguenti inquinanti: Inquinanti

IL SISTEMA DI FILTRAGGIO

Il sistema di filtraggio di ALBERO Home è a zero costi, zero manutenzione, zero impatto ambientale e garantisce massima efficienza offrendo una soluzione avanzata e affidabile per la purificazione dell’aria. É dotato di due filtri alveolari in ceramica trattati con nanotecnologie fotocatalitiche ad alte prestazioni, superiori rispetto ai filtri convenzionali. La tecnologia fotocatalitica distrugge gli inquinanti invece di intrappolarli garantendo dei filtri che non si intasano e non necessitano di sostituzione.

COME FUNZIONA

Il core tecnologico di ALBERO Home è stato progettato per garantire un elevato flusso dell’aria e un’alta efficienza di purificazione, consentendo di rimuovere efficacemente tutti gli inquinanti.
  1. 360 ° AIR IN

    Gli inquinanti vengono aspirati all’interno del core attraverso la prima ventola silenziosa a basso consumo energetico.
  2. PRE-FILTRO

    L’aria passa attraverso un pre-filtro che intrappola le particelle di maggiori dimensioni come pollini, peli e polvere.
  3. DOPPI FILTRI

    Il filtro nanotecnologico viene attivato dalle potenti luci UV, la fotocatalisi distrugge istantaneamente tutti gli inquinanti.
  4. ANALISI

    Dopo la reazione di fotocatalisi, Albero misura la qualità dell’aria e invia i risultati ai server centrali, dove i dati vengono analizzati e inviati all’utente.
  5. ARIA PURA

    L’aria purificata viene rilasciata nell’ambiente dalla seconda ventola.

CONTROLLI DA SMARTPHONE

ALBERO Home è un dispositivo smart con connessione WiFi/Bluetooth e un’app mobile per il controllo e la gestione da remoto. L’app è disponibile su iOS e Android. App di Albero HOME
visita
BlueUp: Tecnologie IoT e RTLS
BlueUp: Tecnologie IoT e RTLS
BlueUp, affiliata al Centro di Competenza ARTES 4.0, è una PMI Innovativa fondata nel 2014 nel settore delle Tecnologie IoT e RTLS (Real Time Locating Systems). Specializzata in dispositivi avanzati come iBeacon, Eddystone di Google, Quuppa e Wirepas, BlueUp offre soluzioni integrate per il monitoraggio e il tracciamento in vari settori industriali e servizi.

Dispositivi hardware avanzati e soluzioni RTLS integrate

BlueUp è il principale produttore italiano di tag, beacon e gateway con tecnologia Bluetooth Low Energy. Offriamo soluzioni RTLS integrate hardware/software personalizzate, basate su tecnologie IoT. Con l’acronimo RTLS (Real-Time Location System), si intende una infrastruttura hardware/software basata su tecnologie IoT (Internet of Things) che permette di identificare, localizzare e tracciare singoli oggetti o persone presenti in un determinato contesto operativo (ad esempio, un sito logistico, una fabbrica o un ospedale). Un RTLS non si limita a tracciare la posizione: grazie a sensori installati sui dispositivi può acquisire anche altre informazioni, ad esempio lo stato di ciò che viene tracciato (quiete/movimento, eventi di allarme) o parametri ambientali (temperatura, umidità).

Digital Twin per test e simulazioni

L'acquisizione in tempo reale di dati permette di creare un Digital Twin, una rappresentazione virtuale di un ambiente fisico. Nell'Industria 4.0, sviluppare un Digital Twin implica testare e simulare il comportamento dei sistemi monitorati, ottimizzando l'efficienza e la gestione operativa. Rappresentazione virtuale di un ambiente fisico con tecnologie IoT

Le applicazioni delle soluzioni RTLS dalla logistica alla sicurezza sul lavoro

Le soluzioni RTLS trovano applicazioni in svariati ambiti: industria manifatturiera, logistica, sanità, edifici intelligenti, GDO, e sono molteplici i vantaggi apportati dall’adozione di soluzioni RTLS.
  • Miglioramento delle attività logistiche: attraverso il monitoraggio della posizione e degli spostamenti di asset e persone è possibile ottenere un netto miglioramento nelle attività logistiche, riducendo i tempi di ricerca, eliminando le perdite di utensili e materiali, automatizzando l’inventario.
  • Monitoraggio delle attività produttive: la raccolta di dati durante il processo produttivo permette di controllare lo stato di avanzamento, prevenire gli errori, eliminare i colli di bottiglia, con l’obiettivo di incrementare la produttività e il livello di trasparenza dei servizi erogati ai clienti.
  • Maggiore sicurezza sul lavoro: grazie agli RTLS è possibile rendere i luoghi di lavoro più sicuri, monitorando posizione e stato dei lavoratori solitari oppure verificando l’accesso non autorizzato ad aree a rischio sicurezza. Grazie all’integrazione di sensori, è possibile rilevare e notificare in tempo reale eventi di allarme, come urti o cadute.
  • Monitoraggio dei parametri ambientali: un RTLS può diventare una rete distribuita di sensori wireless, in grado di stimare non solo la posizione, ma anche di monitorare parametri fisici o ambientali: ad esempio, è possibile tenere sotto controllo il clima indoor e la qualità dell'aria per garantire ai lavoratori un ambiente di lavoro salubre e confortevole.

La collaborazione di BlueUp con il Centro di Competenza ARTES 4.0

Mano tecnologica e mano umana che si incontrano BlueUp ha compiuto un passo significativo nel proprio percorso di crescita entrando a far parte del Centro di Competenza ARTES 4.0. ARTES 4.0 si distingue per promuovere l'innovazione e l'adozione delle Tecnologie 4.0 nell'industria italiana, offrendo soluzioni avanzate e supportando la trasformazione digitale. L'integrazione delle competenze di BlueUp con ARTES 4.0 favorisce una maggiore sinergia nelle Tecnologie IoT, risolvendo problemi industriali cruciali. Questa partnership arricchisce l'offerta di servizi e soluzioni, fornendo alle imprese italiane accesso privilegiato a piattaforme e Tecnologie IoT avanzate.
visita

Iscriviti alla newsletter

Rimani aggiornato su notizie e informazioni di possibile tuo interesse